Limits

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Limits
Voto recensore:
0,0
Ambientazione:
Limits è un giochino di carte astratto nel classico formato tascabile della Amigo Spiele; opera del celebre Uwe Rosenberg (Bohnanza, Agricola... e già questi due nomi bastano), è molto semplice e senza troppe pretese. La sua meccanica si basa su un sistema "rilancio o dubito" molto simile a Perudo, in cui non manca il bluff ma è fondamentale avere una buona memoria.

Il Gioco
Ogni giocatore riceve 5 carte colorate dal mazzo di carte da pescare (sono carte monocromatiche, senza altre informazioni sopra), e una carta "Limite" viene girata a faccia in su dal relativo mazzetto. Le carte Limite sono divise in 5 aree, una per ogni colore, e in ogni area è riportato un numero; quel numero rappresenta il limite di carte di quel colore che potranno essere giocate prima di sballare.
Ogni giocatore mette davanti a sé coperta una carta presa dalla propria mano, dopodiché si inizia a giocare: a turno in senso orario, ogni giocatore può fare una tra le seguenti 3 cose:

- Giocare una carta dalla propria mano, badando che questa copra il resto del mazzo degli scarti (che quindi deve rimanere ben impacchettato); dopodiché pesca una carta. Se qualcuno si scorda di pescare la carta prima che il giocatore successivo abbia pescato la sua, rimane con una carta in meno (che recupererà alla fine del round).

- Scartare 4 carte dello stesso colore, prendere 1 punto e pescare 4 nuove carte. Poi, due delle sue 4 carte andranno negli scarti e le altre due in cima al mazzo pronte ad essere pescate.

- Dubitare di uno dei giocatori precedenti. In tal caso, si conta quante carte del colore di quella giocata dal giocatore dubitato ci sono nel mazzo degli scarti.

Se questo numero supera il limite di quel colore indicato sulla carta Limite, chi ha dubitato vince e prende un punto, e chi ha sbagliato perde 2 punti; se il limite non è stato superato, viceversa: chi ha dubitato perde 2 punti e chi è stato dubitato ne vince uno. Prima dell'assegnazione dei punti però, e qui entra la componente di bluff, si scoprono le carte che ognuno aveva messo sul tavolo coperte: ogni carta del colore dubitato fa salire di 1 il limite di quel colore!

Una volta assegnati i punti, i giocatori riprendono in mano la propria carta sul tavolo, gli scarti si rimettono in fondo al mazzo da cui pescare (senza rimischiare nulla), si scopre un nuovo limite, e si ricomincia dal giocatore che ha perso nel turno precedente.

Considerazioni
Limits è sicuramente un party game, sebbene si giochi al massimo fino a 6. Che sia un party game lo si evince dal regolamento molto semplice, dal fatto che richiede memoria e capacità di bluff piuttosto che abilità tattiche o strategiche, e da alcune regole come quella del "chi si scorda di pescare è un fesso". E in effetti funziona bene e diverte finché non è giocato con troppa competizione, come è normale che sia un party game.

Da pensare, in effetti, c'è poco o nulla. L'unica strategia a cui si può ambire è quella di cercare di rimanere con 4 carte uguali per poi scartarle e fare un punto; ma tale possibilità è piuttosto rara da poter usare, perché innanzitutto bisogna avere la fortuna di pescare le carte giuste, e poi perché le carte scartate, ovviamente, contano come le altre e chi l'ha fatto rischia di essere dubitato all'istante e perdere 2 punti per averne guadagnato uno solo, soprattutto se gli è capitato un limite molto basso per quel colore.

Riesce a divertire e strappare risate, insomma, se giocato con lo spirito giusto, ad esempio con bambini, o alla fine di una intensa partita a Caylus, quando a tutti fuma il cervello e nessuno ha voglia di impegnarsi a ricordare bene le carte giocate, o ancora se accompagnato con dell'abbondante vino...

In definitiva, è un giochino sicuramente apprezzabile, ma di cui se non ci fosse non se ne sentirebbe la mancanza.
Pro:
Regole semplici e senza intoppi.
Buona scalabilità con il numero di giocatori: essendo i turni immediati, anche in 6 il semplice giro in senso orario non crea tempi morti.
Coniuga bluff e memoria con buona efficacia.
Classico formato di giochi di carte Amigo: tascabile, carte formato standard e di buona qualità.
Indipendente dalla lingua, con manuale in 5 lingue (tra cui l'italiano).
Contro:
Ripetitivo e poco longevo, stanca facilmente.
Durata un po' eccessiva, ma basta diminuire arbitrariamente il mazzetto di carte Limite che decide quanti round si giocano.
Se al tavolo c'è almeno un giocatore "suicida", cioè che prova sempre a dubitare di chiunque, non è divertente.
Alcuni piccoli errori di traduzione nelle regole in italiano, facilmente correggibili usando un po' di buon senso o la versione in un'altra lingua conosciuta.
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