“Tieni accesa la torcia, stanotte. Il male vede nel buio e questo bosco pullula di esseri maligni.”
L'Ultima Torcia è l'ultima opera di una delle coppie di autori italiani più prolifiche negli ultimi anni, Matteo Cortini e Leonardo Moretti, autori tra gli altri di
Sine Requie,
L’alba di Cthulhu e i fantastici giochi da viaggio della saga
Dungeon Storming, lavori in cui abbiamo trovato una bellissima voglia di sperimentare e portare nel mercato giochi con meccaniche e ambientazioni originali e fuori dall’ordinario.
Con L’Ultima Torcia gli autori hanno deciso di tornare agli albori del Gioco di Ruolo, quando le ambientazioni e le regole erano semplicissime, motivo per cui il titolo permette anche ai giocatori alle prime armi, ai bambini e ai giocatori scettici che aborrano l’idea del gioco di ruolo per la sua “presunta” difficoltà, di intraprendere la via dell’avventuriero in modo semplice ma appagante.
Il Gioco
In Ultima Torcia si utilizza il d10 per risolvere la maggior parte dei test sulle abilità dei personaggi, il Master di volta in volta dichiarerà prima del tiro quale sarà il target, ovvero la difficoltà della prova, il cui valore va raggiunto o oltrepassato con il lancio del dadoal fine di superare la prova. Le caratteristiche su cui sono basati i personaggi sono: agilità, coraggio, forza, intelligenza, magia, manualità, percezione, socialità e ad ognuna di queste abilità sono associati dei bonus o malus che modificano il risultato del lancio del dado. Ad esempio i nani che hanno sempre un malus di -1 all'agilità, che andrà sottratto al risultato del lancio quando svolgono quel tipo di prova.
Le razze disponibili sono molto semplici, scordatevi la carrellata di razze o archetipi a cui ci hanno abituato ultimamente la maggior parte dei Giochi di Ruolo in circolazione, potremo scegliere le razze basilari del mondo Fantasy: umani, nani ed elfi. Anche per quanto riguarda gli archetipi i due autori hanno cercato di creare poche classi ma molto specifiche, troveremo quindi guerrieri, ranger, sacerdoti del dio della luce, stregoni e ladri. Ogni razza o classe dà al personaggio bonus o malus su alcune caratteristiche, oltre al corredo di abilità di razza e abilità di classe che rendono i personaggi unici e diversi di volta in volta.
Il combattimento e la magia sono gestite in modo dinamico e fluido, sempre basate sul lancio di uno o più D10 a seconda della caratteristica usata per l’attacco, così come il sistema di crescita del personaggio: ogni PG parte con una sola abilità di classe e spendendo 5 punti avventura, ovvero i punti esperienza ottenuti alla fine di ogni sessione, i giocatori potranno fra crescere il proprio personaggio e donargli nuove abilità.
Componentistica
Se le regole non bastano a darci quella sensazione di old school e dei bei tempi di
Dungeons and Dragons Scatola Rossa, ecco che anche i componenti ci aiutano a ritrovare altri elementi capaci di riportare alla nostra memoria gli albori del Gioco di Ruolo fantasy. I componenti si presentano proprio come si faceva un tempo: scatola in cartone resistente con grafica molto scura, sulla copertina
un drago pronto ad attaccare nell’oscurità un gruppo di malcapitati condottieri, con la sola luce di una torcia ad illuminare l’antico antro sotterraneo. All’interno troviamo tutto quello di cui abbiamo bisogno per giocare,
tre manuali rilegati in stile magazine, di circa cinquanta pagine l’uno, il primo per
il regolamento, il secondo manuale ci presenta quella che sarà
l’ambientazione in cui i nostri eroi potranno muovere i primi passi, e il terzo ci presenta il
bestiaro, ovvero una lista, con tanto di caratteristiche, delle creature con cui potremmo avere a che fare nelle nostre avventure.
