Shanghaien

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Voto recensore:
7,0
Il termine “Shanghaied” sta a significare l’arruolamento forzato sulle navi dei più feroci capitani pirati. Spesso un marinaio si addormentava ubriaco fradicio in una taverna e il giorno dopo si trovava, oltre a un bel bernoccolo in testa, imbarcato su una nave pirata.

In questo gioco, ogni giocatore veste i panni di un feroce capitano che rivaleggia con l’altro per possedere la ciurma più potente.
Il gioco finisce dopo 8 round (al termine delle carte Taverna): il giocatore che avrà totalizzato più punti sarà dichiarato vincitore.
In ogni round si girano le prime 6 carte Taverna e si dispongono in fila davanti ad entrambi i giocatori. Le carte sono o carte pirata o carta “Tiro Mancino”. Le carte pirata sono di 8 colori diversi, ogni colore è una nazionalità.
Durante il proprio turno un giocatore deve scegliere una delle seguenti 2 azioni:

1) Tirare i dadi e associarli alle carte.
2) Dichiarare “Shanghai”.

1) Ogni giocatore ha a disposizione 6 dadi e può scegliere questa azione solo se può tirarne almeno 2 (altrimenti deve scegliere forzatamente la seconda azione): questo perché, ogni volta che un giocatore lancia i dadi, ne deve lanciare obbligatoriamente almeno 2. Se il giocatore può effettuare questa azione, tira i dadi e ne piazza uno accanto a una carta a sua scelta (l’altro dado torna nella riserva). Ne piazza soltanto uno e il risultato del dado determina a quale carta deve essere associato (1 alla prima carta, 2 alla seconda, e così via). È il giocatore che inizia il round a decidere a quale delle due estremità della fila corrisponderà il valore 1 per tutta la durata del round.

2) Questa azione si usa per fare concludere immediatamente il round.
Un giocatore può scegliere questa azione solo se ha associato alle carte Taverna almeno 2 dadi. Se un giocatore ha solo un dado nella riserva è costretto a dichiarare “Shanghai”.
Le carte Taverna sono distribuite ai giocatori col seguente criterio:

- Se la carta non ha dadi viene scartata dal gioco.
- Se la carta ha un dado di un giocatore, il giocatore prende quella carta.
- Se la carta ha dadi di entrambi i giocatori, verrà presa dal giocatore con più dadi.
- Se la carta ha lo stesso numero di dadi di entrambi i giocatori, si sommano i valori dei dadi assegnati alle carte adiacenti (destra e sinistra) a quella carta: in caso di parità la carta viene scartata dal gioco.

Tra le carte Taverna sono presenti delle carte “Tiro Mancino” che sono delle carte che modificano il tiro di dado e aiutano i capitani per impossessarsi dei migliori marinai in vario modo. Queste carte sono mescolate tra le carte pirata e, invece che messe da parte per il conteggio dei punti vittoria finale, vengono tenute in mano e giocate a discrezione del giocatore.
Si può giocare al massimo una carta “Tiro Mancino” per round (usare il segnalino Capitano per ricordarlo).
Alla fine del round i giocatori prendono le carte pirata guadagnate e le mettono da parte scoperte e il giocatore che era secondo nel precedente round, è il primo di quello nuovo.

Alla fine di 8 round la taverna è ormai vuota e i giocatori contano la forza delle loro ciurme di ciascuna nazionalità (o colore se preferite):

- Se entrambi i giocatori hanno marinai di una nazionalità il giocatore con la ciurma più forte scarta le sue carte e prende quelle dell’avversario; in caso di pareggio le ciurme di entrambi i giocatori vengono scartate.
- Se solo un giocatore ha marinai di una nazionalità mantiene le sue carte.

Ciascun giocatore riceve tanti punti vittoria pari al valore delle sue carte Marinai; inoltre qualunque carta “Tiro Mancino” non utilizzata a fine partita vale 1 punto vittoria aggiuntivo.
Pro:
Veloce da spiegare e da giocare.
Buona la grafica delle carte.
Meno semplice di quello che sembra.
Ottima interazione tra i giocatori.
Contro:
Il segnalino "capitano" è inutile.
Buona parte delle scelte sono dettate dalla fortuna.
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