Ottima recensione
E poi questa è bellissima!
"Stationfall sembra un programma terapeutico per il recupero di giocatori german:"
Cosa succede quando un Eklund decide di fare un party game, senza rinunciare a nulla del suo stile? Stationfall!
Stationfall è un gioco american competitivo, per 1-9 partecipanti, dedicato a un pubblico esperto, della durata di circa 90-135 minuti, basato su meccaniche di ruoli nascosti, punti azione, poteri variabili, deduzione.
Chiariamo subito un punto importante: si parla di Stationfall come di un party game per giocatori esperti. Molto in astratto potrebbe essere vero: si può giocare fino a nove partecipanti, il clima è teso ma ci si diverte, ha alcune meccaniche spesso presenti nei party game, come i ruoli nascosti e la possibilità di utilizzare tutti i personaggi in modo da generare caos e incertezza. La cosa però finisce qui. Stationfall è un gioco per giocatori esperti in tutto e per tutto, a partire dalla mole di regole da imparare e spiegare, all'attenzione che i giocatori devono avere durante la partita, alla durata.
Siamo su una stazione spaziale in cui è avvenuto un incidente e sta precipitando verso la Terra. In questi pochi minuti/round di gioco ciascun personaggio cerca di portare a termine la propria missione, ovviamente spesso in contrasto con quelle altrui.
Il bello dell'ambientazione di Stationfall deriva dall'accostamento di vari elementi:
Ogni giocatore riceve due carte personaggio tra le numerose sorteggiate per la partita (ad esempio, in 5 ci saranno 14 personaggi). Di queste ne sceglie una come personaggio principale e lascia l'altra come personaggio bonus. Il principale ha diversi modi per fare punti vittoria, il bonus ne avrà uno solo, che fondamentalmente sarà sempre o scappare sulla Terra o rimanere down (diciamo K.O.) a fine partita.
Tutte le pedine dei personaggi vengono messe sulla base ai punti di partenza.
Al proprio turno il giocatore può fare le seguenti azioni:
Ci sono poi altre due azioni facoltative a disposizione del giocatore:
E i personaggi, che azioni possono fare? Principalmente le seguenti:
In linea di massima questo. Ma il punto è che le azioni delle stanze, le abilità dei personaggi, le molteplici conseguenze, gli oggetti, gli scopi opposti e fantasiosi, fanno sì che a questa struttura tutto sommato semplice si sovrapponga una tela estremamente complessa e intrecciata, che diventa ancora più incerta per il fatto che chiunque può usare chiunque, almeno fino alla rivelazione.
Vi faccio qualche esempio:
Perché dimenticavo: nella base spaziale si conduce anche un esperimento segreto, che può cambiare da partita a partita e può essere rivelato forzando il reparto o con altri sistemi più o meno leciti. Ci saranno personaggi che vogliono tutto ciò, a rischio della vita di tutti.
La partita di solito termina quando la base esplode. Anche in questo caso, pur arrivando alla fine della traccia dei round, può esserci, una volta su tre e casualmente, un “round 0” aggiuntivo, ma nessuno lo sa in anticipo. In ogni caso, è altamente probabile che salti tutto in aria prima.
Nelle partite fatte, la spiegazione è durata circa 45 minuti. Ho però omesso sempre una descrizione dettagliata di tutti i personaggi al tavolo, lasciando ai giocatori il compito di leggerne le caratteristiche e di scoprirli man mano. Questo porta ovviamente a rallentamenti durante il corso della partita e, specie nelle prime, a errori o meglio omissioni, non vedendo magari l'abilità speciale di qualche personaggio e non applicando la regola.
Se si decide di approfondire anche i personaggi, quello che consiglio è di spiegare solamente le due abilità speciali. Spesso ricorrono in più personaggi, dato che si trovano solo sulle schede riassuntive poste sul tavolo e non sulle carte Identità segrete che vengono distribuite, sulle quali è unicamente possibile leggere il modo per fare punti e l'abilità rivelata.
In ogni caso, il gioco arriva con tre manuali: uno è l'esempio di gioco, che fa anche da guida per la prima partita (assolutamente da leggere per primo); poi c'è un manuale dettagliato con le spiegazioni per tutti i personaggi, comodo anche in partita; infine un manualetto con le regole ordinate per capitoli, in modo dettagliato, che però risulta assolutamente incomprensibile se prima non si è letto l'esempio di gioco.
