Premessa: questa recensione si basa prevalentemente sulla prima edizione del gioco, chiamato "Jyhad". Con l'aggiunta delle varie espansioni nuovi clan e nuove meccaniche sono state introdotte; comunque sia ritengo che quanto segue renda chiaramente (benchè approssimativamente) l'idea del gioco nella sua globalità.
Ambientazione
Vampire - The Eternal Struggle (VTES) è un gioco di carte collezionabile nato poco dopo il "boom" di "Magic". Detta così viene subito da pensare: 'ah.. eccone un altro dei tanti'. Ebbene sarebbe un errore madornale archiviare questo gioco così in fretta...
Innanzitutto qualche cenno storico. Il gioco, creato da Richard Garfield (lo stesso autore di "Magic") nell'oramai lontano 1994, ha come backgorund l'affascinante universo del gioco di ruolo "Vampire" della White Wolf. Nella sua primissima incarnazione porta il nome di "Jyhad" ed inizialmente fu prodotto dalla Wizards of the Coast e solo successivamente acquistato dalla White Wolf che ne continuò lo sviluppo. Si tratta quindi di uno dei primissimi giochi di carte collezionabili ed il paragone con il suo precursore è inevitabile; contrariamente però alla maggior parte della massa di giochi di carte collezionabili che seguirono negli anni sulla scia di "Magic", VTES è sopravvissuto garantendosi una folta nicchia di appassionatissimi e rimanendo quindi ancora vivo e vegeto. Vanta attualmente oltre una ventina di espansioni e periodicamente ne escono di nuove.
Vediamo di cosa tratta.
'The Eternal Struggle' (tradotto: 'La Lotta Eterna') è appunto il tema portante del gioco: ogni giocatore entra nei panni di un 'Methuselah', un vampiro antico e potente, tanto potente da essere considerato una leggenda per i vampiri più giovani, i quali dubitano della stessa esistenza dei Methuselah credendo di perseguire i propri fini.. mentre la realtà li vede marionette nelle mani dei Methuselah stessi che dall'ombra li usano, pedine atte a soddisfare giochi di potere di ben più vaste proporzioni il cui fine è il danneggiamento indiretto di altri Methuselah...
Il Gioco
In termini di meccaniche di gioco, tutto comincia con la disposizione intorno al tavolo: ogni giocatore ha una 'Preda' e un 'Predatore'. Questi sono rispettivamente il giocatore alla propria sinistra (che gioca dopo di lui) e quello alla propria destra. Questo è importante poiché la Preda è colui che dobbiamo eliminare per guadagnare punti vittoria utili per vincere la partita; inoltre alcuni tipi di azione (generalmente quelle mirate ad indebolire le risorse dei Methuselah) sono eseguibili solo sulla propria Preda. I giocatori si alterneranno quindi nel completare i loro turni di gioco procedendo in senso orario.
Ogni giocatore inizia la partita con due mazzi: un piccolo mazzetto chiamato 'Cripta' e il mazzo di gioco vero e proprio, la Biblioteca, contenente le abilità che i vampiri selezionati nella Cripta utilizzeranno durante la partita. Chiaro quindi che la scelta delle carte presenti nella Biblioteca è assolutamente strategica e basata sui vampiri che si utilizzeranno nella Cripta (e alle loro Discipline) e al tipo di gioco che si intende perseguire; tali vampiri ricoprono i tanti clan che nel corso del tempo il gioco di ruolo Vampire ha visto nascere. Nel primo set, Jyhad, è presente la sola Camarilla (Brujah, Gangrel, Malkavian, Nosferatu, Toreador, Tremere e Ventrue) mentre nei set successivi sono stati implementati molti altri clan. La composizione dei mazzi è di un minimo di 12 carte per la Cripta (quantità che di solito non conviene superare), mentre la Biblioteca spazia da un minimo di 40 fino a un massimo di 100 carte. Non esiste però un limite al numero di copie di ogni carta che il giocatore può inserire nei propri mazzi e in questo VTES lascia davvero tanto spazio alla creatività. Sono il mazzo e il gioco stesso a ribilanciare il tutto durante la partita.
