Introduzione:
Nel 1943 Antoine de Saint-Exupéry pubblicava “Il Piccolo Principe” il romanzo per ragazzi più celebre di sempre: è stato tradotto in più di 220 lingue e dialetti e stampato in oltre 134 milioni di copie in tutto il mondo.
A distanza di 70 anni dalla sua prima pubblicazione Antoine Bauza e Bruno Cathala decidono di omaggiarlo con la pubblicazione del primo boardgame dedicato al romanzo: Il Piccolo Principe - Costruiscimi un Pianeta, edito in Italia grazie al team Asterion.
Ambientazione:
Il gioco ripropone tutti i personaggi incontrati dal Piccolo Principe dei suoi viaggi tra i vari asteroidi e sul suo pianeta di origine, mantenendo le illustrazioni originali di Saint-Exupéry che rendono ottimamente l’atmosfera fiabesca in cui ci troviamo.
Sarà scopo di ogni giocatore creare il pianeta migliore per ospitare il piccolo principe, la sua rosa, la volpe, l’elefante, le pecore e i serpenti che ha incontrato durante i suoi viaggi.
Il gioco:
Ne il Piccolo Principe ogni giocatore deve costruire il proprio pianeta, in una griglia composta da 4x4 tessere. Abbiamo tessere di 4 tipi che mostrano rispettivamente il centro del pianeta, il bordo crescente, il bordo calante e i personaggi.
All’inizio del gioco queste tessere vengono disposte nei quattro mazzi a faccia in giù sul tavolo e, stabilito il primo giocatore, si può iniziare a costruire i l proprio pianeta che sarà formato da 4 centri, 4 bordi crescenti, 4 bordi calanti e 4 personaggi.
Il primo giocatore pesca da uno dei 4 mazzi tante tessere quanti sono i giocatori e le colloca, visibili a tutti, sul tavolo: sceglie una tessera per sé e sceglie quale giocatore prenderà la tessera seguente tra quelle che ha rivelato. Il secondo sceglierà a sua volta una tessera tra quelle disponibili, indicherà il giocatore successivo e così via. L’ultimo giocatore riceverà l’ultima tessera rimasta e sarà il primo giocatore del turno successivo. Si segue questo schema finché tutte le tessere sono state prese e i pianeti completati.
Come vengono assegnati i punti?
Ogni tessera raffigurante una parte del pianeta riporta su di sé vari elementi (lampioni, vulcani, rose, animali, baobab, tramonti) che vanno a popolare il nostro pianeta. Le tessere personaggio invece (4 per ogni pianeta) indicano quali di questi elementi forniranno punti a fine partita. Ad esempio il vanitoso permette di guadagnare 4 punti per ogni serpente, l’astronomo due punti per ogni tramonto e così via..
Fanno eccezione i baobab e i vulcani per i quali si seguono delle regole particolari. Alla fine della partita il giocatore che ha il maggior numero di vulcani perde un numero di punti pari al numero di vulcani sul proprio pianeta. Se invece sul pianeta di un giocatore viene piazzata la tessera che raffigura il terzo baobab presente su quel pianeta le tre tessere vengono girate a faccia in giù facendo sparire tutti gli oggetti raffigurati su quella tessera e che quindi non daranno più punti.
Considerazioni:
Il Piccolo Principe – Costruiscimi un pianeta è uno di quei giochi che non ti aspetti. La grafica e l’ambientazione possono indurre il giocatore poco attento ad etichettarlo come un gioco per bambini ma così non è. O meglio. Non è solo questo.
Il prodotto è sicuramente perfetto per famiglie ed è un ottimo entry level per i giocatori occasionali, ma se viene giocato con la giusta dose di cattiveria e competitività, il gioco si presenta nella sua forma più interessante. Spesso la scelta migliore non è quella che ci fa guadagnare più punti, ma quella che mette più in difficoltà i miei avversari.
Non riscontriamo particolari difetti o sbilanciamenti nelle tessere personaggio, il gioco anzi ha un ottimo bilanciamento (anche nella scelta dell’ordine di turno) che rendono il prodotto veramente valido e consigliato.
Una menzione particolare va fatta poi alla variante per due giocatori in cui, alternativamente, il giocatore di turno pesca tre tessere che non vengono immediatamente rivelate. Il giocatore le disporrà sul tavolo una coperta e due scoperte pronte per la scelta dell’avversario, aggiungendo così un’interessante meccanica di bluff e deduzione al gioco che funziona benissimo in qualsiasi numero di giocatori.
Elementi di Sintesi:
Dipendenza Linguistica: Nessuna ad eccezione del manuale
Incidenza Aleatoria/Strategica: La pesca delle tessere è ovviamente casuale ma il numero di tessere tra cui scegliere bilancia abbastanza l’aleatorietà. Gioco quindi più tattico che strategico soprattutto nella possibilità di ostacolare molto gli avversari.
Scalabilità: Ottima da 2 a 5 giocatori. Molto bella e molto consigliata la variante per due giocatori.
Componentistica: Materiali molto buoni. Tessere molto spesse e percorso segnapunti integrato nella scatola.