
superata la spiegazione è davvero parecchio divertente
What is Stationfall? Well, imagine a dozen or so random humans, robots, and none-of-the-aboves, each with their own abilities, goals, and secret relationships, have been turned loose on a space station that is going to be incinerated upon its inevitable reentry into Earth's atmosphere. You are one of these characters, and the others are collaborators you have on hand ready to assist you in achieving your goals. But choose them wisely, as any one of them could secretly be another player waiting to betray you! Stationfall is a box full of creative solutions, but that box is going to morph, twist, and grow teeth over the course of play. Your best turns will exploit the unique tactical freedom of being a secret conspiracy, as well as deductions about your opponents’ identities and motives. Stationfall is messy, intricate, and full of dangerous variables. —description from the publisher
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Preso quasi per sbaglio, dopo la prima partita è diventato un gioco a cui non riesco a dire di no. O lo si ama o lo si odia: non possono esserci sfumature nel definire questo gioco. Caotico, irrazionale, poco bilanciato, spiazzante, scorretto: tutto lo rende un'orgia di pazzia nella quale tutto è lecito. E la storia che ne esce è sempre memorabile. Non per tutti
Slapstick comedy spaziale. Narrativa tragicomica emergente da ogni dove. Heimlich & Co. strafatto di LSD. Teatro dell'assurdo in salsa sci-fi. Cavalcare il caos in un sandbox pieno di opportunità, dove il caos non è dato dal gioco, ma dalle manovre dei giocatori. Identità nascoste gestite in maniera meccanicamente sagace. Colpi di scena a ripetizione.
Superato lo scoglio della spiegazione (oblunga), rimarrà solo il puro, disinibito divertimento.
La dinastia Eklund riesce nell'intento di sfornare un altro bel titolo, davvero interessante. Una volta superata l'elevata barriera d'ingresso data dal regolamento e dalla moltitudine dei ruoli, si viene catapultati a bordo della stazione spaziale nel cuore di una narrazione sci-fi emergente, assurda, demenziale e cinematografica che regalerà ilarità, colpi di scena, pugnalate alle spalle, ripicche immediate ed incredulità ad ogni partita. Un po' di amaro in bocca per il "troppo" presente (azioni, personaggi, stanze, token, regole ecc.) che appesantisce il tutto.
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