Wonder Book - Prime Impressioni

La Tana dei Goblin è stata invitata all'anteprima per la stampa del nuovo lavoro di Martino Chiacchiera e di Michele Piccolini. Ecco le impressioni a caldo di Tania e Infinitejest.

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Wonder Book

Il setting: Milano, libreria Feltrinelli di Piazza Piemonte, domenica 10 ottobre 2021. Tania e io veniamo accolte da Barbara Rol di dV GIOCHI, perfetta padrona di casa dell'evento.

La presentazione
La presentazione
Cominciamo a sbirciare
Cominciamo a sbirciare
         

Wonder Book fa bella mostra di sé sul tavolo di presentazione: si tratta di un dungeon crawler cooperativo puro per 1-4 giocatori col tabellone a forma di libro (book), con cui andremo a interagire in vari modi, che a un certo punto potremo aprire per mostrare la meraviglia (wonder) racchiusa all'interno.

Non si tratta di un libro normale, bensì di un pop-up book, e quello che vedete nelle foto è solo la parte iniziale, visibile anche dalle foto promozionali. Abbiamo deciso di coprire gli spoiler.

Data la mia passione per i libri pop-up (possiedo tutti i classici del paper engineer Robert Sabuda), sono stata molto felice di poter partecipare all'anteprima.

Inizia l'avventura
Inizia l'avventura
Ci è stata data la possibilità di provare i primi due capitoli, ognuno dura circa 90 minuti. Il libro è il portale che ci permette di accedere al mondo fantasy di Oniria, popolato da fiabeschi draghi, e minacciato da forze oscure.

Il gioco ci guida passo passo nello svolgimento, ogni giocatore impersona un eroe corredato di relativa miniatura. Le istruzioni sono scritte molto chiaramente sulle carte che ci illustrano man mano la storia.

La novità infatti, rispetto ai competitor, che mi immagino essere i giochi narrativi della Plaid Hat Games come Fiabe di Stoffa o Mice & Mystics, è che la narrazione è tutta solo sulle carte che compongono il capitolo. Questo, per la mia esperienza diretta con bambini di otto/nove anni circa, è un miglioramento: ho notato che parti narrative eccessivamente lunghe diluiscono troppo la parte di azione del gioco e fanno calare l'attenzione.

Il primo capitolo inizia
Il primo capitolo inizia
ed entra nel vivo
ed entra nel vivo

Altro dettaglio che mi ha lasciato un'impressione positiva: il fatto che alcune carte vengano usate in un certo modo, per cui occorre esaminarle molto bene, mutuando una meccanica tipica delle escape room da tavolo. Del resto, Martino Chiacchiera, enfant prodige del gioco da tavolo italiano, è uno degli autori delle serie Deckscape e Decktective: mi fa piacere che abbia deciso di inserire anche questa innovazione.

Infinitejest all'opera
Infinitejest all'opera
Ho già detto troppo, aggiungo solo che ci sono altre meccaniche inusuali in gioco, già dal primo capitolo. Ovviamente, intendo inusuali per titoli narrativi.

I combattimenti con le creature malvagie si risolvono in maniera classica, a lanci di dadi. Si può soccombere ai colpi avversari, ma non è prevista l'eliminazione del giocatore. Veniamo solo storditi, non uccisi: ci possiamo rialzare al turno successivo, al costo di girare una clessidra. Se tutte le clessidre a disposizione sono girate dal lato esausto, allora sì che tutto il gruppo ha perso.

Per quelli che si preoccupano della robustezza della struttura pop-up, dico che i materiali sono solidi, pensate che le parti sono fatte per poter sostenere o incastrare le miniature, ma ognuno conosce i propri figli e sicuramente sa già se sono dei piccoli Lord o Gozer il distruttore.

