Non ci siamo proprio. Nonostante l'ovvio impegno dell'autore, il gioco è non solo estremamente macchinoso (problema inasprito dai manuali: al termine della lettura del regolamento non si ha la *minima* idea di come giocare, di fatto), ma anche poco fluido e poco divertente una volta digerito.
Iniziamo sfatando il mito della giocabilità in solo (e pure in 2-3): in teoria è fattibilissima, ma in pratica è ovvio che giocare contro bot molto complessi mossi dallo stesso giocatore è una noia mortale. Quindi evitate il gioco se pensate di godervelo in solo, a meno che non siate perversamente appassionati del giocare con voi stessi...
Idealmente, Pericles sarebbe invece disegnato per 4 giocatori: alcune idee sono molto interessanti, ad es. il giocare 2v2 ma con la vittoria di 1 solo giocatore. Purtroppo, però, nei fatti il sistema non funziona affatto: il mini-gioco della 1° fase, entro ciascuna squadra, che simulerebbe l'assemblea politica, è molto noioso per i 2 giocatori non coinvolti o, in alternativa, è caotico se giocato in simultanea tra i due team. Ci si estranea totalmente dagli altri due nemici per un sotto-gioco di carte col proprio compare/avversario. Alla fine dei conti è una sezione perfino piuttosto astratta, con le carte e i segnalini che non significano praticamente nulla: questa parte è quasi German - il che è sempre un dramma, ma in un gioco del genere è addirittura grottesco. Il legname di molti dei componenti è un ulteriore pugno, anzi due: uno in un occhio e uno allo stomaco.
Alla fine della fiera, insomma, questo Pericles è una delusione. Non è coinvolgente, non è fluido, non è *giocabile*. Lo sforzo che richiede non è assolutamente commisurato a quel poco che restituisce in termini di divertimento ed esperienza di gioco. L'altro gioco di Herman sul tema (che porta il titolo, sospettosamente simile, di Peloponnesian War) è migliore sotto tutti gli aspetti: meglio ambientato, più fluido, funziona in 1v1, e perfino in solitario resta relativamente giocabile grazie a un sistema tutto sommato dinamico.
Da grande appassionato dei giochi GMT nonché di questa ambientazione, devo purtroppo bocciare Pericles su tutta la linea. Aggiungo che carte e meccaniche sono strapiene di imprecisioni storiche e nomi storpiati: sarà anche un dettaglio minore, ma Herman non ci fa una gran bella figura considerando tutto l'impegno e la passione che dichiara.
Il mondo antico e i giochi strategici offrono grandi opportunità e spazio di manovra per i designer, ma nel 2020 abbiamo bisogno di ben altro.