Race for the Galaxy: La tempesta si avvicina

Voto recensore:
7,8
Ambientazione
The Gathering Storm è la prima espansione per Race for the Galaxy e – pur non snaturando il gioco – aggiunge alcune interessanti opportunità. Non solo ci sono nuove carte che vengono integrate nel mazzo base, ma anche nuovi concept, vediamoli in dettaglio.

Il Gioco
Nuove carte
Ovviamente la parte che più può attrarre di questa prima espansione per RftG sono le nuove carte, purtroppo sono un meno di quanto si potesse desiderare, essendo solo una ventina, ma fortunatamente molto interessanti. Premesso che non vanno ad alterare di molto gli equilibri tra le varie tipologie, alcune carte permettono finalmente di cercare di incentrare un po’ di più le proprie strategie sui mondi alieni e genetici, cosa non trascurabile. Anche i quattro nuovi mondi di partenza si presentano piuttosto bene, peccato che sia prevista la mano iniziale esclusivamente per il pianeta numero 5 e non per gli altri tre.
Il nuovo mazzetto di carte azione (colore azzurro) accluso porta il numero complessivo dei giocatori a ben cinque.
La confezione contiene anche ben diciassette carte con un bordo bianco per partecipare al contest per l’espansione successiva, buona l’intenzione di coinvolgere i giocatori, ma probabilmente sarebbero state più gradite altre nuove carte.

Obbiettivi
L’aggiunta più interessante di questa espansione sono gli obbiettivi, divisi in due categorie: 6 “first” per chi soddisfa per primo una determinata condizione (ad es. primo a piazzare uno sviluppo da 6, primo ad avere in gioco tre carte con la dicitura “Alien” ecc.) che danno tre punti e 4 obiettivi “most” che possono passare di mano durante la partita e si conquistano quando si è il primo in una determinata categoria (ad es. chi ha l’esercito più grande); visto il valore in punti è ovvio che possa essere conveniente regolare la propria strategia in modo da cercare di accaparrarsene. A contribuire alla varietà delle partite c’è il fatto che non si usano tutti gli obiettivi, ma solo quattro “first” e due “most”.

Modalità in solitario
Grazie ad una serie di supporti (una plancia, tasselli in cartoncino di buono spessore che tengono conto dei poteri dei vari pianeti iniziali e dadi speciali) è possibile giocare in solitario, il “bot” agisce tramite azioni determinate dal lancio dei dadi e una serie di reazioni legate alle azioni scelte dal giocatore, di primo acchito tutti quei tasselloni e quei nuovi simboli possono sembrare un po' confusionari, ma con l’ausilio del manuale tutto fila liscio dopo poco. Da notare che il “bot” è piuttosto difficile da battere già al primo dei tre livelli di difficoltà, in pratica è un buono sparring partner nell’attesa degli scontri con gli amici.
L’uscita di una versione per PC del gioco sminuisce un po’ l’utilità di questa modalità, ciò non toglie la buona fattura della stessa, quindi ho preferito non tener conto dell’esistenza della versione PC nella valutazione del gioco.

Regole per il Draft
in poche righe sono dettagliate le regole per giocare con un’interessante variante per 2-3 giocatori, un po’ come nella modalità di Magic o Fairy Tale, dopo la scelta del pianeta iniziale si pescano mani di carte da cui attingere e da passare all’avversario di fianco, in modo che ciascuno si costruisca il proprio mazzo.

Considerazioni
Globalmente si tratta di un ottimo prodotto, che sicuramente piacerà a chi ha apprezzato il gioco base, le nuove aggiunte di carte e obiettivi rende ancor più vario e profondo il gioco; unico neo il prezzo piuttosto alto per il materiale presente nella confezione, intorno ai 25 €, cifra per la quale si trovano anche giochi completi.
Pro:
Non snatura il gioco base, ma lo arricchisce senza complicarlo.
Gli obiettivi aumentano sensibilmente la varietà.
Carte azione per il quinto giocatore.
Modalità in solitario che funziona molto bene.
Contro:
Prezzo elevato.
Poche carte nuove.
Gli stessi del gioco base, anche se si sono un po meglio equilibrate le varie strategie.
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