Ho preso la versione senza le miniature dei personaggi, perché onestamente mi pareva più leggibile quella con le pedine in legno e i simboli. Tuttavia, anche nella mia versione "per poveri" i materiali sono di buona qualità e ho particolarmente apprezzato che siano fornite buste per ogni singolo personaggio.
Come ingombro occupa forse più del previsto, ma non serve un tavolo sovradimensionato.
Ergonomicamente può risultare scomodo per la necessità di visionare spesso le schede dei personaggi sul tavolo e le scritte delle varie stanze.
Il gioco è altamente dipendente dalla lingua.
Stationfall è un gioco in cui ogni mossa deve essere pensata e soprattutto ottimizzata. Il tempo a disposizione è davvero scarso e perdere tempo in mosse subottimali significa spesso perdere punti vittoria.
Quello che cercherete di fare sarà evitare che gli avversari vi scoprano troppo presto, manovrare altri personaggi, facendo compiere loro azioni che vanno infine a vantaggio del vostro, come portare oggetti nelle sue vicinanze, attivare stanze importanti, aprire una via di fuga per la Terra, ecc.
Il problema è che, mentre pianificate tutto questo, il vostro personaggio viene spostato, derubato e magari pure atterrato o espulso nel vuoto.
C'è spesso una forte discrepanza tra tutto ciò che porta al compimento della vostra missione e ciò che accade realmente all'interno di quella "maledetta" stazione spaziale. La cosa è tanto maggiore quanti più giocatori siedono al tavolo, ma dato che il numero di personaggi disponibili scala di conseguenza, è chiaramente avvertibile anche in pochi.
Certo, non va sempre così: a volte le circostanze vi favoriranno inaspettatamente, quando qualcuno vi avvicina alla vostra destinazione, quando un oggetto viene spostato, quando qualcun altro fa una parte della vostra missione.
Il punto è che tutto questo non è mai prevedibile: cercherete sempre di portare disperatamente ordine – il vostro odine – in un sistema caotico che non ha alcuna intenzione di stabilizzarsi.
Come diceva uno dei miei compagni di gioco, al termine della devastante partita in otto che ha portato tutti quanti i personaggi a morire nell'esplosione della base, complice anche un Progetto X che ha sterminato praticamente chiunque, in Stationfall senti davvero la tensione dei minuti che passano e quel conto alla rovescia ti dà fortemente l'angoscia di non riuscire a fare nulla di ciò che vorresti.
Al contempo, è fortemente sconsigliato prendersela per quel che accade. Perché accade di tutto e perché sarà contro di voi. Stationfall sembra un programma terapeutico per il recupero di giocatori german: ti impone di fare tante cose, di programmarle bene e di organizzare i tempi... e continuamente ti scombina tutto, facendoti ricominciare da capo e soprattutto facendoti rendere conto pian piano di quanto vano sia il tuo sforzo di controllare gli eventi. Bilanciamento? Nemmeno a parlarne: ci sono personaggi più facili da gestire e con missioni molto più lineari... ma perché invece non divertirsi a fare un buon risultato con qualcuno più "strano"?
Ecco, se davvero ha qualcosa del party game, è lo spirito con cui va preso il risultato finale: è andato tutto a ramengo? Però che storia pazzesca che ne è venuta fuori...
Ci sono ancora un paio di cose che val la pena menzionare.
Il gioco include una modalità solitario e, in generale, è possibile giocare contro dei bot, dei quali andrà superato il punteggio finale. Ogni scheda personaggio ha infatti un retro in cui è descritta la sua modalità bot e, in fondo al manuale, sono spiegate tutte le procedure per usarli. Detto questo, al di là della possibilità, non credo dia esattamente il meglio giocato da soli.
Quando si gioca in 6-8 e in 9, ci sono rispettivamente 2 e 3 vincitori che sono i giocatori con maggiore punteggio. È però anche possibile giocare a squadre, prendendo lo stesso personaggio segreto e agendo a turni alterni.
Quanto alla scalabilità, in 3-4 funziona bene, così come in 5-6. Salendo a 7-9, anche se la partita e la confusione tendono ad aumentare, mi sento di dire che regge bene anche un numero alto di partecipanti.
Un american alla Eklund, anche se qui la firma è del figlio Matt, pieno di regole, di eccezioni, di effetti, di citazioni, di simulazione. Cosa avrà pensato mentre lo progettava? “Perché non ci mettiamo anche un ratto telepatico che si trasporta come un oggetto e cerca vendetta?”; “Perché non ci mettiamo un personaggio che è il computer di bordo, alla HAL9000?”; “Perché non un pirata dello spazio?”; “Un medico dalla doppia personalità, controllabile in contemporanea da due giocatori diversi a loro insaputa?”; “Perché...”
