Warhammer Fantasy Roleplay 2a edizione: Cavalieri del Graal

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I Cavalieri del Graal viene definita nel manuale stesso Una guida a Bretonnia. La definizione è senz'altro appropriata.
Il manuale presenta la stessa struttura di Eredi di Sigmar (vedi recensione): si tratta, cioè, di un modulo di ambientazione geografica che descrive con dettaglio la Bretonnia, consentendo agli AdG (Arbitri di Gioco) di ambientare le proprie avventure di Warhammer anche al di fuori dei confini dell'Impero, estendendo l'azione al reame bretonniano.
Se l'Impero richiama in maniera più o meno esplicita la Germania medievale, Cavalieri del Graal si ispira alla Francia dei paladini ed alla mitologia del Graal (che sarebbe più appropriata per Albione/Inghilterra, ma non stiamo troppo a cercare di spaccare il capello in quattro).
Il manuale è ben fatto e curato nella grafica e nei contenuti.
La struttura ricalca quella di Eredi di Sigmar:
Capitolo I: la terra e la sua gente - Contiene una descrizione della lingua, della cultura e delle genti di Bretonnia (da una parte i cavalieri ed i nobili, dall'altra i popolani).
Capitolo II: storia di Bretonnia - Spiega la storia della Bretonnia dalle epoche precedenti alla sua fondazione fino agli avvenimenti della Tempesta del Caos. Sono descritte in dettaglio le battaglie di unificazione che Gilles le Breton affrontò per costituire il regno.
Capitolo III: politica e relazioni internazionali - Illustra la politica strettamente feudale della Bretonnia, le organizzazioni commerciali e le leggi informali dei villaggi.
Capitolo IV: legge e giustizia - Spiega il sistema legale della Bretonnia, che usa due pesi e due misure. La legge non è uguale per tutti!
Capitolo V: religione e costumi - La religione principale della Bretonnia è incentrata sulla Damadel Lago che rappresenta il culto di Stato. Da un lato la Dama è la Bretonnia, dall'altro si tratta di un'entità adorata dai cavalieri del Graal ma piuttosto estranea alla vita dei popolani.
Capitolo VI: una panoramica sulla Bretonnia - È di gran lunga il più corposo dei capitoli: sono descritti i quattordici ducati del reame, con dettagli relativi alla geografia, alla gente, ai luoghi d'interesse particolare, nonché vi sono vari spunti per sviluppare avventure. Ogni sezione offre anche una serie di motivazioni che potrebbero spingere un avventuriero ad abbandonare un dato ducato per intraprendere la vita del ramingo.
Capitolo VII: personaggi e carriere - Tratta della creazione di personaggi bretoniani con le loro caratteristiche peculiari. Sono illustrate anche 14 nuove carriere specifiche della Bretonnia.
Capitolo VIII: la cavalleria - Il cavalierato rappresenta l'epitome della nobiltà bretoniana. In questo capitolo sono descritti i poteri delle virtù cavalleresche (in termini di gioco si tratta di talenti veri e propri) e le caratteristiche delle cavalcature: dai destrieri bretoniani ai pegasi, fino ad arrivare ai selvaggi ippogrifi.
Capitolo IX: marea di sventura - Si tratta di un'avventura pensata per introdurre un gruppo di avventurieri in Bretonnia. Ci sono due insiemi di statistiche, uno per avventurieri novizi originari di Bretonnia, l' altro per avventurieri con maggiore esperienza provenienti dall'Impero (o da qualche altra parte del Vecchio Mondo)
Pro:
Ottima grafica, facilità di consultazione. Personalmente apprezzo molto il livello di dettaglio delle informazioni fornite in questi manuali: sufficienti per dare profondità alle proprie avventure ma non eccessivamente dettagliati da "castrare" le idee personalizzate di campagna degli AdG.
Contro:
Valgono le stesse critiche già evidenziate per gli Eredi di Sigmar: una attenzione scarsa per la redazione, che porta ad avere alcune parti (poche) non tradotte e qualche periodo di oscura comprensione. In fondo poca cosa rispetto al valore complessivo del manuale.
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