Warriors è un gioco di carte creato a quattro mani da Alan Moon (Ticket to Ride) e Richard Borg (Battlecry style). Partiamo dalla confezione: la piccola scatola targata KDS contiene un mazzo di 110 carte (eserciti, catapulte, maghi, attacchi e mercenari) e cinque dadi (tre rossi per l’attacco e due neri per la difesa). Le istruzioni all’interno sono completamente in italiano, ben scritte con tanto di esempio di gioco per aiutare il giocatore a capirne lo svolgimento. Le carte mostrano 6 diversi eserciti (Non Morti, Troll, Nani, Elfi, Goblins, Barbari) ognuno dei quali è composto da diverse unità: Fanti (simbolo Scudo), Arcieri (simbolo Arco) e Cavalieri (simbolo Testa di Cavallo). Per facilitarne il riconoscimento, gli eserciti sono contrassegnati da diversi colori. Completano il mazzo alcune carte speciali (3 Maghi, 9 Catapulte e 14 carte Attacco divise in Battaglie e Mercenari) di colore neutro. All’inizio del gioco, ogni giocatore riceve 11 carte e scarta quelle Attacco e Mercenario, che verranno poi inserite nel mazzo di gioco; terrà solamente le carte esercito che deve schierare subito sul tavolo dividendole per popolo (colore). Se il giocatore è in possesso di carte Mago, queste potranno essere associate ad un esercito; le carte Catapulta, invece, dovranno essere sì schierate sul tavolo, ma non apparterranno a nessun esercito in particolare. Dopo di questo il mazzo viene mescolato e il gioco ha inizio. Ogni partita si svolge in 3 turni. Ad ogni turno si applica la seguente procedura:
1… Ogni giocatore riceve 7 carte e ne tiene 4. Le altre carte verranno scartate.
2… Se si posseggono carte esercito, queste potranno essere usate per rinforzare le proprie fila, mentre le carte Mago e Catapulta verranno giocate come descritto nel setup. Le carte attacco verranno, invece, posizionate davanti agli eserciti.
3… Il giocatore con la carta Attacco (Mercenario o Battaglia) più bassa attaccherà per primo, poi la possibilità di attacco passerà al giocatore con la successiva carta attacco più bassa e così via, in ordine crescente. Il giocatore indicherà quale dei suoi eserciti effettuerà l'attacco: si possono attaccare solamente gli eserciti dello stesso tipo (appartenenti ad un altro giocatore) oppure i nemici naturali dell'esercito attaccante (i Nani sono nemici dei Goblins, i Barbari dei Non Morti, gli Elfi dei Troll: ogni carta ha un simbolo con il disegno del nemico naturale stampata nell'angolo in basso a destra).
4... I giocatori contano i Fanti (simbolo Scudo) che hanno nel loro Gruppo Attaccante in aggiunta ai simboli presenti sulla carta Attacco utilizzata (che possono dare al giocatore attaccante altri Fanti, Arcieri o Cavalieri): per ogni Scudo il giocatore lancia un dado (fino ad un massimo di TRE dadi per l’attaccante e DUE per il difensore: se il difensore non ha scudi lancia comunque UN dado). Il giocatore che ha la maggioranza di Arcieri (simbolo Arco) aggiunge inoltre un bonus di +1 al dado dal valore più alto. L'attaccante lancia i dadi rossi, mentre il difensore quelli neri.
5... Si confrontano i risultati dei dadi, prendendo per primi il dado rosso ed il nero col valore più alto: se vince il rosso il Difensore perde una carta (e la consegna al suo avversario); se vince il nero (o in caso di pareggio) è l’Attaccante a perdere una carta. In seguito si confrontano i valori degli altri dadi (solo se il difensore ha usato più di un dado per difendersi) e si agisce allo stesso modo.
6... La battaglia finisce quando l’Attaccante decide di fermarsi oppure se uno dei due gruppi viene totalmente eliminato. Se l’Attaccante ha ancora a disposizione una carta Cavaliere tra le fila del suo esercito (simbolo Testa di Cavallo) può effettuare ora un’altra battaglia, prendendo di mira un diverso gruppo nemico usando la stessa carta attacco e lo stesso esercito, ma coprendo una delle carte del suo esercito attaccante, per simulare la pattuglia che rimane a guardia del primo campo di battaglia.
7... Le Catapulte si possono usare per attaccare una qualsiasi carta nemica che sia o meno impegnata in uno scontro. Si lancia un dado e se il risultato è 4 - 5 o 6 la carta attaccata viene distrutta.
8... I maghi vengono associati ad un esercito e lo proteggono da qualsiasi attacco: quell'esercito, però, non potrà attaccare nessuno finché il Mago resta con lui. I Maghi possono essere eliminati con le Catapulte.
9... Le carte Attacco di tipo Mercenario infine permettono di aggiungere ad una battaglia anche carte di Popoli diversi da quelli coinvolti inizialmente.
10... Alla fine di ogni turno le carte Catapulta inutilizzate e le carte Mago verranno scartate.
Al termine del terzo turno di gioco si effettua il conteggio dei punti, considerando che :
Tutte le carte conquistate in battaglia valgono 2 punti
Il giocatore che possiede il maggior numero di carte di un Esercito (ad esempio, il Giocatore che ha più carte Nano di tutti gli altri) guadagna dei punti extra.
Il giocatore che ottiene più punti vince la partita.
Non si fatica ad evincere che questo Warriors è un gioco dalla profondità quasi nulla e dallo spessore strategico pari allo zero. Il tutto si riduce a tiri di dado in stile Risiko quindi è la fortuna che fa da padrona, senza contare che la pesca delle carte è piuttosto fondamentale; non è raro stare un intero turno a subire attacchi perché nella propria mano non si hanno carte Battaglia o Mercenario. Diciamo che se volete un gioco impegnativo e cervellotico, questo Warriors è la scelta sbagliata, ma se avete una compagnia portata per i giochi senza impegno, queste carte potranno darvi un po' di soddisfazione per almeno una mezz'oretta buona. La longevità del gioco, comunque, alla lunga potrebbe risentirne vista la poca varietà delle scelte possibili (Attacco, Attacco con Catapulta).
Giochi collegati:
WarriorsScritto da Torakiki il 04/04/2008
Voto recensore:
4,5Pro:
Carte robuste dai disegni molto belli.Gioco semplice ed immediato.
Le partite non richiedono troppi sforzi mentali.
Contro:
Strategia ridotta all'osso.Longevità a lungo termine non è garantita.
Se non volete che sia la fortuna a decidere per voi, statene alla larga.
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