Riguardo al prezzo, è in linea con il costo dei già citati giochi della Plaid Hat Games; la rigiocabilità è comunque la medesima: essendo strutturato a bivi, è possibile eventualmente rigiocare un capitolo operando scelte diverse, anche se l'effetto sorpresa non ci sarà più.

Unica piccola pecca che abbiamo riscontrato: l'albero ingombra la visuale di ciò che sta dietro di esso. Niente di irrisolvibile, basta appoggiare il libro-tabellone su un vassoio girevole oppure, ancora più semplicemente, alzarsi ogni tanto a sgranchire le gambe e ispezionare l'altro lato.

In conclusione, ho trovato Wonder Book molto creativo, si vede che è frutto di anni di lavoro e soprattutto che i pop-up non sono solo un espediente: si percepisce la volontà di metterli proprio al centro delle dinamiche del gioco. È adatto sia a un pubblico familiare sia agli adulti a cui piacciono giochi narrativi, da Mice & Mystics a Forgotten Waters.

Per quanto mi riguarda, acquisto sicuro per Natale 2021, non vedo l'ora di proporlo in famiglia e di vedere come prosegue la storia del mondo di Oniria.

Wonder Book in preparazione
Wonder Book in preparazione

Le impressioni di Tania 

Mi aggiungo al bellissimo report di Infinitejest con qualche considerazione personale. 

Barbara ci accoglie
Barbara ci accoglie
Premessa, non sono un’esperta di questo genere e i narrativi spesso sono giochi che mi annoiano, troppo discorsivi e di poca sostanza per i miei gusti. Il collaborativo puro inoltre rischia sempre secondo me di essere schiacciato dal giocatore alfa, soprattutto se l’impegno per sconfiggere il gioco non è ben distribuito tra i giocatori. 

Fatte queste brevi promesse, approccio Wonder Book senza sapere neanche che genere di gioco sia, senza aspettative, senza confronti con altri giochi in mente. 

La struttura del gioco è sostenuta dal mazzo di carte di cui è composto il capitolo, compreso il setup e le regole base. Ho trovato questo sistema molto comodo, senza dover prendere in mano il regolamento abbiamo sistemato tutti gli elementi da soli e siamo partiti all’avventura! 

Inizio primo capitolo
Inizio primo capitolo
Il gioco ha pochissime regole extra oltre quelle che ti spiega già con le carte del capitolo. Varia anche la struttura del turno con il procedere della trama, ma è comunque sempre tutto spiegato dettagliatamente dalla carta. 

Le carte diventano anche fin da subito lo strumento narrativo del gioco, saltando da trama a missioni da portare a termine. Per una che ha la concentrazione di un criceto come me, questo sistema ha funzionato. Non mi sono mai annoiata a leggere e seguire la storia fornita così a piccole gocce e senza dilungarsi, anche perché lo spazio su cui è scritta è quello di una carta, non di una pagina di libro. 

Il gioco ti coinvolge fin dal primo capitolo su diversi livelli, non solo dovremo ragionare, ma interagiremo visivamente e fisicamente con il gioco. Ma su questo punto non vado oltre per non togliervi il piacere della sorpresa. 

Nel corso della nostra avventura la squadra assumerà un’identità, un pensiero collettivo, definito dalle scelte che prenderemo. E la nostra identità avrà ripercussioni su quello che succederà nella storia, mantenerne o no la coerenza sarà una nostra scelta. Un aspetto che ho molto apprezzato a livello di design, per caratterizzare ed evolvere come squadra oltre che come singoli personaggi. 

I personaggi hanno il loro specifico attacco e azione speciale, e seppur sembrino piccole differenze, in un gioco dal regolamento così light si sentono molto.  

secondo capitolo con compagni diversi
secondo capitolo con compagni diversi
Il gioco non ci pone di fronte a scelte difficili, almeno per quelli che sono stati i primi due capitoli, sicuramente più introduttivi. Difatti già nel secondo abbiamo avuto qualche difficoltà in più, portandolo a casa con un punteggio più basso del primo. Il gioco ti permette di affrontarlo in una modalità più “esperta”, cosa che da giocatrice mi stuzzica.  

