Al primo sguardo del titolo mi e' sembrato di leggere gioco di Civicastrazione, terribile!!! Magari con gli aggiustamenti delle civilta' migliora al momento non sembra un gioco molto ben riuscito.
L'evoluzione della civiltà secondo Jamey Stegmaier, tra hype, prezzi alle stelle e casette Kinder.
La parabola compiuta dalla Stonemaier Games è quanto di più unico e raro nel panorama ludico attuale. A fronte di aziende che sempre più si rivolgono a Kickstarter per finanziare i loro nuovi prodotti di punta, La Stonemaier Games fa il passo opposto: dopo l'enorme successo di Scythe, capisce di avere abbastanza forza per non dover più pagare il pizzo alla nota piattaforma di crowdfunding americana e cammina con le proprie gambe, lanciando prodotti direttamente retail, abilmente preceduti da una campagna generatrice di hype.
Hype ottenuto sostanzialmente in tre modi: materiali esteticamente sopra la media e di sicuro impatto; annunciata scarsezza del prodotto alla prima tiratura; una forte fanbase, creata negli anni dei Kickstarter, grazie a una politica avveduta e user-friendly che Stegmaier non ha mai nascosto, facendone anzi il centro del suo libro di consigli su Kickstarter, che ha appunto al centro l'idea di consolidare un rapporto di fiducia fraterna con l'utenza.
Tapestry si presenta come l'interpretazione dei giochi di civilizzazione di Jamey Stegmaier: per 1-5 partecipanti, durata 60-150 minuti, destinato a un pubblico abituale (12+), si basa su meccaniche di controllo territorio, poteri variabili, movimento su traccia.
Si gioca in senso orario, un'azione a testa, fino al termine della partita. Al proprio turno il giocatore può fare solo una tra due cose:
Alla quarta volta in cui questo passaggio di era avviene (senza contare la prima, che si verifica obbligatoriamente per tutti come prima mossa), la partita del giocatore termina e questo può naturalmente capitare in modo sfalsato rispetto agli altri, dato che non tutti procederanno alla stessa velocità.
Le quattro tracce invece cosa fanno?
Pagando le risorse appropriate e avanzando così col proprio marcatore di casella in casella si ottiene di:
Ci sono poi dei punti vittoria fissi che vengono dati a chi per primo arriva al centro del tabellone, in fondo a una scala di progresso, butta giù per primo due birilli avversari.
E questo è quanto. In sostanza dovete combinare al meglio l'abilità speciale della vostra fazione (ne trovate sedici nella scatola) con gli avanzamenti e le carte Tapestry che vi capitano in sorte. Come vedremo, tre elementi su due possono favorirvi o penalizzarvi senza che ci possiate fare nulla.
Immaginate di chiedere due etti di prosciutto e che invece dei soliti venti grammi in più ve ne servano un mezzo chilo. O anche il contrario: invece di due etti, vi troviate con cinquanta grammi in tutto. Questo è quello che avviene con le sedici civiltà di Tapestry.
Partiamo da un assunto: bilanciare alla perfezione un gioco asimmetrico è utopico. Anche riuscendoci, rimarrebbero sempre razze più difficoltose da usare, con curve di apprendimento più ostiche e che quindi avrebbero percentuali di vittoria minori.
Però ecco, questo non deve diventare una scusa per non provarci nemmeno. L'asimmetria è una delle cose più belle dei giochi da tavolo, perché dona rigiocabilità, diverse interazioni e nuove sfide, ma assieme agli onori porta anche oneri. E gli oneri stanno nel bilanciare il più possibile le fazioni che metti in campo.
In Tapestry ci sono francamente sbilanciamenti marchiani, che saltano subito all'occhio e che vengono confermati dalle partite*.
A questi si aggiungono le variabili delle carte Tapestry, anche queste estremamente varie e la cui utilità passa da “carta igienica” a “american express platinum”.
Tapestry è un gioco fortemente astratto. Ma fosse davvero classificato come astratto, probabilmente avrebbe fatto miglior figura. Invece il lancio come gioco di civilizzazione ha probabilmente fatto più male che bene al nostro.
