Unico difetto riscontrato è che alcuni scenari sono un po' sbilanciati... per tutto il resto un ottimo acquisto.
Eccoci qua col secondo capitolo della serie Undaunted, gioco ormai famoso e che con Normandy ha ottenuto un grande successo tra il pubblico per rapidità, semplicità e, nonostante ciò, anche una buona dose di strategia.
Il secondo capitolo ci trasporta nel nord dell'Africa del 1940 e ci vedrà vestire i panni delle armate italiane o delle truppe del Long Range Desert Group inglese. Le basi del gioco restano similari al primo, ma ci sono alcune peculiarità di questo nuovo capitolo, che andremo a vedere, e che lo rendono forse ancora più appetibile del precedente anche per gli appassionati di wargame che avevano mosso alcune critiche rispetto all'assenza di asimmetria tra gli schieramenti e quindi anche una bassa aderenza storica.
I materiali
- due mazzi di carte che formeranno il nostro mazzo di gioco (uno italiano e uno inglese);
- 22 tessere deserto doppia faccia per costruire i vari scenari;
- i segnalini controllo esplorazione di entrambe le fazioni;
- quattro dadi a dieci facce;
- i segnalini punti obbiettivo.
Fin qui sembrerebbe una copia del titolo principale, solo con differente ambientazione, ma le differenze ci sono; infatti troveremo:
- sei veicoli (tre per esercito) caratterizzati con rispettivo combat counter;
- segnalini danno veicolo,
- sei edifici;
- combat counters dei due eserciti con unità differenti (e quindi niente più monotonia, spesso contestata in Normandy).
Gli schieramenti
L' Esercito Italiano invece prevede un Team A simile in composizione a quelli del precedente capitolo con scout, fuciliere, mitragliere e in aggiunta anticarro; oltre a questi avremo anche un Team T di carristi con guidatore, mitragliere ed equipaggio. In questo gruppi vi è anche una seconda novità di questo gioco: delle abilità speciali possedute dai personaggi e attivabili sui veicoli.
Lo svolgimento del gioco è fondamentalmente identico al suo predecessore, ossia deck building, con carte utilizzabili per eseguire azioni.
Le novità introdotte riguardano i veicoli, che hanno permesso l'aggiunta delle seguenti azioni:
- guidare che ci permette di spostarci nelle tessere che lo consentono (alcune sono inaccessibili ai veicoli);
- riparare per togliere danni ai nostri veicoli (hanno tutti una vita di cinque punti e un totale di tre per la soppressione);
- sorvegliare per esplorare territori;
- anticarro per poter attaccare i veicoli;
- demolizione per attaccare veicoli o edifici.
Gameplay
Altra novità introdotta è la possibilità di dichiarare il controllo di una zona anche se c'è la presenza di un soldato nemico se e solo se questo non ha già un segnalino controllo su quella zona. La presenza dei veicoli fa sì che gli attacchi non possano essere diretti contro un soldato all'interno del veicolo, ma devono essere diretti contro il veicolo stesso. Una volta danneggiato il veicolo, si può dare infliggere un danno anche a un soldato al suo interno a scelta dell'attaccante (oltre al danno del veicolo). Quando il veicolo raggiunge i tre danni va girato sul lato soppresso e se raggiunge i cinque danni viene eliminato dal gioco.
Nuovi obbiettivi
In North Africa cambiano anche le condizioni di vittoria, non più limitate all'uccisione di tutti i nemici o alla conquista di 3-4-5 punti controllo. Ora ci sono delle missioni di fuga dove far uscire dalla mappa i vostri segnalini e delle missioni che vi chiederanno di uccidere determinate unità avversarie. Come in Normandy resta la possibilità di effettuare le missioni in modalità campagna e segnare tutti i risultati negli appositi fogli.
Conclusioni
Le cinque partite all'attivo non mi permettono un giudizio approfondito, tanto che ho preferito sottolineare le differenze e le novità introdotto in North Africa rispetto al capostipite. Tuttavia mi consentono in ogni caso di apprezzarne pregi e difetti e di consigliare caldamente questo secondo capitolo di Undaunted.