I componenti si concludono con le sei schede personaggio pre-generate, un set di dadi completo, e un’avventura tutorial: come nella tradizione videoludica Ultima Torcia offre la possibilità di iniziare subito a giocare senza leggere il regolamento completo,aspetto che rende il gioco un perfetto Gateway per futuri giocatori di ruolo.
Ambientazione
Il secondo manuale ci porta nelle lande della baronia del grifone: troviamo elementi molto classici anche nella composizione del reame, con una grande capitale in cui i poveracci vengono dimenticati da una nobiltà che pensa sempre più allo svago che al bene del proprio popolo. Vecchi saggi raccontano di leggende antiche perdute tra le pagine del tempo, paludi maledette, montagne e miniere profonde e misteriose, strade attaccate continuamente da goblin ed orchi.
Il mondo che ci viene proposto in Ultima Torcia è un mondo duro e crudele in cui i nostri eroi dovranno viaggiare senza potersi fidare mai di nessuno e in cui le possibilità di perdere la vita sono altissime.
Le forze divine che entrano in gioco in questo universo sono Il dio della luce e il dio della morte, quest’ultimo venerato da antichi stregoni e essere non morti. I nani e gli elfi, a differenza degli umani, hanno una propria religione, i primi credono nel dio della pietra, un’entità antica da cui sembrano essersi generati i primi nani, mentre gli elfi, credono nel potere della natura e venerano le bestie sovrane, animali giganti e mitici che abitano i punti reconditi della terra in cui la natura è più potente.
L’origine della razza degli uomini è avvolta della leggenda: alcuni dicono siano venuti dalle stelle, altri che siano il frutto di antiche magie, altri pensano che siano i discendenti di una progenie proibita, del popolo del crepuscolo o degli antichi Zagoriani. Tanti diversi spunti con cui ogni Master potrà inventare la propria teoria sulla nascita di questa razza che sembra abbia assoggettato al proprio potere la maggior parte delle lande della baronia del grifone.
All’interno del manuale dell’ambientazione troviamo anche le avventure che vanno a creare la campagna che gli autori hanno pensato, con tanto di indicazioni sulla difficoltà e i punti avventura che ogni eroe dovrebbe aver raggiunto prima di poterla affrontare.
Considerazioni
Cosa dire? Il Gioco si presenta come uno dei prodotti più essenziali ma allo stesso tempo gustosi provati ultimamente. Se potessi utilizzare la metafora che a noi giocatori piace tanto con la cucina potrei dire questo: L’Ultima Torcia è come quelle ricette che sembrano povere a guardarle nel piatto, ma al primo assaggio ci danno subito il gusto di sapori genuini, non alterati o processati; dopo aver spazzolato il piatto, in poco tempo, non ci sentiremo assolutamente appesantiti, ma sicuramente saremo soddisfatti e proprio la sua semplicità e leggerezza ci porterà a chiederne ancora!
Inoltre posso dire di aver “testato” il gioco, in ludoteca, insieme a giocatori di 10 anni o poco più prima
di scrivere questa recensione. i bambini (tutti digiuni a qualsiasi Gioco di Ruolo cartaceo ovviamente) si sono immediatamente catapultati nell’avventura (addirittura mimavano nella stanza le movenze dei loro eroi) e questo è accaduto in primis grazie alla semplicità e l’essenzialità del set di regole e dell’ambientazione. Anche se per molti giocatori potrebbe sembrare un gioco “troppo semplice” senza
build complesse in stile
Pathfinder e con un’ambientazione e un bestiario ridotti veramente all’essenziale, il gioco è perfetto per i nuovi giocatori, un vero
must se si hanno figli o si ha a che fare con bambini.
L’Ultima Torcia trova proprio in questa essenzialità il suo punto di forza, forse i giocatori più navigati guarderanno sicuramente altrove, ma se si vogliono iniziare i nostri giovani all’arte del Giochi di Ruolo difficilmente si possono trovare opere ben fatte e introduttive come L’Ultima Torcia.