Tanto Cuore: Expanding the House - recensione di Kobayashi

Voto recensore:
8,0

Ambientazione
Grazie a questa prima espansione del gioco ”Tanto Cuore” (totalmente compatibile e integrabile con il gioco base, ma che può essere utilizzata anche come stand-alone, al pari di "Dominion: Intrigo"), i giocatori tornano nel dorato e ozioso mondo delle ville padronali, con l’obiettivo di assumere le cameriere migliori (e più carine…) ripagandole con tanto Amore, costruire lo staff più performante e nello stesso tempo provvedere all’espansione della propria abitazione tramite eleganti dependance.

Il Gioco
La meccanica rispetto al gioco base di "Tanto Cuore" non cambia: ogni giocatore inizia con un mazzetto di 10 carte identico e procede nel corso del gioco ad acquistare carte di varie tipologie al fine di ottimizzare il suo mazzo e nel frattempo accumulare più punti vittoria degli avversari.

L’azione si svolge a partire da una mano di 5 carte pescate dal proprio mazzo. Tramite questa mano è possibile giocare carte che permettono differenti azioni e acquistare una o più carte da una serie di mazzetti estratti all’inizio del gioco.
Tali mazzetti rappresentano nella maggior parte dei casi le cameriere (“Maid”) disponibili a entrare nel vostro staff. Ogni carta ha un costo di acquisto (espresso in punti “Amore”, o “Love”) e può avere abilità specifiche che si attivano nel momento in cui entra in gioco.
Le carte acquistate finiscono nel mazzo degli scarti. Quando il proprio mazzo si esaurirà, sarà necessario rimescolare gli scarti per rigenerarlo.

La novità di questo titolo rispetto al gioco base è costituita dall’entrata in scena di una nuova tipologia di carte: le cosiddette carte “Building” (costruzione). Tali carte nella maggior parte dei casi sono vincolate a determinate condizioni per poter essere acquisite (oltre naturalmente a possedere in mano il numero di punti “Love” richiesto). Inoltre, quando vengono comprate non finiscono nel mazzetto degli scarti come le altre carte, ma sono poste a faccia scoperta nella propria zona di gioco; di fatto non entrano mai all’interno del proprio mazzo.
Ogni carta “Building” fornisce un determinato numero di punti vittoria; alcune di esse hanno anche abilità aggiuntive (come ad esempio la possibilità di proteggersi dagli eventi negativi oppure di piazzare una “Maid Chief” dalla propria mano in una zona sicura dove essa continua a fornire punti vittoria, ma non è più soggetta ad eventi negativi).

Per controbilanciare l’introduzione delle carte “Building”, sono state escluse da questo set le carte degli eventi negativi (“Illness” e “Bad Habit”), presenti invece nel gioco base. Nulla vieta però a chi possiede entrambi i set di mettere in gioco contemporaneamente queste due tipologie di carte (tra l’altro gli effetti di alcune carte “Building” presuppongono in qualche modo la presenza degli eventi negativi).

Le nuove carte “General Maid” presentate in questo titolo non aggiungono ulteriori meccaniche sostanziali rispetto al gioco base. In generale si assiste a una maggiore frequenza di effetti che colpiscono la propria mano o mazzo, o quelli avversari, facendo scartare una o più carte direttamente negli scarti. Questa maggiore interazione diretta probabilmente deriva dall’assenza nel set delle carte “evento” del set base, che avevano l’obiettivo di danneggiare direttamente gli altri giocatori. Alcune Maid infine, come ci si aspetterebbe, forniscono abilità direttamente collegate alla nuova tipologia di carte “building”.

Anche le carte “Private Maid” (ovvero le cameriere che esistono in una sola copia e che applicano i propri effetti solo se in cima al mazzo delle Private Maid acquisite dal giocatore) sembrano maggiormente orientate allo scarto di carte dalla propria mano al fine di ottenere dei benefici.
Quando due pile di carte tra le "General Maids", "Maid Chiefs" o "Private Maids" si esauriscono il gioco termina, si contano i punti vittoria e si determina il vincitore.

Il formato della scatola, infine, è analogo a quello del set base. Abbiamo quindi una confezione compatta, provvista di divisori in cartoncino e che riesce a contenere le carte del set anche dopo essere state imbustate (non che se ne senta la necessità, data la buona qualità delle carte, ma siamo tutti un po’ fissati…).

Considerazioni
Cosa consigliare a chi si avvicina per la prima volta a "Tanto Cuore"? Il set base o questo Expanding the House?

La risposta è: dipende!
Nonostante i due set condividano ambientazione e meccaniche di gioco, l’orientamento dei due è abbastanza differente: più improntato a uno stile di gioco “aggressivo” il set base (per la presenza delle carte evento “Illness” e “Bad Habit”), più dedito all’ottimizzazione personale del mazzo il secondo.

