Jager und Sammler

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Jäger und Sammler
Voto recensore:
0,0

E’ con un senso di deferenza che mi accingo a commentare, non senza difficoltà, una delle ultime fatiche del maestro Reiner Knizia, cercando di mantenere il più possibile un'ottica distaccata dal mio personale sentore, in quanto, da profondo ammiratore di molti, moltissimi suoi lavori mi aspettavo molto, molto di più da questo gioco…

Ambientazione
Ci troviamo all’età della pietra, dove le stagioni si susseguono silenziose tra estati di raccolti ed inverni di caccia. I giocatori dovranno raccogliere cibo e utensili per sopravvivere.

Il Gioco
Il tabellone di gioco rappresenta una griglia esagonale contenente 8 postazioni fisse (4 villaggi estivi e 4 invernali), mentre tutti gli altri esagoni vengono invece occupati in maniera casuale ad inizio di ogni partita con delle tessere rotonde di due diverse tipologie: estive, raffiguranti bacche ed ortaggi (valore 1/2/3 punti), monili vari (punti in base alla quantità raccolta), armi (per uccidere i mammut), Mammut (4/5/6/7 punti), rocce (ostacoli), caverne (passaggi comunicanti tra loro), ed invernali per la seconda fase di gioco , (ortaggi, monili, armi e mammut). Posizionate le tessere estive ogni giocatore metterà uno solo dei suoi 4 omini su ognuna delle 4 stazioni di partenza (villaggi estivi) presenti sul tabellone.

Nel proprio turno ogni giocatore può compiere un totale di 2 passi, con 2 suoi omini lungo le caselle ancora disponibili sul piano di gioco. Ogni tessera abbandonata viene raccolta e collezionata dal giocatore, ad eccezione delle rocce che fungono da ostacoli e delle caverne usate come passaggi comunicanti tra loro; da ricordare anche altre due particolarità: i mammuth, sono tessere sulle quali si può entrare solo se si è in possesso di un’arma (che verrà poi scartata), ed i villaggi invernali sui quali è fondamentale passare per poter giocare anche nella seconda fase.

Via via che il gioco avanza, e che le tessere vengono collezionate, le scelte di movimento si riducono fino al punto di rendere impossibile ogni altro spostamento; a quel punto la fase estiva termina, le tessere isolate vengono rimosse dal piano di gioco che viene rimpinguato con tutte le restanti tessere invernali, mentre rocce e caverne rimangono immutate. E’ fondamentale sottolineare che nella fase invernale ogni giocatore avrà tanti omini quanti segnalini sarà riuscito a lasciare nei villaggi invernali durante il periodo estivo.

Il gioco riprende fino ad un nuovo esaurimento delle mosse disponibili. Da notare che nella stagione invernale gli spostamenti risultano più limitati data la maggioranza di tessere Mammuth che richiedono l’aver accumulato sufficienti Armi per potervi entrare.

Terminato il gioco si farà la somma totale dei punti raccolti: si sommeranno le tessere a valore numerico con i punti prodotti dai monili uguali (1/1pt 2/3pt 3/6pt 4/10pt ecc). Vince la partita il giocatore con più punti.

Considerazioni
Come già anticipato mi trovo in difficoltà a scrivere questa recensione in quanto, a mio avviso, è sempre molto difficile riuscire a commentare in maniera “asettica” un gioco, un film o qualsiasi altra opera di ingegno umano senza porre dei termini di paragone ed è ancora più difficile farlo quando ci si trova davanti un “mostro sacro” come R. Knizia tant’è che mi sono chiesto più volte il “perché?” di questo gioco, infondo, le buone idee possono sempre trovare risvolti ed applicazioni differenti, e sono fermamente convinto che non serva sempre un’idea innovativa, ma anche un buon rimpasto possa funzionare anche meglio del precedente; qui, però, il sapore di “piatto riscaldato” temo si faccia sentire un po’ troppo. Viste queste difficoltà, ed al fine di essere obbiettivo, vi chiedo pertanto di concedermi “2 punti di vista” e quindi 2 commenti diversi:

A) Fingiamo per un attimo di non aver mai giocato a null’altro: ci troviamo di fronte un gioco semplice ed abbastanza scorrevole, forse non molto profondo,ma adatto quindi anche a dei neofiti. L’idea dei due periodi di gioco è simpatica ed obbliga il giocatore a pianificare i propri movimenti non solo in base ai punti immediati ma anche ai possibili sviluppi futuri. La mappa modulare consente una buona variabilità di gioco senza incidere troppo sulla componente fortuna, i materiali sono funzionali, ma non eccessivamente scenografici.
Ottimo il suggerimento di non gettare le fustelle di cartone ma di incollarle tra loro per poter riempire gli spazi vuoti nella scatola ed impedire alle pedine di rovesciarsi nel caso il gioco venga riposto in verticale. Voto 7

B )Riapriamo ora gli occhi ed osserviamolo nell’ottica di un “giocatore medio”… il gioco sa TROPPO di già visto e peggio ancora di inutilmente appesantito. Il paragone diretto (tra l’altro letto e stra riletto in giro nel web e nelle riviste di settore) è con "Pinguini al Polo"… e per quanto si voglia storcere il naso di fronte a questo pensiero le somiglianze sono innegabili. Jager und Sammler aggiunge solo limitazioni ad un meccanismo leggero e perfettamente funzionale quale quello di "Pinguini al Polo", punti di partenza fissi, rocce che bloccano il percorso, obbligo a passare per determinati punti, e mosse limitate a soli due passi a mio avviso possono essere, sì, delle difficoltà da superare, ma nel tempo di una partita a Jager und Sammler riusciamo a farne 3 a "Pinguini al Polo"… più agguerrite e con mosse molto più studiate.
Il gioco è un astratto a mio avviso neanche tanto ben vestito… sempre per rifarsi al buon Polo Nord l’idea del ghiaccio che si rompe rispetto alla “terra sulla quale non si può più passare” mi suona molto più “verosimile”. Lungi da me sostenere che ci troviamo di fronte ad una copia… ma dovendo scegliere cosa buttare giù dalla torre, temo che la mia scelta sia ben chiara. Ad onor di cronaca va comunque detto che secondo altri pareri il gioco si rifà più a nel deserto, (tra l’altro dello stesso Knizia) sfruttando il meccanismo di riduzione dello spazio di gioco, non per aggiunta di “cammelli” ma per sottrazione di tessere. Mmmm, ho i miei seri dubbi su questo pensiero, ma in fin dei conti stiamo solo parlando di giochi… è quindi d’obbligo prenderla alla leggera. Voto 5

Il voto finale è per tanto un 6… politico, giusto perché il gioco funziona, non ci sono problematiche di nessun tipo… solo che non dà veramente nulla di nuovo.

Pro:

Regole semplici e buona rigiocabilità.

Contro:

Purtroppo già visto, già sentito, già giocato…

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