Nell'anno 10.001 dell'Era del Maiale, l'universo conosciuto è governato dall'Imperatore Grugno-Grugno che risiede su Porcheria Centrale, il cuore della porcinità. In questa epoca, la sostanza più preziosa dell'universo è la birra di ghiande: la Glandenbourg. La Glandenburg dona la longevità. La Glandenburg amplifica il campo della conoscenza. La Glandenburg permette di controllare la forza Oink. Ma le ghiande che compongono la Glandenburg non crescono che in una sola ed unica galassia dell'universo, chiamata Pòrcina Centauri. Pòrcina Centauri attira la cupidigia di tutti i Clan Porcini, e ciascuno di essi cerca di prendere il controllo della produzione della Glandenburg. Esistono tre qualità diverse di ghiande (rosse, gialle e blu), che vengono tutte prodotte dal Ghiandolo in funzione dell'esposizione di questo albero miracoloso alla luce solare. Ciascun Clan possiede una ricetta segreta per la produzione della Glandenburg e cerca di imporla a tutto l'impero al fine di acquisire il monopolio della produzione del prezioso liquido. Chi riuscirà a conquistare tutti i pianeti che gli sono necessari per completare la ricetta segreta? Chi riuscirà ad intessere preziose quanto effimere alleanze per ottenere la vittoria? Chi rispetterà gli accordi ed i patti con i Clan rivali? Ovvero: chi farà la porcata più grossa di tutti?
Questa è l'assurda e divertente ambientazione di "Les Cochons de l'Espace" (I Maiali dello Spazio), un gioco in cui si corre alla conquista dei pianeti necessari a produrre le ghiande per fabbricare la Glandembourg secondo una ricetta segreta, che è diversa per ogni giocatore e costituita da 6 ghiande in varie combinazioni di colore.
Il meccansimo del gioco è abbastanza semplice. In breve, si compone una mappa stellare posizionando i pianeti rappresentati da tessere esagonali. Ciascun giocatore controlla un clan di Porcelli Spaziali, che hanno caratteristiche diverse. Si parte poi alla conquista dei pianeti, ciascuno dei quali produce un tipo di ghianda a seconda del colore. Ovviamente, la strategia di conquista dipende sia dalla ricetta segreta da ottenere, sia dalla necessità di non scoprire troppo il proprio gioco. Oltre alle azioni militari, che si risolvono con dadi, carte e dispiegamento di truppe suine, una componente fondamentale del gioco è la politica. Infatti, un giocatore verrà eletto, ad ogni turno, Porcello Reale (Porc Royal): questi avra il potere di determinare eventi chiave del turno seguente, come per esempio l'attribuzione dei rinforzi ai vari giocatori, nonché promulgare accordi politico/militari tanto allettanti quanto aleatori.
Il gioco quindi procede tra battaglie, accordi, tradimenti e grandi litigate, fino a che un giocatore rivelerà di aver ottenuto la ricetta segreta e verrà proclamato vincitore se riuscirà a mantenere il controllo dei pianeti di produzione fino al turno seguente.
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Space PigsScritto da Cippacometa il 07/02/2007
Voto recensore:
0,0Pro:
Les Cochons de l'Espace è un gioco divertente, vario ed abbastanza semplice da imparare. Nel corso della partita è veramente possibile fare ogni genere di "porcata" (tanto per restare in tema), sia sotto il profilo militare, che sotto quello diplomatico. Infatti è possibile improntare il proprio stile di gioco sia sul piano bellico, dotandosi di armate porcine da sguinzagliare ai quattro angoli della galassia, sia lavorando oculatamente sulle proprie alleanze politiche, indispensabili per diventare "Porc Royale" o perlomeno essere amico di questo personaggio che nel corso del gioco avrà la possibilità di muovere leve veramente significative. Non mancheranno i colpi di scena a rendere più vario ogni scenario, poiché la galassia potrà anche sconvolgersi fino a cancellare interi sistemi, invertire la posizione di altri, e così via, influendo in modo determinante sulle vostre strategie di gioco. Infine, certamente da segnalare fra i pregi, l'eccellente realizzazione delle pedine, delle carte e di ogni componente di gioco; sebbene il costo sia un po' elevato, non si può fare a meno di notare quanto i prodotti della Tilsit siano ben al di sopra della media in quanto a design. Le pedine sono belle, chiare, umoristiche e solide, mentre le carte, dai disegni eccellenti, sono anche assolutamente spassose già solo leggendo i nomi delle varie armi.
Contro:
Al momento non abbiamo alcuna notizia circa la disponibilità del gioco in inglese (non osiamo sperare in una traduzione italiana), ma dal momento che la Tilsit ha già prodotto in tale lingua Courtisans of Versailles, speriamo ottimisticamente che preso veda la luce una versione anglofona e che il famoso campanilismo francese non ci privi del piacere di giochi come questo. Un difetto imputabile a questo gioco è una caratteristica comune anche ad altri giochi: colui che per primo scopre la ricetta segreta, vince solo se riesce a mantenere il controllo dei pianeti corrispondenti per un intero turno; il che consente facilmente agli altri di coalizzarsi per depredarlo selvaggiamente in modo da portarlo al di sotto delle condizioni di vittoria.
Inoltre, alcune regole non sono chiarissime e potrebbero dare adito a dubbi, anche se visto il contesto mutevole dovuto alle "porcate" non è poi così grave.
Infine, andrebbe giocato in 5 o 6, dato che in 3 o 4 perde di mordente ed interattività.
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