Oltre alle civiltà, che sono anche originalmente generiche, ma che appunto mancano completamente di contestualizzazione storica, quello che fa più storcere il naso è l'uso delle carte Tecnologia. Un unico mazzo in cui è possibile scoprire l'energia nucleare prima della lampadina. Per aggiungere poi una spruzzate di interazione, si è introdotto qualche piccolo vincolo, per avanzare al terzo step delle carta, dipendente a volte anche dai vicini, cosa che risulta più fittizia che altro.
Anche le carte Tapestry sono molto generiche e si riferiscono a epoche storiche assolutamente mescolate.
Il gioco sul tabellone comune risulta anche in questo caso abbastanza povero e la corsa la centro della mappa dà l'effetto di una corsa, più che di una vera esplorazione. Lo stesso dicasi per i “conflitti”, che devo mettere almeno tra virgolette per avere anche solo il coraggio di descrivere a questo modo. La scarsa interazione del gioco viene qui ulteriormente limitata e resa stratta dalla regola per cui ci sarà massimo uno scontro per territorio e spesso nemmeno quello, dato il limite di due elementi per esagono.
In generale tutta la parte sul tabellone mi è parsa monca, tanto da farmi presagire una futura espansione che vada a integrare per prima cosa questa parte del gioco.
Infine la plancia personale della capitale: un quadrato di 9x9 caselle da riempire, con gli edifici speciali... senza alcuna funzione speciale, solo una base più larga che riempie più quadretti alla volta. Avete capito bene: l'elemento portante del marketing del gioco, quello per cui “ci sono le casette giganti pre-dipinte!”, serve solo a riempire uno pseudo Sudoku.
Come gioco per famiglie, Tapestry avrebbe la giusta profondità e semplicità. Ma è troppo lungo e, soprattutto, la regola per cui i giocatori procedono a diverse velocità può far stare i più rapidi anche un quarto d'ora in attesa degli altri (io ho visto giocatori terminare un'intera era prima di altri, per esempio).
Come gioco per gamers, Tapestry manca assolutamente il bersaglio della profondità e gli sbilanciamenti – certamente più consentiti in ambito family e casual – in questo caso sono troppo marcati per essere tollerati.
Rimarrebbe un peso medio per casual gamers, in target Kennerspiel des Jahres, per intenderci, ma anche in questo caso ci sono giochi che durano meno tempo e che hanno una profondità decisamente maggiore, per cui non si vede perché uno dovrebbe scegliere Tapestry, se non per lo sfizio di provare tutte le fazioni o perché magari l'annata non ha offerto di meglio. O perché ha le casette colorate.
Presente, è forse la parte resa meglio, anche se muore abbastanza rapidamente.
Il buttare giù un birillo random avversario con il solo spauracchio di una carta Trappola Tapestry peraltro pescata a caso non fa raggiungere la sufficienza a questa voce.
Relegata solo ai poteri speciali di alcune civiltà, come abilità speciale.
Assente.
Presenti in ben due tracciati su quattro, ma il voto non va oltre per la tristezza del sistema con cui sono gestite le carte.
In questo caso rappresentata dalle carte Tapestry giocate al cambio di era. Presente e influente per il punteggio quindi, ma il voto cala per la realizzazione e le rimarchevoli differenze di utilità.
Aspetti implementati dalla plancia personali e dai poteri di alcune civiltà. Si tratta per lo più di una rendita in risorse di era in era.
Quando è uscito Tapestry, a parte la cosa delle casette Kinder, la prima esclamazione che ho sentito un po' ovunque è stata: “ha solo quattro pagine di regolamento!”. Ho avuto un deja-vu. Concordia ha quattro pagine di regolamento. Mai come in questo caso si avverte il peso della differenza tra quantità e qualità.
* Questa recensione è stata scritta prima che uscisse questo documento, ovvero le prime correzioni per le civilità... a nemmeno un mese dalla pubblicazione del gioco.
Materiali *****
Grafica/disegni ****
Ergonomia ****
Ambientazione *
Regolamento ***
Scalabilità ***
Rigiocabilità *****
Originalità **
Interazione *
Profondità *
Strategia **
Tattica *
Eleganza ****
Fluidità ****
Legenda: – (pessimo/assente), * (scarso), ** (sufficiente), *** (buono), **** (ottimo), ***** (eccellente)
Al primo sguardo del titolo mi e' sembrato di leggere gioco di Civicastrazione, terribile!!! Magari con gli aggiustamenti delle civilta' migliora al momento non sembra un gioco molto ben riuscito.
