Introduzione
Dopo il successo dell'ottimo "Vasco da Gama" e di "Pocket Battles", Paolo Mori abbassa il tiro con questo Libertalia, gioco di carte sulla pirateria che ammicca ad un pubblico più occasionale senza però trascurare quegli elementi di profondità che possono soddisfare anche un pubblico più esigente.
Ambientazione
Libertalia è il nome di un'isola immaginaria fondata dal più ricco e famoso dei pirati, un luogo in cui godersi la meritata pensione al riparo del patibolo e altri pericoli. Poco importa che l'isola esista veramente oppure no, lo scopo è quello di accumulare tutto l'oro necessario per fondarla e guadagnare così fama imperitura.
Il Gioco
Ogni giocatore ha un mazzo di 30 carte personaggio, ognuna con un valore, che corrisponde ad un numero di rango e una abilità speciale.
Tali abilità speciali sono accompagnate da un simbolo che ne decreta l'attivazione; ciò può avvenire in diversi momenti: appena giocata la carta, durante la spartizione del tesoro, ad ogni turno alla fine del saccheggio, oppure alla fine di ogni campagna.
All'inizio della partita, che si svolge su 3 campagne piratesche, il più giovane sorteggia 9 carte e tutti gli altri prendono le analoghe dal proprio mazzo. Le carte col medesimo rango si differenziano grazie ad un numero che corrisponde "all'influenza", sempre diverso per ogni set di carte di ogni giocatore. Il valore di influenza serve per gli spareggi nel caso in cui più giocatori giochino la carta col medesimo rango.
Ogni Campagna prevede 6 giorni di saccheggio e 1 di riposo, in cui si calcola il bottino razziato e il conseguente punteggio di ogni giocatore (1 doblone=1 punto vittoria). Alla fine della terza campagna, vince il giocatore con il segnalino più in alto nel tracciato punteggio.
Ogni giorno di saccheggio si hanno a disposizione tanti tasselli bottino quanti sono i giocatori. Tali tasselli consentono di incrementare il proprio bottino ma alcuni hanno funzioni speciali come uccidere personaggi avversari, o addirittura effetti negativi sulla propria ciurma, o sulla propria ricchezza (prendere un tassello è purtroppo obbligatorio!).
Ogni giocatore, in uno di questi 6 giorni, seleziona segretamente un personaggio dalla propria mano e lo gioca in contemporanea con gli altri. Le carte vengono poi ordinate in ordine crescente di rango sulla plancia di gioco. A questo punto si attivano le varie abilità speciali e il bottino viene spartito favorendo il personaggio col valore più alto e così via, fino al personaggio con valore più basso alla fine del giorno. Quando un personaggio prende il suo tassello bottino, viene posto a faccia in su sulla plancia giocatore (si dice che è nel “covo” del pirata), dove rimarrà fino a campagna conclusa. L'operazione si ripete per tutti e sei i giorni fino al settimo dove la campagna termina e: monete, tesori e personaggi giocati vengono resettati e messi da parte. Si conservano solo i punti vittoria accumulati (corrispondenti ai dobloni guadagnati) e i personaggi non giocati, che vengono rimpinguati da 6 nuovi (anche in questo caso uguali per tutti).
Considerazioni
Libertalia è come lo "scopone": vince chi gioca meglio le proprie carte e soprattutto chi si ricorda cosa hanno giocato gli altri.
Il gioco è semplice e veloce, si spiega in 10 minuti e si gioca in 40. Per padroneggiarlo però occorre molto più tempo; i 30 personaggi hanno ciascuno una abilità speciale, a volte positiva, a volte negativa, a volte riguardante gli altri giocatori e ciascuna attivabile in uno specifico momento del gioco. Padroneggiarle è una delle chiavi per la vittoria e se è vero che le abilità si possono leggere sul momento, è anche vero che conoscerle in modo approfondito e anche sapere quali personaggi possono essere pescati nelle successive campagne, è un sicuro vantaggio sugli avversari. Non è infatti solo l'abilità fine a se stessa che conta, quanto piuttosto l'interazione tra le stesse. Banalmente, giocare una carta che ti fa guadagnare monete (Tesoriere) e subito dopo una che te le dimezza (Carpentiere) non è una bella pensata.