Fatto sta che Stationfall è uno dei giochi più folli e al contempo strutturati che abbia mai provato. Un'esperienza, più che un gioco da tavolo.
Ottima recensione
E poi questa è bellissima!
"Stationfall sembra un programma terapeutico per il recupero di giocatori german:"
Ahahah ma che delirio. 45 minuti di spiegazione wow. È folle ma attraente . Bellissima rece
Capolavoro annunciato. Non ci si aspettava niente di meno dalla premiata ditta Eklund.
Spero di riuscire a provarlo prima o poi.
Recensione semplicemente perfetta.
Compresi meglio pregi e limiti di Stationfall la mia voglia di provarlo aumenta, ma mi rendo conto che per i miei compagni abituali (volenterosi ma occasionali) è fuori target.
Gioco che esce fuori da qualsiasi classificazione.
Un party game? Si. Ma con una spiegazione che può durare come una partita intera ad un euro di peso medio (noi spieghiamo tutti i personaggi e la panoramica completa porta via 90 minuti circa).
Un american? Anche...poiché l'esperienza di gioco è veramente profonda (oltre che barocca e colorata come nemmeno un gay pride concomitante con il carnevale di Rio riuscirebbe).
Per me il gioco che mette in soffitta Nemesis.
Nel suo genere (si, ma qual è il suo genere???) una pietra miliare.
Per quel che conta, per me un 9,5.
Quanto dura una partita a 6 giocatori?
Direi che la recensione fa cogliere appieno ciò che succede in una partita e come questa va presa: pianificando molto per poi ridere insieme di come sono andate realmente le cose, raccontando ognuno la propria storia all'interno di un frenetico film con troppi protagonisti. Complimenti Agzaroth.
Personalmente lo spiego in molto meno di 45 minuti perché la base del gioco in realtà non è così complicata e poi bisogna giusto far capire velocemente cosa esiste sulla stazione e il fatto che gran parte delle cose hanno senso solo per gli obiettivi di alcuni personaggi. Tanto non puoi pensare di giocare la prima partita con piena comprensione di cosa sta succedendo: impossibile assorbire in una botta senza giocare le informazioni su tutti i personaggi, così pazzamente diversi fra loro (l'IA che non esiste fisicamente? I cloni con invece più corpi? I droidi che nessuno può influenzare ma tutti quelli con accesso al computer possono maneggiare?). Meglio che ognuno si arrabatti a scoprire bene i suoi personaggi e un paio d'altri durante la prima partita e si goda il risultato. La seconda sarà più chiara. Tanto il gioco non dura poi così tanto.
Gioco geniale.
Dipende parecchio da ciò che succede. direi 60-90 minutiQuanto dura una partita a 6 giocatori?
Gioco grandioso e ottima recensione.
Questo gioco mi ha dato ciò che Nemesis con la sua grafica ultra cool e le sue tonnellate di plastica non hanno saputo regalarmi: un'esperienza eccitante, adrenalinica, interattiva con decine e decine di modi di controllare il caos e gli altri giocatori.
Le miniature non aggiungono pressoché nulla, se vi interessa andate di retail che questo sarà un cult.
Gioco del 2023 per me, difficile fare di meglio.
E' un gioco bellissimo!
Io ho fatto diverse partite alla versione p&p e gestito i tavoli a Essen @ Milano, qualche consiglio:
- Il numero ideale per partire è 4 giocatori, usando i personaggi presenti nel tutorial. Anche se va fino a 9, non lo giocherei in più di 6
- Questo file vi dà l'idea della difficolta dei personaggi per le partite seguenti e vi aiuta nel setup https://boardgamegeek.com/filepage/253612/stationfall-character-setup-ov...
-
- Stampate e date a ogni giocatore questo player aid https://boardgamegeek.com/filepage/254702/reference-ita (il link è alla versione italiana, se preferite su bgg c'è anche l'originale in inglese)
- Le miniature se non le dipingente sono poco distinguibili. In caso stampate questi basi 3d https://www.thingiverse.com/thing:5882570 e attaccateci questi simboli dei personaggi https://boardgamegeek.com/filepage/254940/labels-mini-bases
- L'ideale sarebbero stati gli standees che purtroppo hanno deciso di non fare. Si stanno ravvedendo con l'edizione spagnola in cui inseriranno standee acrilici, in caso su bgg ci sono questi da stamparsi che però non hanno il simbolo del personaggio https://boardgamegeek.com/filepage/255213/character-standees
Buon divertimento!
