Concordo con il voto: alcuni mesi mi sono piaciuti molto più di altri, ce ne sono 2/3 che mi hanno annoiato. Aggiungo che nella scatola ci sono tutti i componenti doppi, in inglese e in spagnolo.
Reduce da una campagna su Gamefound finanziata da più di 2.800 sostenitori, arriva in retail Conservas, gioco del prolifico autore Scott Almes (suoi la serie Tiny Epic, Warp’s Edge, Claim e un altro centinaio di giochi).
Si tratta di un solitario della durata di 20-30 minuti, basato su bag-building, dove ci dedicheremo alla pesca e al commercio del pesce, ma con un occhio all'ecosostenibilità.
Al momento è stato distribuito in inglese e spagnolo e non ci sono notizie di eventuali localizzazioni in italiano.
In cosa consiste il gioco
Si tratta di gioco a scenari (dodici, ciascuno con il nome di un mese), ognuno dei quali specifica come comporre il sacchetto iniziale e gli obiettivi necessari per riuscire a superarlo. Se ne sceglie uno dall’apposito libretto, scegliamo una barca da due pescate a caso, si estraggono tre carte miglioramento e tre carte barca dai rispettivi mazzi e siamo pronti a partire.
Gli scenari durano tra un minimo di sette a un massimo di dieci turni, ognuno diviso in tre fasi da giocare in sequenza:
dal sacchetto mare si estraggono cinque segnalini per ogni barca che abbiamo, più altri cinque per la tessera Open Water;
le barche sono caratterizzate da un prezzo di acquisto, un costo di mantenimento e dalla capacità di carico;
in questa fase ci interessa la capacità di carico, in quanto dovremo riempire la zona del pescato con tanti segnalini quanta è la capacità della barca;
i rimanenti segnalini si posizionano nell’area chiamata Mare profondo;
una volta che tutte le barche e l’Open Water sono state riempite si passa alla fase successiva.- È il momento di tornare in porto e di eseguire la fase In Land:
potremo barattare il pesce che è nella zona del pescato di tutte le nostre barche per dei miglioramenti;
oppure potremo venderlo al mercato in cambio di soldi che potremo spendere per ottenere altre barche. - Passiamo quindi alla fine dellla giornata con la fase End of Day:
riporteremo il mercato dei miglioramenti e delle barche a tre carte;
pagheremo il costo di mantenimento di tutte le imbarcazioni;
ripopoleremo il mare in base a quanti pesci ci sono nelle varie aree di mare profondo.
Se siamo all’ultimo turno dovremo controllare se si sono verificati i requisiti di vittoria dello scenario, che solitamente sono aver guadagnato un certo ammontare di soldi e di avere nel sacchetto il quantitativo previsto di pesci (in alcuni scenari vengono richiesti anche un certo numero di miglioramenti e/o di barche).
Materiali
Su tutto spiccano i segnalini di legno con la serigrafia del pesce corrispondente, un piacere da pescare dal sacchetto di tela. Ma anche le monete di cartoncino, le carte, i manuali e il libro ad anelli degli scenari sono di buona qualità. Nel complesso un'ottima produzione.
La versione Gamefound, inoltre, aggiunge tre scenari, qualche carta e le bustine trasparenti.
Regolamento
Le regole non sono tante e il flusso di gioco è piuttosto semplice, tutto viene spiegato per filo e per segno senza lasciare spazio a dubbi. Nel manuale vengono dedicate ben quattro delle sedici pagine ad illustrare un intero turno di gioco. Qualche carta può generare dubbi sull'interpretazione ma l’autore ha provveduto a chiarirli su BGG.
Ambientazione
Peschiamo segnalini pesce dal sacchetto mare, come fa a non essere ambientato? La meccanica di ripopolamento del mare ci fa calare negli umidi panni del pescatore che vive del suo lavoro, che deve stare attento a non distruggere ed impoverire troppo l'ecosistema marino, ottimizzando un arduo bilanciamento tra esigenze presenti e prospettive per il futuro.
Insomma, l'ambientazione incredibilmente si sente, anche se un bel cartoncino in odorama con sentore dei vari pesci avrebbe aiutato ancora di più: perché non ci hanno pensato come stretch goal della campagna?
Ogni nome delle barche è un gioco di parole, sempre su boardgamegeek è stato spiegato il significato di tutti quanti.
Commento
Conservas è un gioco tutto sommato ben riuscito, ma che presenta un paio di sbavature piuttosto evidenti. Una è la ripetitività di fondo, dove i primi 2-3-4 turni ci ritroviamo a portare a termine la stessa identica strategia, indipendentemente dallo scenario affrontato: aumentare il pesce nel sacchetto è obbligatorio e il modo di farlo è sempre identico.
L’altra è una certa facilità del titolo, dove passerete la maggior parte degli scenari al primo tentativo, anche in modalità difficile. L'autore però è corso ai ripari consigliando delle variazioni alle regole, che complicano la nostra speranza di riuscita e che consiglio di applicare subito dopo i primi due/tre scenari.
Il gioco è prettamente tattico, tra le pescate dal sacchetto da gestire sul momento e l’acquisto dal mercato di barche e miglioramenti (che forniscono le più svariate abilità, a volte utili per lo scenario in corso e a volte no).
La strategia si fa sentire nel decidere quale specie ripopolare di volta in volta, comunque guidata dai requisiti dello scenario, e nell’acquisto delle barche, ché comprare una barca grossa troppo presto porta allo svuotamento del mare.
La rigiocabilità è ottima, la variabilità dei miglioramenti presenti nel mercato può cambiare radicalmente l’approccio ad uno scenario e potrete sempre rigiocarli per il piacere di farlo o puntando a superarli al livello difficile.
Conclusione
Se avete una mezz'oretta libera e non avete voglia di intavolare qualcosa di troppo impegnativo Conservas è il gioco che fa per voi.
Mettete come sottofondo il rumore del mare e lasciatevi cullare dal suono delle onde, l'esperienza sarà sicuramente rilassante e divertente.