Ma fondamentale è anche pensare all'interazione che si ha con i personaggi giocati dagli altri. Leggere nella mente degli avversari, intuire le loro strategie è la seconda chiave di lettura per conseguire alla vittoria. Non solo le carte interagiscono tra loro in maniera diretta, ma l'ordine di scelta del bottino può essere determinante per guadagnare o perdere punti.
Per questo il regolamento avrebbe dovuto fornire una pagina riassuntiva con i valori di influenza che si usano per gestire gli spareggi; è necessario conoscere tali valori per ogni colore e personaggio al fine di gestire al meglio la propria condotta di gara.
Quindi, in un gioco ad informazione completa come questo, la variabile imprevedibile (o solo “intuibile”, come preferite) sta nella giocata contemporanea delle carte, in cui l'intuito si somma alla strategia.
Infine, la terza chiave del successo sta nella memoria. Ricordare le carte che sono passate, per ogni avversario, non è semplice e ovviamente la difficoltà aumenta col numero maggiore di giocatori. Per questo, a mio parere, trovo il gioco più godibile in 2-3, massimo 4 partecipanti piuttosto che in 5-6.
Ottima anche l'interazione tra i giocatori, sempre veicolata dal bottino e dalle abilità speciali che hanno effetti più o meno diretti sugli avversari.
Diciamo quindi che Libertalia è un gioco che si presta ad essere affrontato su più livelli.
Il neofita troverà semplice imparalo e l'occasionale non avrà difficoltà a divertirsi con le citazioni piratesche, ma se vorrete giocarlo con una certa cognizione di causa, non mancherà di impegnarvi a fondo.
L'unico vero neo sta nella mancanza di continuità tra una campagna e l'altra. Non c'è crescita, addirittura i personaggi giocati (che idealmente sono nel proprio covo) vengono scartati, anche le monete sono sempre 10 all'inizio di ogni campagna, il resto torna alla banca e al sacchetto del bottino. Al di là dei punteggi che si sommano, è quasi come giocare 3 partite diverse, fermo restando i personaggi conservati dalla campagna precedente.
In conclusione consiglio questo gioco a chi cerca qualcosa di semplice ma senza rinunciare alla profondità e alla strategia. Non è più divertente di altri giochi della stessa fascia ("7 Wonders", "Hab & Gut", "Modern Art"), ma ha il pregio di essere un po' più controllabile e strategico, anche se un po' ripetitivo nella struttura.
Probabilmente non lo tirerete giù dallo scaffale più dei titoli suddetti, ma se la gioca con loro tranquillamente alla pari.
Elementi di sintesi
Materiali
Libertalia è un mazzo di carte e qualche segnalino. Le plance sono orpelli facoltativi: fanno colore ma ai fini del gioco servono a poco.
Regolamento
Chiaro e conciso, con un sacco di immagini. Poteva stare in metà spazio e al posto di qualche immagine sarebbe stato più utile uno specchietto con i valori di influenza. Forse qualche abilità speciale andava spiegata per esteso, per non dare adito a dubbi.
Scalabilità
Buona. A me è piaciuto di più con meno persone, ma molti lo preferiscono in 4-5.
Incidenza Aleatoria/Strategica
il fattore fortuna è assente. La pesca dei tesori è infatti uguale per tutti e a informazione completa. C'è semmai una componente di caso nella giocata contemporanea delle carte, cosa che aumenta col numero di giocatori. Il resto è intuito e strategia.
Durata
In media 15 minuti a giocatore, forse un po' troppo per un titolo del genere.
Dipendenza dalla lingua
Il gioco si trova in italiano. Chi fosse intenzionato ad acquistarlo in altre lingue avrà bisogno quantomeno di un foglio riassuntivo per tutte le abilità.
Gioco semplice da imparare ma con una ottima profondità.
Buona dose di strategia soprattutto grazie alla pesca delle carte che è la stessa per tutti i giocatori.
Alta interazione.
Poco senso di “crescita” tra una campagna e l'altra.
Manca uno specchietto riassuntivo per i valori di influenza.
Una certa ripetitività di gioco.
Ambientazione posticcia.
Scatola e contenuto sono sovrabbondanti. Il prezzo li segue di conseguenza.