Il gioco si presenta con sei capitoli complessivi. Non so se i successivi ai due siano più lunghi, ma considerato che ne abbiamo conclusi due in un pomeriggio il gioco si potrebbe “esaurire” in 3 pomeriggi di gioco, se conclusi i capitoli con successo. 

La rigiocabilità, prevedendo scelte diverse ai bivi del gioco o per fare un punteggio migliore, mi intriga poco.  Ma un un’espansione è già in programma, e suppongo sarà più un proseguimento della storia che una vera espansione, ma questo sarà da vedere prossimamente.  

Ma alla fine Tania ti sei divertita? Che emozioni hai provato? Lo consiglieresti?

Devo dire che si, mi sono molto divertita (la compagnia ha sicuramente contribuito) e non vedo l’ora di continuarlo e concluderlo. Mi incuriosiscono soprattutto le sorprese che nasconde il pop-up, per questo motivo siamo stati attenti a non estrarre/toccare niente se non chiesto espressamente dalle carte.  

Lo consiglierei? Dipende. Lo vedo come gioco molto adatto in famiglia, con ragazzi e bambini: è il suo target ideale. Si applica bene anche a un gruppo di casual gamer, magari un po’ pigro per studiare un regolamento. Mazzo di carte alla mano, libro in centro e si può partire. 

 

Il gioco uscirà a metà novembre in contemporanea in 13 Nazioni e verrà localizzato da 7 partner editori.

Ringraziamo dV GIOCHI per l'invito e chi ci ha fatto compagnia al tavolo: Andrea Dado Critico, Jack del Dunwich Buyers Club, TeOoh di Recensioni Minute e Luca Raina. 

Un saluto da Infinitejest e Tania
Un saluto da Infinitejest e Tania

Commenti

Sarà anche un mio regalo di natale, secondo voi effettivamente da che età un bambino può iniziare a comprendere anche parzialmente il gioco dalle vostre prime impressioni?

Perché sembra un gioco mascherato molto bene per attirare anche i bambini al tavolo... Ma difficilotto nelle scelte e lungo nei tempi?

@Neckron86

Io lo vedo adatto per bambini dalla terza primaria in poi, prima è un po' una forzatura: il calo dell'attenzione è dietro l'angolo...

I tempi sono di un'ora e mezza a capitolo; scelte non difficili, ma le conseguenze te le porti avanti per il resto di tutto il gioco.

Perfetto. Finalmente anche la mia piccola di (quasi) 8 anni potrà giocare a qualcosa di un po' più elaborato insieme a mio figlio, (forse) mia moglie e me.

Porcaccia quanto crescono velocemente i figli. Ormai non riuscirei più ad usarlo. Ma mi intriga moltissimo perché filtra proprio l'idea di un design sul filo della perfezione, da ciò che dite.

Ciao, in vista dei regali di Natale per i nipotini (uno 6 e l'altra 10 anni) che dite, tra Wonder Book e Fiabe di Stoffa, chi vince?

FrancescoSpagnolo scrive:

Ciao, in vista dei regali di Natale per i nipotini (uno 6 e l'altra 10 anni) che dite, tra Wonder Book e Fiabe di Stoffa, chi vince?

Se ti può aiutare, entro nei dettagli: prezzo di listino uguale, FdS 7 storie con narrazione lunga e gameplay abbastanza ripetitivo, WB 6 capitoli con narrazione a brevi frammenti e sorprese varie.

Parrebbe piuttosto originale, che è sempre un bene. 

Elementi legacy ce ne sono oppure vale solo per lo spritz? 😁

Marhault scrive:

Parrebbe piuttosto originale, che è sempre un bene. 

Elementi legacy ce ne sono oppure vale solo per lo spritz? 😁

nessun elemento legacy

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