Ambientazione
Il "verdissimo" Friedemann Friese in occasione dello scorso Essen ci ha presentato uno spinoff di "Funkenschlag" (Power Grid, Alta Tensione), indiscutibile successo ludico di questi ultimi anni e fiero rappresentante di punta del genere "alla tedesca". Fabrikmanager è un prodotto differente, più light ma offre una esperienza degna di nota. Siamo responsabili della gestione di una fabbrica e l'obiettivo sarà ottimizzare la catena di produzione con le (poche) risorse disponibili. Queste sono rappresentate dagli operai usati per impiegare le Attezzature che necessitano di energia, i beni prodotti devono essere stoccati per poi venderli, massimizzando i profitti per risultare i vincitori. Il tutto in un seguirsi di fasi ben distinte che si ripetono nei 5 turni previsti, ecco una panoramica.
Il Gioco
1) Asta per l'Ordine del Turno
Un classico, si parte con il riordino del turno tramite asta in cui il giocatore che investe il maggior numero di operai si ritroverà a giocare come primo nelle fasi restanti come comprare nuove Attrezzature, un apprezzabile vantaggio strategico. Chi ha avuto l'Ordine di Turno numericamente più alto (il più svantaggiato nonostante benefici di uno sconto quando potrà comprare nelle fasi successive) sarà sempre il primo ad astare, scegliendo la tessera Ordine di Turno tra quelle disponibili.
2) Rifornimento del Mercato Corrente
Gli operai rimasti a disposizione indicano quante nuove Attrezzature devono essere scelte da ogni giocatore (1 operaio = 1 Attrezzatura), quelle prima disponibili nelle varie colonne, ovvero le più economiche, formeranno il Mercato Corrente. L'ultimo giocatore in ordine di turno può scegliere un eventuale bonus per aggiungerne, a seconda del numero di giocatori.
3) Acquistare e/o Demolire Attrezzature, Assunzione degli Stagionali
Per permettere una sostanziale crescita della propria fabbrica (e quindi il Fatturato) mantenendo l'equilibrio tra Produzione e Stoccaggio, si renderà necessario aggiornarla con nuove Attrezzature. In ordine di turno si utilizzano gli operai rimasti dopo la fase 1 (e 1 per Attrezzatura) si acquistano dal mercato corrente e si posizionano negli slot disonibili sulla propria plancia. Allo stesso modo per liberarne, basterà impiegare un operaio per toglierne dal gioco una considerata obsoleta. Il numero esiguo di manodopera in normale dotazione può rendere difficoltosa la gestione della propria fabbrica, in questa fase è possibile comprare fino a 2 operai extra che rimarranno disponibili sino alla prossima fase 3 del turno, in cui andranno riacquistati se lo si desidera.
Quando tutti hanno compiuto questa fase si rimettono nelle rispettive colonne le Attrezzature non acquistate.
4) Contabilità
Tutti gli operai, compresi quelli usati nella prima fase, sono disponibili per far funzionare le Macchine e queste alimentano anche un Robot (questi ultimi due sono un tipo di Attrezzatura). I giocatori dovranno impiegarli a seconda della loro strategia, ricordandosi che quelli non usati saranno disponibili per la prossima fase d'asta e che almeno 1 deve restare disponibile. L'utilizzo di queste Attrezzature determinerà il costo in manodopera, energia consumata, ma soprattutto Produzione beni e quanto si è in grado di Stoccarli. Questi valori verranno aggiornati sulla plancia. Infine si determinerà il costo dell'energia, valido per tutti i giocatori.
5) Profitti
Nell'ultima fase si calcola il Profitto dipendente dal Fatturato (il valore più basso tra Produzione e Stoccaggio) meno i costi dell'energia (determinato moltiplicando il consumo della fabbrica per il costo stabilito al termine della fase 4). Chiaramente occorre procedere di pari passo con Produzione o Stoccaggio, l'abilità principale di Fabrikmanager risiede qui. Nel 5 turno si guadagna il Profitto 2 volte e la partita termina, chi avrà più denaro sarà il vincitore.
Considerazioni
Fabrikmanager non punta certo a bissare il successo di Funkenschlag, anzi è bene non confrontarli perchè siamo di fronte a due giochi diversi dove Fabrikmanager è una piacevole alternativa. Friese ha voluto abbassare il target con un prodotto quasi family-oriented vista la semplicità nelle regole e durata abbastanza contenuta che limano un senso di ripetitività mentre si susseguono le varie fasi. Ad ogni modo resta congegnato in modo esemplare per esaltare caratteristiche di stampo tedesco e appassionerà per un pò di tempo i fan del genere che si troveranno a proprio agio. D'altro canto deluderà chi si aspettava un gioco da gamer tosti, non lascerà il segno, sostanzialmente è una gara a chi fa meglio i conti, originalità nulla. Il problema di Fabrikmanager lo troviamo nella rigiocabilità sul medio/lungo termine, una volta imparato cosa comprare al momento giusto, quanto durerà? Non c'è alea (a parte il costo dell'energia) a movimentare un minimo le sorti della partita e tutto rimane in mano ai giocatori. Indipendente dalla lingua e il solito Maura Kalusky imprime nei disegni il suo stile, marchio inconfondibile della serie. Regolamento snello e chiaro, ottime le due schede riepilogative allegate e materiali in linea con le altre produzioni della 2F Spiele.
Speciale Essen 2009 - Foto by Guglia
Funkenschlag – Fabrikmanager
Funkenschlag – Fabrikmanager
Giochi collegati:
Power Grid: Factory ManagerScritto da El-DoX il 28/01/2010
Voto recensore:
7,1Pro:
Assoluta essenza teutonica negli schemi, armoniosa gestione millimetrica delle risorse in un contesto ben ricreato, aleatorietà tendente allo zero, fluido ed elegante. Fattori pregevoli e ricercati dagli euro-gamers, in particolare durata e complessità contenute permettono di poter impiegare Fabrikmanager in una sessione leggera ma in grado di regalare un gioco comunque non facile da padroneggiare e tirato, con meccaniche solide e collaudate che calzeranno a meraviglia anche per i giocatori medio/occasionali. Ottimo l'impianto grafico già visto e apprezzato in Funkenschlag, in modo da richiamare l'idea di continuità al brand, i materiali, sempre eccellenti in casa 2F Spiele e prezzo invitante.Contro:
La condotta scacchistica della partita mixata ad un puro e semplice esercizio di calcolo, vanificano la rigiocabilità sul lungo periodo. Da buon german-school scorre senza particolari colpi di scena, interazione scarsa e risulterà pericolosamente zavorrato se al tavolo si siederanno i cosidetti "pensatori". I turni serrati non concedono il minimo errore, a parità di abilità tra i giocatori sbagliare una sola mossa significa rimanere tagliati fuori. Chiaramente il genere a cui appartiene esige questo tributo, ma si rischia di renderesene conto a metà partita. Originalità inesistente e manca quel pizzico di profondità in più per distinguersi dalla massa.Accedi per scrivere un commento
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