Salute a voi tutti oh Goblins,
l'occhio non poteva non vedere lo splendore di questo articolo. I complimenti di tutta la redazione vanno a fireontheboard per aver trasposto in parole tutta la splendida atmosferma della LAGNA tenutasi a Zola Predosa il 12-13-14 giugno.
Vi ricordiamo che potete trovare qui il thread di riferimento con tutti i report selezionati dal vostro amichevole Occhio di quartiere:
https://www.goblins.net/phpBB3/viewtopic.php?f=197
by fireontheboard
CAPITOLO I - Due matti sono lì e aspettano qualcuno per iniziare
Venerdì, tardo pomeriggio.
Corsa dopo il lavoro, carichiamo il sacco alla bell'e meglio in auto e partiamo. Superiamo un nubifragio a Parma, il casello di Borgo Panigale, la solita coda, poi il parcheggio, il check-in e ci fiondiamo subito in sala. E' già tardi, quasi le 19.30 e non sappiamo cosa aspettarci.
Varchiamo le porte e troviamo due matti che nella pausa cena degli altri stanno presidiando il salone: uno ha appena finito di spiegare all'altro Trough The Ages, l'altro per ricambiare il favore attacca a spiegargli Bruxelles 1893.
Focalizziamo un attimo il momento. Sala vuota, tutti a cena e loro lì, compagni in trincea, con questi due giochi apparecchiati rispettivamente su due tavoli mentre balzano da un lato all'altro spiegandosi a vicenda e con energia a suon di "Hai capito, no?". Se non li stessimo vedendo in quel momento sarebbe una scena surreale e difficile da credersi. Uno da Trento e uno da Milano, ma parlano la stessa lingua, l'affinità c'è e si fiuta anche a distanza… eppure stanno lì a discutere regolamenti ed eccezioni, non osano iniziare, perché forse hanno promesso una partita a qualcun altro, perché forse aspettano un terzo e un quarto, perché chissà, deve trattarsi di un codice non scritto. Magari alla Lagna si fa così e loro lo sanno.
Arriviamo io ed @eleanti e basta un cenno: Bruxelles è già apparecchiato, un battito di ciglia e tutti hanno preso il loro colore, @Deiv infiltratosi nel frattempo si accomoda come quinto e le lancette della piazza iniziano a girare.
E' la prima partita della serata, è la prima partita della Lagna (per noi), ma turno dopo turno pensi già: ma che figata è sedere al tavolo con persone così belle.
Bruxelles 1893 è un gioco fantastico, l'abbiamo detto chissà quante volte, anche @MartyParty che lo sta giocando per la prima volta annuisce. Sono sicuro che se potesse avere voce in questo topic anche lui ti direbbe che in quel momento se ci avesse pensato e si fosse potuto guardare da fuori, avrebbe sentito di aver vinto una bella lotteria e di avere avuto fortuna nel trovarsi lì, ora, a poter scoprire un così bel gioco con occhi vergini ed entusiasmo alle stelle.
Ciò che succede in partita è solo scenografia di sfondo: bastardate a non finire, io ed Eleanti ci specializziamo in edifici, Deiv sperimenta, @pete100 domina sui quartieri e sulle opere randellando turno dopo turno e alla fine la spunta dopo aver esibito il solito canto del piangina (no hai vinto tu, fai un botto di punti alla fine, sei avanti) per poi precedermi di una manciata di caselle sul segnapunti.
Ecco, appena il tempo di fare la conta di fine partita che 30 persone, adunate a una folla, dal ristorante si travasano in ogni ludo-postazione libera, ripopolando le due sale di gioco. Il volume cresce e appena sparecchiato Bruxelles Marty Party, Pete e Deiv volano su Clinic (un gioco per al massimo 3 giocatori se lo si volesse gustare nelle prime partite) e io e ed Eleanti recuperiamo gli amici di Milano: @ardesia, @cherecche, @eurek con fratello al seguito per un tavolo improvvisato da 6, che tradotto significa un Concept veloce. Vabbè, manco a dirlo, Ardesia e Cherecche sono due macchine da guerra, insieme girano alla perfezione, uno dà l'indizio e l'altro indovina a occhi bendati e pure a parti invertite. Sciorinano in mezz'ora tutta la famiglia dei Peanuts striscia dopo striscia: Charlie Brown testa rotonda, Snoopy l'amico di testa rotonda, Lucy, credo anche Schroeder a un certo punto, e infine chiudono con la Guerra dei 100 anni. La guerra dei 100 anni, da indovinare a Concept. Vabbè, non c'è partita, alla conta delle lampadine trionfa a mani basse Ardesia su tutti. Che ce voi fa', proprio di un altro campionato.