Buongiorno direttore, Fox di fustella rotante ha spifferato che tu eri nel gruppo dei PNP beta tester. La questione dello sbilanciamento era già stata evidenziata e segnalata?
Sarebbe assurdo se dopo che lo fanno play testare avessero ricevuto la segnalazione e se ne fossero sbattuti Los cojones per poi patchare ad un mese dall'uscita.
Penso che sarà un grande flop come charterstone e in un paio d'anni sarà reperibile a 30 euro nuovo come si sta verificando per il legacy di casa stonemaier
Io non ero nel gruppo Playtester. A Play uno dei Playtester mi spiegò semplicemente il funzionamento base del gioco (tracce + cambio era), ma senza provare una partita e senza vedere nessuna civiltà.
Questo mi rincuora. Però sai se i playtester avessero già ravvisato grossi problemi di bilanciamento?
so che sicuramente qualcuno di loro li aveva segnalati.
Ho giocato una sola partita ma tendenzialmente ho avuto le stesse identiche impressioni riportate qui in recensione. Nonostante tutti i difetti la mia partita tutto sommato è stata gradevole, la soddisfazione di creare un motore funzionante e di fare combaciare tutto il puzzle comunque l'ho sentita; è un gioco che nonostante tutto rigiocherei senza problemi, probabilmente una sufficienza piena l'avrei data. Certo il costo esorbitante sproporzionato rispetto all'esperienza effettiva non aiuta.
Bell'articolo come al solito e si impara sempre qualcosa.
Questo gioco mi ha suscitato interesse zero fin dall'inizio a causa del fatto che non sono appassionatissima di giochi di civilizzazione per cui Through the ages+espansione e Bios: Origins 2 mi bastano e avanzano a vita. Poi, dato il super hype, la curiosita' mi ha catturato e mi sono vista qualch playthrough...interesse rimasto a zero. Ora leggo l'articolo...l'interesse diminuisce verso numeri negativi.
Servizio pubblico salva portafogli!
Cmq penso che con l'abbondanza di giochi in commercio il voto base, la sufficienza per intenderci, non sia più il sei ma l'8, visto anche quel che costano i giochi e quanto presto si svalutano se brutti, non li considero neanche se di voto inferiore.
da come se ne parla mi aspettavo un voto pure più basso.
Il Direttore sotto Natale diventa più buono?... :)
Questo va considerato un po' come il regalo di Natale che Agzaroth fa alla community: 90€ da spendere liberamente in (altri) giochi!!! :)
@Agzaroth ma fai conto che ero straconvinto (ma convinto tanto da averlo detto in più di un'occasione) di aver letto o sentito in una delle live che eri anche te nel gruppo dei playtester che aveva accesso al PnP... :facepalm:
In ogni caso concordo praticamente con ogni parola delle recensione.
Dopo blockbuster clamorosi ( scythe, viticulture,wingspan) ci stava un mezzo flop. Purtroppo stavolta il vecchio Steg ha steccato in quasi tutto e anche la community di Boardgamegeek non lo stà premiando. Si spera prenda spunto da quello che è successo di negativo durante lo sviluppo di questo gioco per tornare così a sfornare grandi successi come con i titoli di cui sopra.
@Underscore45
Beh, basandoti sui voti di Agzaroth, non compreresti più nulla. Per tua fortuna c'è un'altra recensione che ha dato 8.5 a Tapestry. :)
Purtroppo solo giocandolo si può avere la certezza sulla validità di un titolo, poi chiaro che un po' di esperienza generale e l'analisi dei tutorial (o dei regolamenti) aiutano per un'analisi preliminare.
Anch'io considero spropositati i prezzi attuali, infatti sono più propenso a giocare quello che ho in collezione che spendere per le nuove uscite (almeno fino a quando rimangono a prezzo pieno).
