Introduzione
I giochi da tavolo sono un po’ come i videogiochi: non vano molto d’accordo con le licenze; questo in genere accade perché la licenza viene azzeccata a un gioco preconfezionato e diventa di fatto un pretesto per acchiappare clienti (passerà alla storia la trasposizione della Hasbro con "Starcraft-Risiko" e "Warcraft-Monopoli", ma anche la Fantasy Flyght non sta scherzando ultimamente, con "Trono di spade-Battlelore" e "StarWars-Wing’s of War").
Quando invece non c’è malizia, si corre il rischio che le meccaniche non riescano comunque a farti immergere nell’ambientazione proposta. Der Pate (Il Padrino), pur essendo un gioco valido (tenendo presente di quanto la Kosmos presti attenzione a una fascia di giocatori non veterana), rientra in quest’ultima categoria: ci vorrà molta fantasia per entrare appieno nei panni dei quattro padrini e primeggiare a suon di tiri bassi.
Ecco, stroncato di netto l’entusiasmo sul nascere, passiamo al gioco.
Il Gioco
Bisogna prima di tutto scegliere la famiglia prediletta e prenderne la rispettiva scheda (non c’è bisogno comunque di prendersi a cazzotti in merito: la scelta è solo una questione di gusti in quanto non ci sono poteri speciali a caratterizzare le quattro famiglie disponibili); si sceglie un colore e si prende l'intero set di segnalini, di cui 4 verranno messi rispettivamente nei 4 tracciati che rappresentano: la reputazione della famiglia (grigio), la propria influenza (rosso), la rendita dell’azienda di famiglia e i favori di famiglia; ogni giocatore ha questi 4 tracciati di fronte a se in uno dei lati del tabellone; ciascun giocatore partirà con 5000 dollari (so cosa state pensando: no, difficilmente si spendono soldi in questo gioco).
Infine si effettua un veloce setup, atto a piazzare la macchina dei gangster (la cui presenza, come vedremo, offre certi vantaggi) e a stabilire il territorio di partenza: la mappa vanta in tutto 4 territori, con all’interno 3 attività ognuno.
Il gioco è accompagnato dalle immancabili carte evento, anche se questa volta non si tratta dell’eventuale pretesto per aggiungere imprevedibilità nel gioco: ogni carta evento fa avanzare uno dei due tracciati (reputazione e influenza): quando uno dei due raggiunge la "X", tutti i giocatori dovranno, entro la fine del gioco (scandito dall’esaurimento del mazzo eventi), massimizzare il proprio tracciato corrispondente, pena la sconfitta.
Dopo aver pescato l’evento e risolto il suo effetto, ciascun giocatore, a turno, dovrà lanciare i 4 dadi colorati per compiere talune azioni; queste azioni sono riepilogate nelle schede della famiglia, tutte raggruppate in 4 file numerate da 1 a 4, e in ciascuna di queste file sarà possibile compiere una sola azione; chiaramente non è possibile piazzare più dadi in una stessa fila per ottenere più benefici.
Non potendo nella recensione trattare ogni singola azione disponibile ne riepiloghiamo un po’ la panoramica; senza dubbio la più semplice delle file è la prima dove, in base al numero del dado scelto, le attività corrispondenti danno una rendita a TUTTI i giocatori che le controllano; tale rendita può essere una somma di denaro più o meno alta, se non addirittura la possibilità di far avanzare gratuitamente i segnalini di influenza e reputazione; inutile dire che se un giocatore possiede più attività di un determinato numero di dado, ottiene più volte quella rendita per ognuna di esse.
Dalla seconda fila di azioni in poi le cose si fanno appena più complicate: oltre a vantare un’efficienza dipendente dal lancio del dado, ciascuna azione richiede un colore preciso di dado.
Nella seconda fila si tratta di azioni basilari: far avanzare i tracciati influenza-reputazione, muovere l’auto dei gangster o guadagnare soldi; la terza e la quarta fila di azioni permettono le manovre più tattiche, atte a chiudere mosse fatte in turni precedenti. Per chi vuole tutto e subito ci sono azioni come: l’omicidio, il consigliere e i favori di famiglia; queste permettono di: conquistare un’attività ammazzando un membro nemico, prendere un’attività vacante, o progredire sul tracciato dei favori, o ancora della rendita. La più ardita delle azioni citate è senz’altro la prima, in quanto il giocatore che ha subito l’attacco otterrà un segnalino debito che, con l’azione “riunione dei padrini”, potrà fruttagli un sacco di soldi.