Eravamo stanchini prima di Bruxelles 1893, ora siamo abbastanza affaticati, ma reggiamo l'urto, promettiamo almeno un'ultima partita prima della nanna. Qualcosa di leggero, qualcosa che conosciamo tutti, per andar veloci. Chiudiamo con Acquire.
Me lo ripeto tutte le volte come un mantra per tirarmi su prima di iniziare a giocare ad Acquire: sono troppo una pippa a questo gioco, ma ho verificato che il rituale con mantra non sortisce effetti. L'incantesimo non si rompe. Compra, fondi, rivendi e Cherecche con l'intuito dello specialista ci imbonisce giro dopo giro e per poi involarsi vittorioso a stacco… noooooo basta, tutti a nanna.
Non è tardissimo, forse appena l'una, ma sciamiamo a letto, col sorriso di chi sa che l'ultimo pensiero prima della nanna va su quella fusione affrettata o sulla fatidica domanda: ma allora a Bruxelles si può davvero vincere in tutte le salse possibili? Mentre domani, appena aperti gli occhi la prima idea a insediarsi nel nostro retrocranio sarà: sì, siamo alla Lagna, colazione e si gioca!!!
Ohhh, ma avete capito dove siamo??? Alla Lagna!
Colazione, piscina e si gioca.
CAPITOLO II - Il giorno di Arkwright
Sabato. Appena svegli.
La colazione a buffet, poi andiamo dritti in sala bypassando la piscina: Arkwright ci chiama!
Nella brigata: @MartyParty, in versione zombie della foresta (avrà dormito due ore)
@pete100, come sempre arzillo e pronto a farsi sotto nell'agone
@eleanti ed io, già preparati per…nell'ordine: assaltare Jericho; scardinargli una spiega di Arkwright; setuppare; e legnarci per la durata di non meno di 5 ore (spiega inclusa, è la speranza).
Non siamo i soli, però. Tre tavoli attendono fermi ai blocchi di partenza, @Jericho_One l'ha promessa a tutti la spiega, e ora latita. Jerichoooo… Jerichooo!
Ndo sta? See ciao, bloccato in autostrada.
Attendiamo 10 minuti, 15, poi 20. Invano. Siamo a Lagna, con pile e pile di giochi stipate nei sacchi a bordo sala, ogni istante fermi è già sprecato. Recuperiamo dignità e contegno ripiegando su un fillerino interlocutorio.
Pete disgraziato propone il suo cavallo di battaglia: Ivor the Engine.
Eh? Sì, sì, ok, ma va là, no, va bene. Eleanti e Marty non l'hanno mai provato e poi solo nell'attesa, prima del piatto forte. Votazione breve ma sofferta. Iniziamo.
Pete orgoglioso svolge il setup. L'ombra di un Arkwright in panchina, incombe.
Ivor non ve lo racconto. Vi dirò solo che al tavolo qualcuno domanda: ah, quindi Ivor sarebbe il macchinista che raccoglie le pecore sul treno. E Pete, grande conoscitore se non esperto chiosa: "No".
Come no? E' raffigurato sul dorso di tutte le carte…
"No."
Ivor è la locomotiva.
(Sipario)
Dopo Ivor, ricomincia il balletto per allestire un tavolo, Jericho s'è fatto una fiaschetta in autostrada per essere all'altezza della spiega urbi et orbi di Arkwright. Sta di fatto che zero, carbonella. Nulla e nebbia. In sala non si palesa.
Indovinello: se stai aspettando il gioco dei giochi, parliamo di Arkwright, che cosa potresti intavolare di assimilabile? Qualcosa di appena appena degno di stargli al fianco.
L'interrogativo è ancora nell'aria, come un fumetto con tutte le parole sospese e fluttuanti che intanto Marty Party armato della sua solita felpata timidezza, senza neppure imporre nulla, come un leader carismatico d'altri tempi, apre una scatola di piccolo taglio e comincia a setuppare in silenzio. Through The Ages. La votazione neppure s'è fatta, ci siamo messi comodi uno via l'altro, come vittime predestinate in un sacrificio collettivo che s'ha da compiere.