Oltre ai mazzi di gioco, ogni giocatore partirà con 30 segnalini Sangue (Blood) che rappresentano le sue risorse iniziali. Infine si utilizza un oggetto che rappresenti il 'Vantaggio' (The Edge): questo oggetto passerà da giocatore a giocatore nel corso della partita ed indicherà chi abbia acquisito un vantaggio temporaneo, garantendo un preziosissimo segnalino Sangue per turno ed un ancor più prezioso voto aggiuntivo durante i Referendum (vedi in seguito).
Durante il suo turno di gioco ogni giocatore (Methuselah) può giocare diverse tipologie di carte. Alcune sono giocabili solo dal Methuselah nei panni di se stesso, altre rappresenteranno le azioni che i vampiri controllati eseguiranno in quel turno, solitamente al costo di 'TAP' - ossia ruotando la carta vampiro che esegue l'azione di 90° ad indicare che esso è impegnato e non può fare altro in quel turno (nè in quello degli avversari, solitamente). Altre ancora rappresentano effetti istantanei di combattimento, prevenzione danno e quant'altro.
Le fasi di un turno sono quindi:
1. Fase di Stappo
2. Fase Master
3. Fase Seguaci
4. Fase Influenza
5. Fase di Scarto
- Nella fase di STAPpo tutte le carte ruotate orizzontalmente saranno riposizionate verticalmente ('pronte').
- La fase Master dà la possibilità al Methuselah in persona di prendere parte alle vicende permettendogli di giocare una carta Master, carta che solitamente genera un effetto immediato piuttosto potente e poi viene scartata o che garantisce al Methuselah un aumento di risorse (investimenti), di potere (controllo di una città) o di creare legami di sangue con i vampiri controllati in modo da facilitarne la rigenerazione. Queste carte hanno lo sfondo completamente diverso e sono immediatamente riconoscibili.
- Nella fase Seguaci il Methuselah deciderà quali azioni i propri vampiri controllati intraprenderanno o giocherà carte su di essi decidendone le azioni per quel turno. E' da notare che alcuni tipi di azione non necessitano di una carta ma vengono semplicemente dichiarati (previo TAP del vampiro). I principali tipi di azioni disponibili sono: Dissanguare (Bleed), Caccia (Hunt), Equipaggiarsi, Assoldare servitori/alleati, intraprendere un'Azione Politica (che darà luogo a un 'Referendum'). Da notare che ogni clan domina un certo tipo di Discipline, quindi ad esempio i Brujah saranno principalmente portati per il combattimento, con Discipline attinenti la velocità (attacchi multipli) e la forza (danni maggiorati), mentre i nobili Ventrue avranno Discipline legate alla resistenza fisica, al carisma e allo 'charme', oltre che numerosi titoli nobiliari.
- La fase Influenza consente di destinare parte delle proprie risorse (i segnalini Sangue) per prendere il controllo dei vampiri che saranno utilizzati durante il gioco. In ogni turno è possibile spendere 4 segnalini Sangue in questo modo ed in pratica i segnalini Sangue spesi saranno posti come punti vita sui vampiri. Prendere il controllo di un vampiro significa quindi investire i preziosi segnalini Sangue fino a saturare i punti vita del vampiro (che vanno da 1 a 10). Si comprende subito quindi che vampiri di età molto avanzata sono più difficili da controllare in quanto necessiteranno di molte risorse e più turni per raggiungere il controllo, ma questo è controbilanciato dal numero di punti vita che quegli stessi vampiri alla fine otterranno a disposizione, nonchè dalla quantità di Discipline, abilità e titoli che possiederanno (i vampiri più grossi sono esponenzialmente molto più forti).
- Infine la fase di Scarto consente di scartare una carta dalla mano (magari inutile in quel momento della partita) e ripescarne subito un'altra.