Mi piacerebbe molto giocarci, ma non credo di acquistarlo.
I file p&p si trovano ancora?
Ottima recensione che centra in pieno l'essenza di questo titolo folle ma davvero molto divertente. Astenersi maniaci del controllo e rosiconi
Mannaggia a te.... sono subito corso a comperarlo.... ora però inizia l'attesa del corriere.....
Ottima recensione !!
I flie p&p sono nel discord della ION, tra i pin del canale Stationfall
<3
Uscirà nell'italico idioma?
E' un gioco bellissimo!
Io ho fatto diverse partite alla versione p&p e gestito i tavoli a Essen @ Milano, qualche consiglio:
- Il numero ideale per partire è 4 giocatori, usando i personaggi presenti nel tutorial. Anche se va fino a 9, non lo giocherei in più di 6
- Questo file vi dà l'idea della difficolta dei personaggi per le partite seguenti e vi aiuta nel setup https://boardgamegeek.com/filepage/253612/stationfall-character-setup-ov...
-
- Stampate e date a ogni giocatore questo player aid https://boardgamegeek.com/filepage/254702/reference-ita (il link è alla versione italiana, se preferite su bgg c'è anche l'originale in inglese)
- Le miniature se non le dipingente sono poco distinguibili. In caso stampate questi basi 3d https://www.thingiverse.com/thing:5882570 e attaccateci questi simboli dei personaggi https://boardgamegeek.com/filepage/254940/labels-mini-bases
- L'ideale sarebbero stati gli standees che purtroppo hanno deciso di non fare. Si stanno ravvedendo con l'edizione spagnola in cui inseriranno standee acrilici, in caso su bgg ci sono questi da stamparsi che però non hanno il simbolo del personaggio https://boardgamegeek.com/filepage/255213/character-standees
Buon divertimento!
Permettimi di dissentire sulla scalabilità, giocate già diverse partite in 7, chiuse tranquillamento in meno di due ore. (da 4 a 8 giocatori, durata che va da 1:15 alle 2:15)
Permettimi di dissentire sulla scalabilità, giocate già diverse partite in 7, chiuse tranquillamento in meno di due ore. (da 4 a 8 giocatori, durata che va da 1:15 alle 2:15)
Sono sicuro che possa girare anche in più di 6 ma ritengo dipenda molto dal gruppo. Se in mezzo ai 7-8 giocatori ti capita un pensatore o un ottimizzatore ti ammazza la partita di downtime :)
Certo lo stesso potrebbe capitare anche con meno giocatori, ma col fatto che col numero di giocatori cresce il numero di personaggi tra cui scegliere e cambia ancora di più lo stato del gioco prima che ritorni al tuo turno, se c'è della PA questa viene amplificata.
Poi se hai un gruppo che gioca veloce o leggero è una bella esperienza, consiglio di valutare chi è intorno al tavolo prima di imbarcarsi :)
Io vado controcorrente, l'ho trovato si geniale nella caratterizzazione dei personaggi ma ..caotico, per niente controllabile e sopratutto poco divertente. Ho letto che qualcuno l'ha paragonato a nemesis ma oltre all ambientazione ci vedo poche similitudini.
Un party game da giocare sempre con lo stesso gruppo per evitare una spiegazione di almeno 30 minuti.
Per me è un no, voto 5
Un oceano di regolette generali, su personaggi e locazioni. Talmente tante che anche un giocatore esperto può venirne soffocato, se da un lato hai un campo d'azione estremamente esteso dall'altro i turni sono pochi, quindi ti ritrovi a seguire poche linee guida che trovi scritte pure sui personaggi e a cercare di dissimularle poiché l'interazione c'è e puoi finire facilmente in un cespuglio di schiaffi. Se il gioco voleva essere scanzonato ma di spessore in un certo senso ci riesce, ma l'approccio iniziale è tutt'altro che abbordabile.
Per scrivere un commento devi avere un account. Clicca qui per iscriverti o accedere al sito
Accedi al sito per commentare© 2004 - 2023 Associazione Culturale - "TdG" La Tana dei Goblin
C.F./P.IVA: 12082231007 - P.le Clodio 8, 00195 Roma
Regolamento del sito | Archivio | Informativa privacy e cookie | Contatti
La Tana dei Goblin protegge e condivide i contenuti del sito in base alla seguente licenza Creative Commons: Attribuzione - Non Commerciale - Condividi allo stesso modo, v.4.0. Leggi il testo sintetico, oppure il testo legale della licenza.