PS Su Tapestry sono in linea con questo voto (dal basso della mia unica partita), forse darei qualcosa in più perché sono più buono di Agzaroth. E dire che mi ha divertito, però ragionandoci sopra, mi son reso conto che in effetti risulta veramente troppo lungo per quello che offre, infatti nelle ultime settimane pur avendo l'occasione di riprovarlo ho declinato senza esitazione.
Credo l'altra recensione abbia dato 7.5, non 8.5.
E comunque la scorsa settimana ho dato un 9 a Barrage :p
touchè
E hai dato un 8,5 anche ad Exceed Street Fighter
Il paragone con il Sudoku è davvero troppo generoso, direttore! :-D
Nel Sudoku, se ben ricordo, c'è un aspetto matematico di rompicapo... qui la plancetta ricorda quella di Patchwork, ma bucherellata. Quasi nessuna strategia sul posizionamento, anche perché difficilmente ti puoi programmare gli edifici che arriveranno.
Aggiungo agli abbondanti aspetti aleatori il fortunoso tracciato cosidetto "scienza", dove tiri il dado per avanzare su una traccia qualsiasi (e fin qui ci può stare) ma spesso senza eseguire l'azione di arrivo! E se su 3 tracciati magari ti fa comunque comodo avanzare, per la legge di Murphy sicuro che ti esce la 4a traccia e non puoi fare quell'azione importante che ti eri programmato, oppure (grazie Jamey) puoi rinunciare all'azione senza nessuna compensazione... bah!
Per un gioco di questo tipo l'idea di avere civiltà senza contestualizzazione storica e carte tecnologia con scoperte che si susseguono a caso mi fa un effetto tremendo. Come quando in Secret Hitler hanno confuso nazisti e fascisti. Va bene tutto, eh, però un minimo in più di rispetto per la storia ci vorrebbe.
Non ho molte partite all'attivo, però, dopo averlo giocato con avversari più o meno bravi, non ho visto questo grande sbilanciamento tra le fazioni. Credo che le capacità del singolo E le carte tapestry, possano riempire il gap di una civiltà meno "forte" di altre. Per portare un esempio: partita con 5 giocatori, senza il nuovo bilanciamento fazioni. Giocatori piuttosto esperti di gdt e alcuni alla seconda o terza partita a tapestry. La giocatrice con fazione architetti, alla sua prima esperienza con il gioco, vince su Leaders, Isolazionisti, Araldi e Craftsmen.
Indubbiamente è un gioco a tema, e non di, civilizzazione, senza la pretesa di diventare il nuovo tta. L'alea a volte si sente, ma una buona pianificazione è decisamente molto utile.
In definitiva, il prezzo è piuttosto alto, non è certamente il miglior gioco SM e penso che gli si potrebbe muovere la critica inversa, fatta ad un altro gioco uscito recentemente da ks, i cui componenti non erano il massimo, ma con un'ottima meccanica e giocabilità. In ogni caso, se preso per quello che è, diventa piacevole e le tattiche (non direi strategia perchè ci si deve adattare alle carte tapestry e alle situazioni che si creano in plancia e sui 4 tracciati ergo è difficile pianificare dall'inizio) sono diverse. Ottima la rigiocabilità ed i materiali. Credo che la sufficienza la raggiunga pienamente.
Sì, hai ragione, ricordavo un voto più alto.
"Schiacciasassi Agz"... si salvano comunque solo 2 giochi sulle centinaia che hai provato. :)
@shaq io invece, proprio perché sapevo di volerlo recensire, l'ho giocato sempre con giocatori di pari livello (alto) e sempre scegliendo apposta combinazioni di popoli che dalle stata erano sbilanciati. Ad esempio primo, secondo , uno in mezzo e poi l'ultimo, oppure primo, due in mezzo e l'ultimo, o ancora primo, uno in mezzo e o due ultimi popoli. E in questo modo gli sbilanciamenti erano evidenti e oserei dire matematici.
Per me Stegmaier è un genio, dal punto di vista commerciale.
Abbaimo in ludoteca Tapestry, solo perchè uno di noi si è visto offrire a Lucca una copia dimostrativa già aperta (ci ha messaggiato e l'ha preso nonostante gli avessimo detto tutti che per noi non era un titolo adatto al nostro gruppo, evidentemente il prezzo era ridicolo).