VTES introduce una differenza sostanziale rispetto a molti altri giochi di carte, ossia non dipende (nè possiede) dalla classica pescata ad inizio turno: durante il gioco per ogni carta giocata se ne pesca immediatamente un'altra di rimpiazzo (tranne rare eccezioni); questo genere di meccanica fa sì che si crei una 'fluidità' di gioco che chiaramente a monte necessita di uno studio in fase di preparazione del mazzo. Un esempio: durante un combattimento (e chiaramente in un mazzo predisposto e basato sul combattimento) potremo vedere un vampiro attaccarne un altro giocando una carta che gli permette di farlo, poi vedremo il vampiro portarsi a lunga distanza grazie a un'altra carta, poi lo vedremo sparare, poi portarsi magari a corpo a corpo, artigliare l'avversario, aumentare il numero di attacchi, prevenire i danni, poi prolungare il combattimento e attaccare ancora... il tutto scandito da giocate di carte alternate tra il Methuselah che attacca e quello che difende; chiaramente la mano è composta da sole 7 carte, ma il giusto quantitativo di copie presenti nel mazzo garantirà probabilisticamente di pescare grossomodo le carte giuste al momento giusto (o comunque carte ugualmente utili), lasciando poco spazio al fattore fortuna e permettendo al mazzo di 'girare' entro i limiti e le specifiche per i quali è stato strutturato. Quindi nell'esempio di cui sopra lanciando un proprio vampiro all'attacco con.. diciamo 3-4 carte adatte allo scopo, si avrà modo di giocare e pescare di continuo, pescando altre carte attacco e consentendo di prolungare il combattimento fino a mandare - se tutto va bene e avversario permettendo - in torpore il vampiro bersagliato.
In pratica in VTES ogni giocatore usufruisce sempre appieno della potenzialità della propria mano completa (e del proprio mazzo), senza giocarsi magari tutto subito per poi ridursi alla mera pescata per il resto della partita.
E poi c'è la fase politica. Praticamente un gioco nel gioco, in cui i Methuselah stessi sono chiamati in causa per votare le 'leggi' che altri Methuselah tentano di far passare. Questo avviene quando particolari carte azione attivano i vampiri e danno luogo ai 'Referendum', momenti in cui ogni Methuselah si avvale dell'influenza dei vampiri titolati ('Primogen', 'Prince', 'Justicar' e altri) ma non solo: in questa importantissima fase del gioco entra in ballo la diplomazia dove Methuselah magari più aggressivi ma meno influenti politicamente tentano di contrastare quelli che basano la propria strategia sulla politica, magari guadagnandosi il favore di altri Methuselah... Se è vero infatti che alcuni clan sono più propensi ad usare le mani, le armi o la magia, altri sono maggiormente avvezzi alla sottile arte della politica.. e questa si rivela almeno di pari letalità!
Tanti sarebbero ancora gli aspetti di gioco da elencare, ma davvero il gioco è troppo ricco per descrivere minuziosamente tutto quanto è messo a disposizione; ad esempio ogni azione intrapresa da un vampiro ha un differente grado di Furtività (Stealth) che rappresenta le misure prese dal vampiro che agisce affinché non sia scoperto e che può essere modificata dall'impiego di effetti istantanei ma alla quale si oppone l'Intercetto (Intercept) donato da altre carte appositamente utilizzate per bloccare le azioni dei vampiri avversari dando luogo a battaglie di Furtività/Intercetto; il combattimento tra vampiri è molto ben fatto e tiene conto del corpo a corpo, della distanza, degli eventuali famigli/alleati umani e comprende tutta una serie di equipaggiamenti (armi, paletti, veicoli) che lo rendono molto tematico e raffinato; i vampiri non sono facili da uccidere, difatti entrano in torpore quando perdono tutti i loro punti vita e possono essere ridestati da altri propri vampiri a costo dei loro stessi punti vita o addirittura dal Methuselah.. ma sono presenti armi o magie in grado di 'bruciare' i vampiri in torpore eliminandoli dal gioco, nonché è possibile compiere Diablerie (addirittura il vampiro che la commette guadagna esperienza commettendola su un vampiro più anziano, oltre a rigenerare i propri punti vita) con conseguente Caccia di Sangue indetta a votazione immediata straordinaria dai Methuselah... insomma di tutto e di più di quanto possibile attingere dai momenti salienti dell'universo di Vampiri, il tutto ridotto e fedelmente riportato nel gioco di carte.