A onor del vero, anche il set base risulta più “tranquillo” se non entrano in gioco le due carte evento. E’ però uno stile di gioco leggermente limitante delle potenzialità del set, per via di alcune carte “Maid” legate direttamente agli eventi negativi. Giocando con il set base c’è sempre il rischio di dare il via a una “escalation” di cortesie reciproche a suon di eventi che possono culminare nella vittoria di chi, alla fine, ha il minor punteggio negativo…

Per converso, il set di Expanding the House risulta a sé stante e maggiormente orientato a “dare fastidio” agli altri giocatori in modo più blando. Prevede l’eventuale entrata in gioco degli eventi negativi e mette nella faretra qualche carta che, come effetto ulteriore, fornisce un qualche tipo di protezione da essi senza dedicarvisi totalmente. Rischia però di favorire il gioco in solitaria in misura maggiore rispetto al set base.

Consiglierei pertanto uno o l’altro dei due set secondo le inclinazioni del gruppo di gioco.

Ovviamente, se si è intenzionati a procurarsi entrambi, il giocatore beneficia contemporaneamente degli aspetti positivi di ognuno dei due set e minimizza quelli negativi. Per tacer della varietà aggiuntiva derivante dal poter scegliere tra 32 tipi differenti di Maid. Tra l’altro, nel manuale del gioco sono spiegate le regole per giocare con entrambi i set uniti (fattore che aumenta il numero di giocatori massimo a otto).
Personalmente io metto in gioco sia i Building che gli eventi negativi, mischio insieme le Private Maid dei due set in un unico mazzo e pesco le 10 carte Maid da utilizzare nel gioco tramite un randomizer che include tutte le Maid dei due set.
Non una partita uguale all’altra!

Infine, una nota sulle illustrazioni: come nel precedente set, sono la cosa su cui cade subito l’occhio quando ci si avvicina a questo titolo e sicuramente costituiscono un “plus” a chi piace il genere manga/anime rispetto a "Dominion".
Oggettivamente sono molto ben fatte, ma mi permetto due appunti.
Il primo è che mi sembra che lo stile sia meno omogeneo rispetto alle illustrazioni del set base. Può essere un pregio o un difetto, vedete voi.
Il secondo punto è che, in alcuni casi, risultano leggermente più “spinte” del set precedente. Nulla che faccia gridare allo scandalo o all’Hentai, ma personalmente (e lo dico da amante dello stile) ho più remore a tirare fuori questo set quando mi trovo a giocare con alcuni amici, o con dei bambini in giro.

In ogni caso, non posso che consigliare Expanding the House a chi possiede e ha apprezzato "Tanto Cuore" o "Dominion". Gli altri tengano presente che si tratta di un prodotto dedicato a chi ama i deck-building e lo stile manga/anime.

Elementi di sintesi
Struttura del Gioco
Deck-building alla “Dominion” (mazzetti personali da cui pescare la propria mano di carte, turni separati per ogni giocatore, presenza di più set di carte in molteplici copie note a tutti i giocatori dall'inizio della partita, costruzione progressiva del mazzo tramite l'acquisto di tali carte con ciò che si ha nella propria mano).

Dipendenza Linguistica
Il gioco è disponibile in giapponese e in inglese. La dipendenza dalla lingua è mediamente elevata poiché, malgrado siano presenti su ogni carta i simboli relativi al numero e al tipo di azioni che tale carta permette, nella stragrande maggioranza dei casi è contenuto del testo che precisa alcune abilità particolari della carta stessa.

Incidenza Aleatoria/Strategica
Presente (si gioca con una mano pescata casualmente dal proprio mazzo) ma parzialmente controllabile (è possibile determinare il tipo e la quantità di carte che compongono il proprio mazzo).

Scalabilità
Il gioco regge egregiamente nel passaggio da quattro a due giocatori e viceversa. Una partita a quattro giocatori potrebbe avere durata eccessivamente contenuta a causa delle condizioni di fine partita (esaurimento di due qualsiasi mazzetti "Maid") ma la possibilità che ciò accada dipende da partita a partita.

Componentistica
Le carte hanno una grammatura di qualità superiore e, presentando bordi bianchi, sono meno soggette a usura da mescolamento rispetto ad altri titoli. Si consiglia comunque l'utilizzo di bustine protettive per via della frequenza con cui è necessario mescolarle.

Pro:

Illustrazioni e grafica di qualità.
Maggiormente ambientato rispetto a Dominion.
Ottima qualità delle carte.

Contro:

Scarsa originalità.
Minore interazione rispetto al set base.
Alcune illustrazioni potrebbero urtare il senso del pudore.

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