Spyfall

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Voto recensore:
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voto reale: 8,5

Party game di Alexandr Ushan per 3-8 giocatori, 10 minuti a round, edito in italiano da DV Giochi. Si basa su ruoli segreti, bluff e deduzione ed è stata per me una delle sorprese più positive del 2014 in questo genere. 

MATERIALI E SETUP
30 mazzetti di carte, 30 bustine. Ciascun mazzo composto da 7 carte luogo identiche (ogni carta ha un ruolo differente) e una carta spia. I dorsi delle carte sono tutti uguali. Ad esempio sulla carta Transatlantico può esserci il capitano, il cameriere, l'intrattenitore, ecc. 

Le carte dell'edizione italiana sono più grosse di quella della prima edizione che ho avuto modo di giocare un paio di anni fa, per cui, oltre che per una maggiore facilità nella comprensione della lingua (sono poche parole ma ci sono), consiglierei questa versione della DV Giochi anche perché più bella. 

Nota di merito alle illustrazioni, molto curate ed ironiche, con la spia intenta a rubare “segreti” dai posti più disparati, come il registro della maestra, a scuola. 

AMBIENTAZIONE
Una spia si è infiltrata tra i personaggi di uno dei trenta luoghi rappresentati, per carpire dei segreti. Naturalmente la spia è un estraneo, quindi non sa tutto quello che sanno i personaggi e il suo scopo sarà proprio individuare il luogo in cui è capitata. 

Diciamo che a livello logico l'ambientazione non esiste, ma il pretesto di gioco crea certamente un clima di sospetto e bluff molto marcato, con un sistema di deduzioni e sospetti divertente e stimolante. 

IL GIOCO IN BREVE
Ogni giocatore riceve una carta da un mazzo casuale. Uno sarà sempre la spia. Partendo dal mazziere, ciascuno pone una domanda a un altro giocatore e tutti ascoltano la risposta. Lo scopo della spia è capire il luogo in cui i personaggi si trovano o comunque non farsi beccare, quello dei giocatori individuare la spia. Dato che c'è un tempo limite – 8 minuti – occorre essere abbastanza pronti e reattivi. 
I giocatori possono interrompere il gioco in qualsiasi momento per formulare un'accusa contro qualcuno. Se tutti concordano, il bersaglio scopre la sua carta identità: se è la spia ha perso, se è un normale giocatore, ha vinto la spia. Questo stesso procedimento accade pure a fine gioco, a tempo scaduto. 
In un qualsiasi momento, anche la spia può interrompere la partita e dichiarare di aver scoperto il luogo in cui si svolgono i fatti: se indovina vince, altrimenti perde. 

CONSIDERAZIONI
Spiazza, alla prima partita, questo Spyfall. Si fanno domande troppo specifiche e, o la spia trova subito il luogo, oppure viene immediatamente scoperta per le sue risposte fuori contesto. 

Forse anche per questo è un party game che è passato un po' più in sordina di quanto meritasse (vanta comune una posizione 214 di BGG, 13° tra i party games), perché occorre un po' di rodaggio e gente sveglia al tavolo per farlo funzionare. 

Intanto consiglio di giocare sempre obbligatoriamente con i ruoli. Non solo aggiunge un po' di pepe al tutto, ma rende le cose un po' meno difficili per la spia. Con i ruoli, infatti, alla stessa identica domanda ci possono spesso essere risposte anche molto diverse (fare il cameriere ad una festa non è la stessa cosa che fare il dj) e questo gioca tutto a favore dell'infiltrato. Ma soprattutto la risposta che daresti tu giocatore potrebbe essere molto diversa da quella data dal tuo ruolo, fomentando i sospetti sbagliati.

In ogni caso, porre le domande giuste è più importante che  dare le giuste risposte. Si può beccare la spia sia dalle une che dalle altre. Mentre la vera abilità dei giocatori sta nel porre una domanda che già di per sé faccia capire a tutti gli altri che quella domanda è gusta per il luogo, che chi la pone è un buono. Rivelare quindi, ma non scoprirsi: l'arte di Spyfall sta tutta qui. 

I ruoli sono consigliati anche per aumentare la longevità del tutto. 30 luoghi sono tanti, ma 7 ruoli per 30 sono ancora di più e tutta l'esperienza ne beneficia, restando fresca anche dopo parecchie partite. 

Tra i problemi che affliggono il gioco, il principale è ricordarsi i luoghi. I personaggi non ne hanno molto bisogno (anche se domandare cose che possono essere in comune tra più luoghi è un'ottima strategia), ma per la spia è fondamentale. E durante la partita non può certo mettersi a guardare il foglio riassuntivo, a meno che non voglia perdere immediatamente. 
La cosa migliore per i principianti è quindi o mettere il foglio a centro tavola e mettersi d'accordo di guardarlo obbligatoriamente tutti, oppure continuare a passarselo mentre si gioca, in modo che tutti possano rileggere continuamente i trenta posti incriminati. Oppure fotocopie a colori per tutti.

Infine la scalabilità: in 3-4 regge, ma decolla dai 5 in su e direi che in 8 raggiunge il massimo del divertimento. Il tempo stringe, le domande a testa sono meno, c'è più rischio di tradirsi, tante persone da tenere d'occhio. 

CONCLUSIONE
Assieme a pochi altri (The Resistance Avalon, Concept, Nome in Codice, Il Sesto Senso), questo Spyfall entra nel mio personale olimpo dei party games. 
Semplice, immediato, rapido, non banale, capace sempre di strappare una risata con le sue assurde domande e le ancor più surreali accuse e deduzioni.
Se non lo avete mai provato e siete un gruppo numeroso, dategli un'occasione.

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