Poi l'abbiamo 'dovuto' giocare e , nonostante fossimo prevenuti (o consci del livello del gioco) ci siamo trovati tutti ad impegnarci nella partita, per capirlo e fare punteggio, ma addirittura anche a rigiocarlo e proporlo ad altri! Ed anche a discutere quali aspetti deboli ha e come eventualmente possano essere migliorati.
Insomma non mi è chiarissimo cosa abbia di attrattivo questo gioco, ma ce l'ha! Se voglio essere obiettivo, andando oltre le mie preferenze personali, una sufficienza gliela devo dare....
Ho comprato questo gioco nonostante tutti i provalo prima che ho sentito in giro. Per me è diventato una droga. Mi ha preso tantissimo come pochi giochi hanno fatto finora, forse through the Ages, the gallerist e terra mystica mi hanno preso allo stesso modo. Le civiltà in gioco sono sbilanciate, ma solo se al tavolo ci sono giocatori con parecchie partite alle spalle. Ho visto Civiltà fortissime sulla carta arrivare ultime, sono le carte tapestry che possono fare la differenza anche se dipende sempre con chi giochi. Se cercate alea zero girate al largo se, invece, se cercate un gioco divertente, dove il tempismo, la tattica e un pizzico di buona sorte sono presenti allora avrete cetrato il bersaglio. Per me tapestry è divertente e sfidante, ma più che con gli altri giocatori, anche con se stessi. Finora riesco ad arrivare a malapena ai 200 punti, l obiettivo sono i 300! Il voto della recensione è in linea con chi l ha scritta,uno che ama gli splotten, difficilmente amerà questo tipo di giochi.
Per me è un 8.5 aspettando le espansioni.
Buon gioco!
a me è piaciuto molto: mi da quella senzazione di gioco di civilizzazione in un tempo contenuto, ha regole semplici e facili da spiegare, ha una bella modalità solo, scala molto bene, ha un setup molto variabile e con la giusta dose di fortuna. Poi ha il plus dei materiali e della grafica di livello superiore alla media.
Si capisce che il bilanciamento delle fazioni è stato tirato un po via, ma non è niente a cui non si possa porre rimedio e per la media di partite che riesco a fare io, non me ne accorgo neppure.
voto 8
@Capricornus: il voto della recensione è oggettivo. A me Tapestry ha divertito, ma oggettivamente è un gioco sotto la sufficienza. Due giorni fa ho caricato una recensione di un gioco che per me è stato un 4, ma il voto che ho messo è 7.5, perché oggettivamente è un bel gioco, che ha fatto scuola. E' la differenza tra il dare voti di pancia e darli con congnizione di causa.
La mia non vuole essere una critica al voto che hai dato, perché un voto quando argomentato è sempre giusto. Sicuramente è giusto considerando le gravi lacune che hai elencato, ma per chi legge e non conosce le inclinazioni del recensore è anche giusto dare delle indicazioni dei gusti così per ritrovarsi un po'. Io per esempio ho detto che giochi mi piacciono e ho dato il mio voto argomentando un minimo. Non sono certo un fanboy di SM, ho venduto scythe perché troppo moscio per i miei gusti. Per me Tapestry è davvero divertente ed è riuscito a farmi venire la voglia di giocarlo spesso, cosa che non provavo da molto tempo.
Sì ma che vuol dire 'sta roba scusa? che significa che mi piacciono anche i giochi della Splotter Spellen? Al loro Duck Dealer ho dato 7, mentre a Nome in Codice e Dixit ho dato 9. Quindi?
Secondo me il buon Agz nonha ancora acquisito una skill fondamentale per il recensore (ma io lo faccio da più anni e soprattutto nel cinema in maniera pro), capire per chi è il target.
Tapestry non è un gioco per giocatori. A me fa schifo, ma riconosco che se devi avvicinare qualcuno al mondo dei giochi da tavolo e devi superare l'entry level, questo titolo è perfetto, perché ti fa credere che stai giocando a Through the Ages e invece stai giocando ai Coloni di Catan bello da vedere.
Non è da poco.
