Questo titolo della tilsit non è molto conosciuto, nonostante abbia goduto negli anni di svariate recensioni internazionali. Ristampato per l'ultima volta in inglese nel lontano 1998, il gioco si è rivelato una piccola sorpresa. Premettiamo che non si tratta di un vero e proprio gioco da tavolo, quanto piuttosto di un ibrido tra un gioco in scatola classico e un gioco di ruolo. In realtà, il tabellone e le pedine servono solo per tener traccia dei rispettivi punteggi mentre l'azione vera e propria si verifica nell'utilizzo delle 110 carte tramite le quali i giocatori tentano di spianarsi la strada verso la istoria finale. Come in ogni gioco di ruolo che si rispetti, infatti, ogni giocatore deve scegliersi nome, sesso e nazionalità per poi presentarsi al cospetto del re sole: è doveroso calarsi bene nella parte e rispettare l'etichetta di corte che impone di rivolgersi agli altri citandone i titoli nobiliari di volta in volta acquisiti... Pena una multa salatissima! Saper utilizzare la carta giusta al momento giusto si rivela fondamentale così come saper scendere a compromessi: il gioco, del resto, invita a negoziare e, perché no?, a corrompere gli altri giocatori: tutto è permesso purché si rispetti le clausole presenti nelle carte. Alcune di esse possono essere giocate solo da personaggi maschili e solo se la corte si trova in un luogo ben preciso (Versailles, a caccia o in guerra), altre ancora solo se si posseggono di già titoli nobiliari, altre ancora solo se l'avversario è caduto dalle grazie del re. Una buona strategia è essenziale: cosa c'è di meglio che sposare un uomo ricchissimo per poi vederlo ahimé morire in guerra ed ereditarne da vedova tutta la fortuna?? Attenzione però: le cattiverie possibili sono pressoché infinite, per cui è necessario guardarsi bene le spalle per evitare di finire in esilio, imprigionati alla bastiglia o, peggio, per evitare di passare a miglior vita! Tra amanti segrete, avvelenamenti, cariche prestigiose, azioni eroiche e pettegolezzi, l'esperienza di gioco prosegue a ritmo altissimo. Chi vince? Il primo giocatore che arriva ad acquisire la cifra pattuita ad inizio partita: dalle 30.000 alle 50.000 sterline. Inutile dire che il risultato del gioco e dunque il divertimento è direttamente proporzionale al coinvolgimento dei giocatori e alla reciproca cattiveria: si astengano coloro che cercano un gioco puramente riflessivo e strategico poiché in Courtisans of Versailles regna il caos sovrano. In definitiva, un gioco che se preso con lo spirito giusto, regala il meglio di sé facendo divertire e anche parecchio! Bello ma non per tutti. Voto: 7 1/2.
Amid the lavish splendor of the palace of Versailles, players strive to improve their standing among their fellow courtiers. Their mark, with either the Queen or Louis XIV himself, depends on how they manipulate elevated forms of etiquette, repartie, and the true passion of the court...The high art of ridicule. Circumstances change as the court moves from the palace to the hunt, and possibly to the front if war breaks out. Titles, awards, vast fortunes can be amassed through whim and wit, but be aware that a devastating faux pas could find you banished to the colonies, or worse yet, land you in the notorious dungeons of la Bastille.
The original version, Aristo, published by Dragon Radieux, accommodated up to 8 players. The later version only allows for 6.
- Courtisans of Versailles
- Aristo
- Courtisans
- Versailles 1682