Per non sporcarsi le mani ci sono “razzia dell’FBI” e “agente dell’FBI”, per sbattere in cella uno o più gangster; anche questi costeranno caro ai giocatori se non liberati con l’apposita azione.
In ogni caso, se malauguratamente non abbiamo opzioni appetibili per noi stessi, c’è un’azione speciale: “il padrino”, rappresentato dal logo stesso del film al posto del 6 in ogni dado. Questa azione permette di far avanzare contemporaneamente reputazione ed influenza.
Il gioco termina quando non è più possibile pescare nuove carte evento. Come precedentemente detto, chi non è riuscito a raggiungere il livello massimo di influenza o reputazione richiesto dal corso degli eventi, viene eliminato. I giocatori sopravvissuti contano i loro soldi (compresi eventuali malus) e chi ha più denaro vince.
Considerazioni
Come gioco da tavolo Der Pate (Il Padrino) si lascia giocare bene.
Come già detto l’imperatività dei dadi non deve far sottovalutare la possibilità di fare scelte difficili (mi serve il dado rosso, ma è l’unico grazie al quale potrei riscuotere soldi dalle mie attività…).
Il gioco, inoltre, si adatta perfettamente allo stile dei giocatori, variando l’esperienza di conseguenza: la prevalenza di calcolatori che pensano chiaramente “si vincono più guerre pensando” darà prova di una situazione di gioco perennemente tesa, con le celle del carcere piene di gangster; mentre chi è per la violenza gratuita non tarderà a tingere di rosso il fiume della città a suon di morti.
Ma parliamo dei difetti: uno su tutti, i tracciati di avanzamento; l’idea dei percorsi di reputazione e influenza, da sviluppare pena la morte, è molto bella ma è un po’ fine a se stessa, nel senso che i giocatori non possono ostacolarsi in alcun modo nel farle avanzare.
I due tracciati opzionali, la rendita di famiglia e i favori di famiglia, sono sbilanciati a favore della rendita. Entrambi possono progredire solo grazie all’apposita opzione bianca dell’ultima fila di azioni e, ammesso che venga adoperata ogni turno, una delle due verrà massimizzata al più presto al quarto turno di gioco.
Ad ogni modo, mentre i benefici della rendita sono immediati (soldi), i favori di famiglia possono essere attivati solo spendendo i segnalini speciali “amico di famiglia”, anch’essi sbloccabili pagando con un’apposita opzione, sempre bianca. Come avrete ben capito, quindi, sfruttare al massimo i favori è molto dispendioso in termini di tempo; va anche detto, tuttavia, che almeno il primo livello dei favori è fondamentale se avete esagerato con i massacri durante la partita, in quanto permette di recuperare gangster morti; il secondo livello può essere interessante per rimuovere fastidiosi debiti con le altre famiglie senza spendere soldi, ma sconsiglio di avanzare oltre.
L’ultimo difetto risiede nell’ambientazione: tirate le somme, è un german game con i dadi e sebbene tutto sia studiato per riprodurre l’ambientazione del Padrino, questa si sente poco.
In conclusione direi un 7 pieno.
Elementi di Sintesi
Dipendenza dalla lingua
Diciamo media: oltre alle carte evento, bisogna conoscere bene tutte le azioni disponibili nel gioco.
Incidenza Aleatoria/Strategica
Dire che un gioco coi dadi è fortunoso, è come dire che una palla rotola; tenendo comunque presente il tentativo di contenerla, pertanto diciamo che l'incidenza è medio-alta.
Scalabilità
Indifferente, anche se, con almeno un posto vacante al tavolo, il gioco diventa più gestibile per l'assenza di vittime sacrificali per le nostre azioni, che potrebbero inevitabilmente generare frustrazione.
Materiali
Buona, oserei dire all'altezza degli standard Fantasy Flight.
Giochi collegati:
Der PateScritto da simox il 13/10/2012
Voto recensore:
0,0Pro:
Gioco tutto sommato godibile, con addosso una licenza non indifferente.Le bastardate si sprecano.
Contro:
La necessità di massimizzare influenza e reputazione poteva dar vita a una meccanica di competizione spettacolare, ma purtroppo il gioco soffre un del "ognuno pensi a se!"Il tracciato dei favori non paga.
Accedi per scrivere un commento
Puoi votare i giochi da tavolo iscrivendoti al sito e creando la tua classifica personale