Poi per il resto è tutta fuffa ovviamente.
del target ne ho parlato in un intero paragrafo e secondo me non centra nessun bersaglio.
Se poi il target era "buttiamo fumo negli occhi con l'estetica e non preoccupiamoci minimamente del gameplay", non mi sento di sponsorizzare questo tipo di operazione.
@Agzaroth
Mi ricordo una discussione di tanti anni fa in Tana sull'oggettività ed ero il primo a difenderla perché in una visione puramente soggettivistica, parlare della stessa cosa diventa impossibile. Però non sono d'accordo sull'oggettività del voto (anche se alcune considerazioni da cui scaturisce possone essere considerate tali), è pur sempre un giudizio e la sua validità assoluta potrebbe scaturire solo da una visione onnicomprensiva.
@Lobo
Agz qua ha colto nel segno, probabilmente se fosse stato un gioco più corto, avrebbe avuto il suo perché nel target che descrivi, mentre con una durata abbastanza impegnativa mi sarei aspetto qualcosa di più profondo.
Poi tra l'altro anche se sono solo poche pagine di regolamento, non l'ho trovato più facile da spiegare rispetto ad altri giochi del medesimo "peso".
Prima di scansare il gioco sulla base della recensione o ringraziare Agz perché vi ha ammazzato la scimmia, suggerisco di provarlo. Io amo FCM, Indonesia, AoS. Detesto i giochi di Feld (a parte ITYOTD e pochi altri), e in generale odio le insalate di punti. E non mi piacciono particolarmente gli astratti. E odio i mini-giochi scollegati (vedi plancia capitale). E non sono un fan di Stegmaier. E credo che le miniature inutili di KS siano solo inquinamento. Sono partito prevenuto e convinto che non mi sarebbe piaciuto. Ed è stato tutto il contrario. Senza entrare nelle diattribe tra voto oggettivo e voto di pancia su cui solo parzialmente concordo con il recensore (ci sono nugoli di recensori che considerano il "fan factor" tra gli elementi della recensione, solo per dirne una) posso dire che finita la prima partita non vedevo l'ora di fare la successiva. E un'altra, e un'altra ancora. Come non mi succedeva da tempo. È un gioco che tiene incollati al tabellone, che nel giocarlo dà soddisfazione estrema nel realizzare combo, e che - soprattutto - diverte. Le scelte di design (anche se criticabili) l'asimmetria (anche se sbilanciata) i materiali (anche se overproduced) i mini giochi (anche se scollegati) non tolgono una briciola del divertimento del gioco per quanto si presti a condivisibili critiche oggettive. Si diffidi invece dei giochi dal design perfetto che non si ha voglia di intavolare mai.
Edit: E aggiungo: per quanto abbia mancato tutti i target a considerati nella recensione, probabilmente qualche altro è stato centrato visto che è stato tutt'altro che un flop. E non credo sia giustificabile solo con "fanboy" o "hype" o "politica commerciale".
Io ci ho fatto, circa, una decina di partite e onestamente mi ha un po' stufato. Non lo valuto un brutto gioco, anzi in una scala da 1 a 10 un 7 è più che giusto ma come è stato fatto notare soffre parecchio il fatto di essere sbilanciato, non solo nelle carte tapestry o nelle culture ma sopratutto nei vari rami (tecnologia, esplorazione, guerra e scienza) e avere le milestone fisse non aiuta a variare più di tanto la strategia (conquista l'isola centrale e abbatti due torri avversario, ti spinge sempre a giocare in particolare modo la prima era allo stesso modo, avanzando quindi sul tracciato della guerra e dell'esplorazione). Capita spesso di iniziare la partita nello stesso modo, salvo giocare con culture che meglio si prestano a giocare sul ramo della teconologia, (ramo che ti permette di fare si tanti punti senza il rischio di perderne ma che può risultare noioso visto che in pratica passi il tempo a cercare di accumulare più carte tecnologie possibili diminuendo quindi le interazioni con gli altri giocatori). Parlando invece più generalmente dei vari rami quello tecnologia, in particolare modo e quelli di esplorazione e guerra sono i più forti, quello di scienza lo valuto parecchio sotto rispetto agli altri e finora non ho mai visto nessuno vincerci usandolo.
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