Through The Ages in 4, ancora da spiegare e con 3 giocatori alla loro prima partita assoluta. Ogni commento sarebbe superfluo.
Mancavano un paio d'ore al pranzo: abbiamo staccato i contatti radio col pianeta Terra fino all'ora di cena. Si è fatta l'antichità, la prima era, si è riscritta la storia del medioevo e quella moderna, fino alla feccia.
Marty Party da superbo kamikaze si è immolato per la causa, dentro di sé avrà rimpianto ogni momento della sua impresa (150 domande a giro, ripetute le stesse 3, 4 o 5 volte). Che poi la sua caratteristica in fase di spiega è che non ti dice tutto subito, ti fa scoprire il regolamento pian piano, come un quiz in cui tu impersoni il cane cieco di Watson, vieni infilato in un sacco e poi legnato ripetutamente. E s'incazza se gli fai notare che "questo non l'avevi detto, però". Specie se glielo fai notare più e più volte, per questioni diverse ogni volta.
E' fatto così, ma cosa vuoi dire a uno che Lagna o non Lagna, s'è accollato la perdita della sanità mentale per divulgare il verbo di Through The Ages a 3 viandanti imprudenti capitati lungo il cammino. La verità è che Marty Party si è ricoperto di gloria secolare.
Durante il lungo setup che ha svolto praticamente in solitario, potrei giurare di aver udito il suo voto pronunciato sottovoce:
Cala la notte, e la mia guardia ha inizio. Non si concluderà fino alla mia morte. Non porterò corona e non vorrò gloria. Io vivrò al mio posto, e al mio posto morirò. Io sono la spada nelle tenebre. Io sono la sentinella che veglia sulla barriera. Io sono il fuoco che arde contro il freddo, la luce che porta l'alba, il corno che risveglia i dormienti, lo scudo che veglia sui domini degli uomini. Io consacro la mia vita e il mio onore ai Guardiani della Notte. Per questa notte e per tutte le notti a venire.
Ed ora la mia guardia ha inizio.
La partita sarà anche durata cinque ore, ma è volata. Il gioco ci è piaciuto a dismisura e non credo riusciremo a vivere più senza (fortuna che la riedizione è vicina). Marty Party ci ha asfaltato con gentilezza: al termine della seconda era Marty testava già i razzi sulle nostre truppe, mentre noi ci difendevamo con le fionde. Spaziale.
Abbiamo optato per un selfie per poter perpetuare il ricordo di quel momento; qui Marty sorride conscio di aver maturato un credito di almeno 72 vergini che lo aspettano dall'altra parte. Beato lui, per essersele conquistate a così poco!
Appena prima di cena, in una finestra di 10 minuti disponibili, infiliamo anche Abraca..boh. Giochillo trascurabilissimo che al nostro tavolo da tre con Eleanti e Pete non ha acceso gli entusiasmi.
Qui c'è un salto temporale. L'orologio scocca le 22. Arkwright è già apparecchiato e setuppato, in un ritaglio abbiamo ascoltato uno spizzico di spiega da Jericho che finalmente è arrivato e l'ha anche giocato a un altro tavolo. Ora è il nostro turno: io, Eleanti, Pete100 e MartyParty, tocca a noi.
E' vero, abbiamo 2001 dubbi regolamentari, ma di mandare a monte non se ne parla. Chiediamo in giro questo e quello, a chi sa, ma non sono tanti ad averlo giocato e anche chi l'ha giocato non ha le idee chiare su tutti i passaggi.
Quando guardo di nuovo l'ora sono le 23.30 e mi sento nel palio di Siena, sotto scacco di un cavallo che sta al di fuori del canapo e mentre gli altri scalpitano all'interno - nell'ultima ora e mezza il tempo è trascorso con domande sulle fasi di gioco, ma non ci si decide a disputare il primo turno, finché non saremo sicuri di come dovrà girare sto maledetto gioco.
Poi all'improvviso, partiamo. Il nostro tavolo diventa oggetto di pellegrinaggi, chiunque passi sorride divertito per un Arkwright iniziato intorno a mezzanotte. Passa @Aymaro, passano @eurek, @Rotilio, @evd, @Mica + marito e Benedetta. Noi procediamo determinatissimi e in buon ordine. Il 90% dei presenti ci saluta intorno al 3° turno.
