sembra un figlio di quoridor
Barragoon mi ha subito incuriosito. Purtroppo non ho trovato recensioni in italiano, solo alcuni videotutorial in tedesco, comunque facili da capire pur non conoscendo al lingua; ho deciso allora di acquistarlo.
Come si gioca a Barragoon
Barragoon, a prima vista, fa subito pensare ad un clone degli scacchi o della dama, ma non è così. Si tratta di un gioco per due giocatori: abbiamo quattordici pedine, sette ciascuno e poi ci sono i barragoon, dei cubi neri contrassegnati da simboli che bloccano o fanno cambiare direzione allo spostamento delle pedine.
Cosa rende difficile, in questo gioco, pianificare una strategia, sono proprio i barraggon: infatti quelli che si trovano già sulla scacchiera possono essere spostati cambiando anche il simbolo visibile in quel momento oppure ne possono essere aggiunti altri come vedremo più avanti. Tutte queste cose, poche ma influenti, portano a continui cambi di strategia modificando, anche drasticamente, l’ eventuale tattica programmata.
Vince chi cattura o blocca tutte le pedine dell’avversario; se invece entrambi i giocatori non possono più muovere oppure, mangiare pedine o barragon o ancora, ripetono per tre volte la stessa mossa la partita è patta.
La preparazione è semplice e sbrigativa: sulla scacchiera rettangolare 9x7 ci sono stampati i simboli dove vanno posizionate le quattordici pedine e gli otto barragoon; i restanti barragoon rimangono a bordo scacchiera. Tutto qui: si può cominciare.
Infine, nel corso dello spostamento, la pedina può cambiare direzione di novanta gradi in qualsiasi direzione stia muovendo, ma solo una volta.
Come detto, si può fare un movimento completo di due, tre o quattro caselle a seconda della pedina mossa; oppure un movimento breve; durante lo spostamento, una pedina può fare un solo cambio direzione di novanta gradi in tutte le direzioni.
Per mangiare una pedina avversaria o catturare un barragoon è necessario che lo spostamento della pedina termini in una casella occupata da uno di questi due (come detto prima, solo con una mossa completa, non breve).
Nel primo caso la pedina mangiata viene tolta dal gioco e colui che l’ ha mangiata prende due barragoon dalla riserva a bordo scacchiera; un barragoon viene dato al giocatore che ha perso la pedina: egli lo posizionerà a piacere sulla scacchiera mettendo verso l'alto la facciata che preferisce; allo stesso modo farà l’ altro giocatore.
Nel secondo caso, finendo la mossa sopra un barragoon questo viene preso in mano e subito posizionato a piacere in un altro punto della scacchiera e sempre con la facciata che si preferisce.
Una cosa da ricordare - anche io ho faticato a tenerla a mente - è che se un barraggon ha il simbolo “tutte le direzioni” visibile dall’ alto, questo non può essere catturato dalla pedina con i due pallini.
La partita continua così seguendo queste semplici regole fino alla cattura o al bloccaggio delle pedine avversarie.
Considerazioni
Nelle mie partite iniziali avevo la tendenza a posizionare sempre i barragoon dal lato X per bloccare le pedine avversarie; poi col tempo le strategie si affinano fino a creare, a volte, un percorso per mangiare la pedina avversaria o spostare un barragoon.
In tutto questo turbinio di cambiamenti è facile perdersi la posizione di qualche pedina, la quale, poi viene irrimediabilmente persa; questa è anche una tattica di gioco (per quelli molto bravi): ovvero creare confusione, cercando però di non rimanerne vittima.
Barragoon è semplice da giocare, ma richiede un po' di partite di rodaggio per capire bene come e dove mettere i dispettosi cubetti neri, soprattutto per non rimanere vittima dello propria strategia: credetemi è un attimo cascare nella propria rete.
Lo consiglio a tutti quei giocatori che amano gli scacchi o la dama, ma anche a tutti quelli che amano giochi dove, per vincere, bisogna rimanere concentrati ed elaborare una strategia il più flessibile possibile.
Beninteso: la semplicità delle regole lo fanno un gioco adatto a tutti; l'unico appunto che posso fare è che, per alcuni giocatori, la paralisi da analisi porti questi a movimenti casuali, portandoli poi a non giocarci più.