Una delle più gradevoli sorprese del mio 2010. Aldilà della componentistica da urlo (ecco, magari a cercare il pelo nell'uovo le miniature sarebbero state più comode un po' più piccole...) e delle magnifiche illustrazioni di Xavier Gueniffey Durin, Isla Dorada si è rivelato un gioco davvero divertente. La fortuna conta (e per me non è un difetto!) e forse qualche piccolo difetto ce l'ha, ma quello che conta è che alla fine della partita mi sento sempre divertito indipendentemente dalla vittoria o meno.
Bellissimi capovolgimenti di fronte durante la partita (spesso chi pensa di avere la vittoria in pugno si ritrova con un pugno di mosche in mano, o chi è ultimo può con un colpo gobbo arrivare alla vittoria) e le bastardate si sprecano. Nelle mie partite insulti e risate attorno al tavolo non sono mai mancate.
Se amate i giochi "light" secondo me non potete non averlo; se invece a colazione vi fate latte e gestionali tedeschi allora magari non sarà di vostro gradimento...