Scopo del gioco è chiaramente eliminare l'influenza dei Methuselah avversari. Quando un Methuselah giunge a 0 segnalini Sangue, questi è eliminato dal gioco e il suo Predatore guadagna un punto vittoria. Alla fine di una partita colui che ha il maggior numero di punti vittoria è dichiarato vincitore.
Considerazioni
VTES è un gioco profondo e tatticamente complesso sul quale sono stati scritti degli autentici trattati. La differenza sostanziale che lo ha reso un gioco meno conosciuto è sicuramente la sua peculiarità di non essere stato ideato per il gioco veloce uno-contro-uno, bensì per partite a più giocatori. Questa è la sua forza e la sua pecca (per chi la reputa tale). Inoltre è lievemente più complesso della media dei giochi di carte collezionabili 'tradizionali'. Garfield stesso in un'intervista ha dichiarato che Jyhad fu da lui ideato soprattutto tenendo conto delle debolezze di Magic, in modo da sopperirgli. In parte vi è riuscito a mio avviso. Qui di seguito il link all'intervista completa, per chi fosse interessato: http://www.kultunderground.org/archivio.asp?art=1981
Graficamente e tematicamente infine il gioco è molto valido e il giocatore ha modo di calarsi nei panni del Methuselah fin da subito e le azioni dei vampiri, prima tra tutte il combattimento, sono assolutamente tematiche prima che algoritmiche. Molti degli artisti del primo set, "Jyhad", sono gli stessi dei primissimi set di "Magic" (i mitici Mark Poole, Mark Tedin, Cristopher Rush, Quinton Hoover... chi se li ricorda? :) )
In definitiva, chiudo con una frase che ho letto più volte in giro per la rete: se "Magic" può essere considerato la 'dama' dei giochi di carte, VTES ne rappresenta gli 'scacchi'...
Giochi collegati:
Vampire: The Eternal StruggleScritto da Raistlin il 13/10/2009
Voto recensore:
7,9Pro:
Sicuramente tra i migliori giochi di carte esistenti per il gioco in multiplayer: VTES risplende infatti se giocato da tre giocatori in su, al meglio in quattro, cinque o anche di più.Meccaniche eleganti e bilanciamento pressochè perfetto.
Tema caldissimo: ha un po' quello che io chiamo il 'feeling di Dune'.. sembra un gioco creato partendo dal background del gioco di ruolo a cui si ispira e non da un algoritmo matematico al quale è stata appiccicata alla bell'e meglio un'ambientazione.
Il prezzo delle carte non è alto ed è possibile acquistarne grossi lotti sulla rete a prezzi accessibilissimi, soprattutto per il primo set Jyhad, che comunque contiene le basi del gioco.
Non è un banale, commerciale gioco di carte come ce ne sono a pacchi: si attesta sicuramente su un altro piano.
Contro:
Le carte dei primissimi set soffrono di una certa inesperienza di descrizione, risultando sovrabbondanti di testo - in parte ridondante - e mancando di tag semplificativi (chi ha presente le carte di Magic delle primissime edizioni ha ben chiaro il concetto).Nelle partite uno-contro-uno il gioco non dà il massimo e perde la preziosa componente sociale/diplomatica, pur funzionando perfettamente. Questo può essere un deterrente per chi cerca un gioco che dia il massimo in due giocatori.
VTES non è semplicissimo; benché il regolamento non sia complesso e anzi sia tranquillamente assimilabile nel giro di 10 minuti, padroneggiarne le meccaniche e la profondità richiederà diverse partite.
Purtroppo il gioco è solo in lingua inglese.
Può creare dipendenza mentale sulle strategie possibili in modo analogo e maggiore di Magic :)
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