Conquest of the Empire

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Conquest of the Empire
Voto recensore:
7,5

Il gioco è ambientato durante il turbolento periodo dell'anarchia militare, che sconvolse l'Impero Romano durante il III secolo d.c. Ciascun giocatore impersona un Cesare che -facendo leva sulle legioni a lui fedeli e sulla pressione politica che esercita all'interno delle provincie sotto il suo controllo- cerca di conquistare il trono di Roma e riportare ordine nell'Impero.

In realtà questa nuova edizione della Eagle Games presenta ben 2 giochi in 1: non è presente infatti soltanto un adattamento del sistema di Martin Wallace a questa originale e affascinante ambientazione, ma anche il vecchio gioco di Larry Harris (l'autore di Axis&Allies) del 1984 è stato rivisitato e perfezionato, è stato reso un pò più snello e sono stati chiariti alcuni punti controversi del regolamento della Milton Bradley; il gioco rimane comunque sostanzialmente quello di allora, una sorta di Axis&Allies ambientato nella Roma Imperiale.

L'adattamento del sistema di Wallace risulta invece un piccolo capolavoro di meccanica complessa ma immediata, profonda e sfaccettata. Il gioco risulta suddiviso in 4 turni di campagna, ciascuno dei quali è a sua volta suddiviso in 4 round che vengono giocati a rotazione seguendo un ordine di iniziativa (stabilita con un'asta); durante ciascun round un giocatore può svolgere 2 azioni:

- Acquistare una delle Carte Conquista disponibili
- Reclutare truppe (pagando non solo in talenti, ma anche in termini di disordini all'interno delle provincie)
- Muovere truppe
- Combattere una battaglia terrestre
- Muovere le Galee e affrontare una battaglia navale
- Riscuotere tasse supplementari a quelle che già si percepiscono di default a fine campagna (e pagando dunque anche qui in termini di disordini sociali)
- Comprare marcatori influenza

All'inizio di ogni Campagna si decidono anche le Alleanze tra i giocatori (sempre tramite un'asta), mentre al termine di ogni turno Campagna si calcolano i punti Vittoria, si riscuotono le entrate e si stabilisce chi ha accumulato più "punti Disordini" (con spiacevole conseguente perdita di punti Vittoria).

Il gioco, di per sé lineare, viene reso più intrigante dalle Carte Conquista, le quali sconvolgono i normali equilibri del gioco consentendo assassinii, votazioni, arruolamento di barbari, miglioramento delle truppe, raggiri politici e exploit diplomatici.

Contro ogni aspettativa il gioco è rapido, anche se giocato in 6, è estremamente compulsivo, la componentistica è immensa (anche per gli standard EagleGames), è divertente in entrambe le versioni (anche se personalmente preferisco quella "alla Wallace"), ha una mappa enorme (e molto bella) e un regolamento chiarissimo che fuga ogni dubbio.

Pro:
Il sistema di "Struggle of Empires" è stato ottimamente adattato all'ambientazione, ben bilanciato e perfezionato.
La difficoltà è davvero minima, mentre la profondità del gioco (di Wallace) è notevole, così come le scelte strategiche che offre in ogni momento!
Due giochi in uno.
Componentistica superba!
Contro:
Se giocato in 2-3 giocatori non rende come in 4-6.
E' eccessivamente lungo per il suo spessore.
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