Il gioco oscilla tra il meraviglioso e il molto bello, si resta quasi più ammirati per l'aspetto di simulazione macroeconomica ottimamente reso che non per il divertimento puro che sappia trasmettere.
Marty disperato, in palese semibluff prova a sparigliare le carte:
Qui dice: "Prendo questa e vinco". Ma ungazz, qualcosa di imprevisto, imponderabile e non calcolato, sconvolgerà i suoi piani.
Quando la partita termina, Pete100 che sembrava dovesse vincere largo, prevale di poco su Eleanti. La strategia delle esportazioni, unita a un prezzo di vendita alto nel mercato generale, però sembra più profittevole di ogni altra.
Arkwright merita, ma varrà il prezzo di vendita che vediamo in un muretto qui alla Lagna?
Conrodiamo sul fatto che 120 euro non li valga nessun gioco, probabilmente. Almeno finché non ne esisteranno folte schiere da 30, 40 e 50 in grado di garantirci gli stessi livelli di compagnia e divertimento. Sul punto più bello del dibattito ci alziamo per sgranchirci le gambe e al piano terra siamo praticamente soli.
Sono le 4,40 e sembra il deserto dei tartari. Ci abbracciamo.
CAPITOLO III - Ringraziamenti
Domenica mattina.
Un brusìo molto forte serpeggia nelle due sale. Qualcuno vocifera di aver avvistato kenparker. Scopriamo che c'è un pizzico di verità: è paradossale ma Ken detto Ottobre detto Ale pare sia venuto a farci compagnia in questa Lagna pur avendo bidonato.
Sempre nelle prime ore della mattinata una piccola folla assiepata suscita qualche curiosità. Il merito stavolta è di @eurek detto gfk eurisko che in collegamento con Renatone Mannheimer ha pubblicato i risultati del sondaggio più atteso di tutta la manifestazione.
La domanda era: qual è il gioco più bello della Lagna?
Al termine di una estenuante sessione di voto viene proclamato gioco più dello della Lagna nientemeno che evd, capace di spuntarla per un solo voto di scarto su Chaos nel Vecchio Mondo che è secondo. Terzo Ready To Rock che più tardi Eurek venderà, grazie al suo fiuto commerciale sviluppato nei peggiori suk dell'Africa Settentrionale che gli suggerisce la straordinaria mossa di esporre il gioco con una carta con tette bene in evidenza
Inutile dire che il gioco è stato (s)venduto in poche ore.
Ma tornando all'esito delle votazioni. Qui Pete, in cabina elettorale: gli exit poll confermano che il suo voto va a Ivor The Engine (quarto, con un voto)
Molti si chiedono come abbia fatto a spuntarla evd nonostante il parterre di concorrenti di tutto rispetto, ma il risultato del voto è eloquente e ha premiato la grande organizzazione di evd che durante i 3 giorni si è speso come il prezzemolo praticamente a ogni tavolo dispensando allegria e doppisensi come nella migliore tradizione bolognese. Scroscio di applausi quindi per le 256 preferenze che ha faticosamente conquistato sul campo.
Anyway, il risultato del voto porge l'assist a Enrico (Eurek) per intavolare immediatamente Chaos nel Vecchio Mondo. Oltre a lui, servirebbero 3 volontari per cominciare. Ci facciamo avanti Eleanti ed io, ma capiamo subito che il quarto dovremo reclutarlo in piscina.
Ancora una volta tocca ad Eurek farsi protagonista.
Il nostro, con la maestria commerciale che lo contraddistingue (acquisita in un corso di retorica politica II, tenutosi nei migliori suk dell'Africa Settentrionale) dapprima si fionda in solarium per individuare la preda, poi doviziosamente comincia a tessere la tela.
Accade così che un malcapitato col costume rosso pronto a tuffarsi in vasca viene irretito con false promesse e sogni irrealizzabili e convinto a riporre asciugamani e teli per dirigersi al piano di sotto.
Lorenzo (non ricordo più il nome goblin) intento a preparare il suo triplo carpiato dal trampolino, rapito dall'eloquio di Eurek si accomoda alla guida di Khorne nel tavolo di Chaos del Vecchio Mondo già setuppato. Siamo in 4 e si può partire.
