Notre Dame

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Notre Dame
Voto recensore:
7,6
Di solito quando si parla dei big box dell'Alea vengono in mente gioconi come Ra, Puerto Rico o Tadsh Mahal. Sebbene le ultime prove di questa linea fossero state meno brillanti è dai report di Essen 2006 che non si fa che parlare altro di questo Notre Dame.

L'ambientazione è una Parigi del XIV secolo infestata dai topi dove i giocatori devono investire per aumentare la loro influenza. Al centro del tavolo viene posta una tessera che rappresenta Notre Dame e poi ogni giocatore aggiunge la propria plancetta a formare un'area di gioco dal vago sapore floreale. Nella plancia del giocatore trovano posto dei quartieri, i quali hanno delle azioni associate (ad esempio la banca che fa guadagnare soldi, l'ospedale che toglie dei topi alla fine del turno, il monastero che fa prendere dei cubetti dalla banca, ecc...), delle strade che dividono i distretti, delle piazze su cui vengono posti dei token (che verranno presi dalla carrozza e daranno punti vittoria) ed il famigerato livello dei topi del proprio distretto. Vengono poi rivelate delle carte personaggio che permettono di fare delle azioni speciali alla fine del turno: ci sono 9 personaggi che appariranno solo una volta nei 3 round mentre altri 6 appariranno in ogni round.

Il giocatore parte con del denaro, dei cubetti del proprio colore (gli altri saranno tenuti dalla “banca”) e con un mazzetto di 9 carte identico per ognuno dove sono rappresentati i quartieri e le azioni che si possono eseguire. All'inizio del turno il giocatore pesca 3 carte dal proprio mazzetto, ne sceglie una e ne passa due al giocatore alla sua sinistra e ne riceve altrettante da quello alla sua destra; ripete quindi l'operazione su questa due carte ed infine ne riceve un'ultima. Partendo dal primo giocatore ognuno deve giocare una carta dalla propria mano eseguendo l'azione associata.
Di norma si tratta di posizionare un cubetto su un quartiere con un meccanismo a progressione geometrica, quindi più cubetti ci sono su un quartiere più l'azione sarà forte (ad es: se ci sono due cubetti sul quartiere della banca allora prenderò due denari, se ce ne sono cinque ne prenderò cinque).

Fatti due giri e giocate due carte il round termina e si scarta la carte inuutilizzata. A questo punto i giocatori a turno potranno spendere una moneta per compiere le azioni speciali dei personaggi, queste azioni sono molto varie e possono dare anche punti vittoria.
Infine si guarderà il livello di peste del distretto: sotto ogni personaggio speciale ci sono dei topi (da 0 a 3) che fanno avanzare il relativo track dei topi del giocatore. Se si arriva a fondo scala la peste esige il suo tributo: il giocatore perde 2 punti vittoria ed un cubetto tra quelli in mappa.

Alla fine del terzo round termina il primo turno di gioco (sono tre) e verrà effettuata l'assegnazione dei punti dati dai cubetti sulla cattedrale.
Vince chi ha più punti vittoria.
Pro:
Il gioco, seppur non troppo originale, è la quintessenza delle meccaniche tedesche: mancanza cronica di risorse, diverse strade per la vittoria ed un po' di fortuna. Si è sempre a corto di cubetti e di soldi, con la consapevolezza che non si possono perdere le ottime occasioni di punteggio che i giocatori avversari ci passano con le carte quando hanno il fiato corto: perdere l'occasione di andare in cattedrale, ad esempio, può costare la vittoria come pure non avere delle monete per l'elemosina (quando si va in cattedrale è obbligatorio fare l'elemosina e più si offre più punti vittoria si prendono). Il fatto poi che i giocatori inizino con un gruzzoletto di materiali e denari fa in modo che se un giocatore “perde il treno” sarà per colpa sua. La cosa bella è che si può fare ostruzione e non passare una carta che serve all'avversario e magari concedergli delle azioni sacrificando se stessi... un dilemma non troppo complesso ma quantomeno simpatico.
Non sono troppo convinto di tutti i poteri dei quartieri: ad esempio il parco che toglie subito un topo dà un punto vittoria ogni due cubetti presenti non lo vedo troppo efficace ma magari c'è qualche strategia che non mi è chiara. Nella prima partita ho giocato concentrandomi sulla strategia solida dei cubetti/denari/ospedale e questo mi ha regalato la vittoria mentre nella seconda ho provato a concentrarmi sul calesse con esito peggiore. La cosa positiva è che il secondo posto è largamente meritato, visto che so che ho sbagliato e so anche dove e la prossima volta che andrò a raccogliere token per la mappa dovrò per forza comportarmi in maniera diversa. Diversa invece la prima partita dove all'inizio ho investito in denaro senza prendere punti vittoria, mentre dalla seconda metà in poi ho raccolto a man bassa, sfruttando ogni buona carta che gli altrettanto buoni avversari mi passavano.

Questa dinamica mi ha ricordato il mai troppo lodato Hansa, dove all'inizio si investe in mercati e si lasciano stare i pochi punti facili per poi raccogliere al momento giusto (il difficile è capire quando...). Un'altra cosa positiva è che si è sempre sotto pressione per i topi che possono costar caro.
Contro:
Le uniche pecche sono dovute alla scarsa interazione tra i giocatori (è quasi un solitario) e ai materiali decisamate sono troppo sottili.
Le plance sono di quanto di più sottile si sia visto negli ultimi anni, come anche le monete e le carte.
Un giocatore si lamentava che i personaggi speciali fossero cerotti ineleganti messi lì perché il sistema da solo non permette di arrivare alla sussistenza ed allora sono necessarie delle azioni che “tirano su”. In verità se si parte dal concetto che le carte speciali sono elementi del gioco a tutti gli effetti e ne si conoscono i poteri permette di studiare delle strategie non male, come ad esempio spostare dei cubetti per difenderti da una grossa ondata di topi o per fare dei punti al volo. In più alcune carte utili tornano 3 volte e questo permette di elaborare tattiche complesse senza dover per forza contare sulle carte che si pescano o si ricevono. Certo è che non avere un soldo per l'azione speciale è critico!
Infine, per coloro che fuggono i giochi con la fortuna c'è da dire che in ogni turno, c'è la fase di pesca delle carte azione e può capitare che le carte che servono di più vengano bruciate troppo presto.
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