La spiega è rapidissima, Lorenzo ci ha già giocato e impersonando il signore della guerra promette già di voler rompere le scatole al terzetto delle meraviglie: Eurek è Tezeentch, signore dell'inganno; Eleanti è Nurgle al comando di un branco di fetenti e malati e Fireontheboard impersona Slaanesh, il principe del piacere e signore delle tentazioni.
La battaglia per il dominio della mappa da subito si rivela violentissima.
Nel primo paio d'ore veniamo precipitati in una lotta immorale e splendida, fatta di guerra, intrighi e capovolgimenti di sorti senza pari, senza renderci minimamente conto dello scorrere del tempo: l'unica scansione temporale accolta è fatta dal semplice scorrere delle ruote dei poteri che avanzano di uno o di due, favorendo a turno Slaanesh e Khorne.
Il gioco è totalmente immersivo, forse l'unica pecca è non disporre di minia dipinte (daje enrik, fai qualcosa… qui un'ispirazione)
La partita viene interrotta per il pranzo e ripresa subito dopo il pasto iper-frugale. Occasione per noi di approfondire la conoscenza di Mica e di Lorenzo (promettente adepto dei giochi, entrato da poco nella tana del bianconiglio e subito finito a Bologna, sotto le sgrinfie di evd: non poteva che crescere bene…)
Dopo il pranzo, il tempo subisce un'accelerazione improvvisa. Sono trascorse più o meno 4 ore dall'inizio e ci apprestiamo a giocare l'ultimo turno. In una pausa di 10 minuti mi fiondo anche all'esterno sotto una pioggia battente per recuperare la mia copia di Kraftwagen e prestarla a @a_silvia e Alberto che decidono di ripercorrere l'industria dell'automobile tedesca dell'Ottocento, un tavolo più in là del nostro, in compagnia di {C}@Randall{C}e @Rotilio. (ps. vi ringrazio per la premura nel de-setup ho anche recuperato la tesserina ingegnere smarrita)
Ma torniamo a Chaos. L'ultima carta evento già voltata sul tabellone indica che siamo ai saluti: si deve disputare l'ultimo round e delle due l'una: o sarà uno dei 4 cattivi a prevalere o perderemo tutti e vincerà il bene. Ma noi aborriamo che il bene trionfi. Slaanesh in supervantaggio (si potrebbe dire con un 78% di possibilità), è a un solo giro di ruota per battere i rivali e con tutti i suoi adepti sulla mappa, abili perfino a farne comodamente due di giri di ruota.
L'altro candidato, ma con un 20% di possibilità di vittoria è Khorne, che però - matematicamente - non può più prevalere sulle ruote e dovrà mirare a alla condizione di vittoria data dai punti. Il restante 2% se lo bisticceranno poco accanitamente Tezeentch e Nurgle.
Vi rovino il finale: è stato il maggiordomo. Contro ogni chance vince Khorne: il vantaggio di Slaanesh troppo vistoso gli fa conquistare di diritto l'antipatia del gruppone degli altri tre che si accaniscono su di lui con mosse surreali e subdole e con dadi combattimento in grado di cancellare dalla mappa senza appello quasi ogni sua creatura in barba ai potenziamenti, livelli e quant'altro. Khorne approfittando del Chaos avanza sulla track dei punti distanziando gli altri e Lorenzo, con esultanza scomposta ringrazia di non aver fatto il bagno e di essere stato lì per rendersi protagonista di questo gioco. Bello.
Titoli di coda.
Ringrazio per avermi (averci - a me ed Eleanti) fatto dono della loro splendida compagnia tanti amici, su tutti: @pete100 ed Eurek (as ever!), @MartyParty, @Deiv, @ardesia, @cherecche, @Jericho_One, @evd, @Mica e poi i tanti con i quali abbiamo potuto scambiare appena qualche fugace opinione o un saluto tra cui a_silvia e Alberto, @Pierino1, @Tanek, @traico7, Rotilio, Randall e chissà quanti ne stiamo ancora dimenticando.
Con tutti l'augurio migliore è un "a presto", speriamo di essere ancora più numerosi e compatti alla prossima (vero @rosco83, kenparker, @Peppe74, @gixx?)
Carrellata di immagini:
Cherecche e Ardesia con un tavolo mattutino di Twilight Imperium III (super-espanso)