Warzone Resurrection

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 Introduzione


 Mutant Chronicles... sono in tanti a ricordare questo storico marchio, specie in Italia. Circa vent'anni fa la Hobby & Work portò, con una coraggiosa e quasi inedita scelta editoriale, nelle edicole di tutta la penisola una collana di racconti, basata su un romanzo ambientato in questo universo, e un gioco da tavolo - Blood Berets, i cui componenti in cartoncino erano suddivisi in più uscite (settimanali, credo) - in cui un manipolo di soldati di un fosco e lontano futuro si scontravano contro i malvagi seguaci di una crudele e divina entità aliena chiamata Algeroth.


Per me, ma credo per molti di noi giocatori non più adolescenti, quello fu l'inizio della carriera ludica che ancora porto avanti nonché l'inizio di un amore verso un'ambientazione ricchissima, cupa, ampia e coerente, arricchita dal contributo di artisti come Bonner, Horley ed anche il nostro Parente.


In effetti la bellezza di quell'universo alternativo rappresentò per lungo tempo la fortuna della Target Games, società che diede l'inizio al tutto, e col tempo nacquero altri (bellissimi) giochi da tavolo, giochi di carte, giochi di ruolo e, naturalmente, un gioco di miniature tridimensionali chiamato Warzone.


Quest'ultimo conobbe due edizioni prima che la Target Games dichiarasse bancarotta (indubbiamente fece il passo più lungo della gamba, anche per il lancio di un secondo gioco di miniature, tra l'altro molto ben ambientato anche in questo caso). I diritti di Mutant Chronicles furono acquisiti dalla Paradox che prima li concesse ad Excelsior Games (ditta americana molto volenterosa ma poco organizzata) e poi alla Fantasy Flight Games, che confezionò un gioco di miniature con un buon regolamento ma dall'universo stravolto. In entrambi i casi la rinascita del brand (che conobbe pure un film dal basso budget e dalla qualità discutibile) fu poco più di un fuoco di paglia. E arriviamo ai nostri giorni...


 


 


Il rilancio


 


L'arrivo del sistema Kickstarter ha cambiato in modo notevole il mercato. Molti progetti nascono o rinascono proprio tramite questo innovativo sistema di finanziamento. E' effettivamente tramite Kickstarter che la misconosciuta Prodos Games, una piccola ditta inglese, sfruttando anche le nuove possibilità offerte dalla stampa 3D, decide di tentare la grande avventura di rilanciare il gioco di miniature di Warzone. La raccolta di fondi ha conosciuto alti e bassi ma alla fine il progetto è stato finanziato alla grande ed il gioco è infine rinato sotto il nome, piuttosto azzeccato, di Warzone Resurrection!


 


 


L'ambientazione


 


Troppo ampia per essere sviscerata a dovere, possiamo solo farne una velocissima panoramica: in un futuro remoto la nostra amata Terra è ormai definitivamente devastata ed abbandonata (vi rimangono solo coloro che non sono riusciti a fuggire, coinvolti in una continua e disperata lotta per la sopravvivenza) mentre l'umanità ha colonizzato l'intero sistema solare, terraformando molti dei pianeti che lo compongono. La Luna in particolare è divenuta una sorta di megaconglomerato urbano, centro del mondo politico, finanziario e religioso di Mutant Chronicles. Per di più ora la popolazione non è più governata da entità nazionali ma da megacorporazioni (Capitol Bauhaus, Imperial, Mishima e Cybertronic) che nacquero come grandi entità economiche per poi inglobare tutte le attività (politiche, culturali, sanitarie, difesa, istruzione) una volta appannaggio di organismi politici. Mentre la Luna rimane un porto franco attraverso l'intero sistema le megacorporazioni si danno battaglia nel tentativo di imporre un'assoluta supremazia sulle altre entità.


In tutto questo però irrompe l'Oscura Legione, un'entità malvagia governata da cinque divinità (o presunte tali), gli “Apostoli”, ognuna devota ad un particolare credo (Ilian al Vuoto, Muawijhe a Incubi, Semai all'Odio, Algeroth alla Tecnologia Oscura e Demnogonis alla Corruzione). Il loro arrivo lo si deve all'avventatezza dei Conquistadores della corporazione Imperiale che su Nero, decimo pianeta del sistema solare trovano e spezzano il sigillo che li teneva lontani dalla nostra dimensione.


Di fronte a questa inaspettata minaccia le corporazioni si trovano quando messe alle strette a fare fronte comune tuttavia è solo la Fratellanza, un'organizzazione parareligiosa, a permettere all'umanità di avere un briciolo di speranza e coltivare una nuova fede con cui combattere l'orrore che l'Oscura Legione ha portato nel sistema solare...


 


 


Panoramica del sistema


 


I ragazzi di Prodos Games hanno deciso di rilanciare il vecchio universo (senza introdurre quindi quelle novità eccessive promosse invece da FFG) pescando a piene mani dallo storico immaginario creato dai ragazzi della Target (aggiustando comunque alcune cose qua e là). Le miniature si rifanno in buona parte a quelle dei vecchio sistema (ma sono in scala diversa, 32 mm) ma non mancano concept assolutamente originali e moderni. In generale la qualità è molto alta e i figurini sono ben stampati e molto ben proporzionati. Non meno importante, il regolamento vanta il lavoro del noto Andy Hoare e la collaborazione del sempre bravissimo Alessio Cavatore. Le regole hanno conosciuto diverse fasi di test, aggiornate più volte nel corso del Kickstarter, così come le liste che compongono le varie fazioni del gioco (7 in totale, 5 megacorporazioni, Fratellanza ed Oscura Legione). Il tutto è stato raccolto in un elegante volume completamente a colori in cui sono ragguppati regolamento ed army list (con l'eccezione degli Imperiali, aggiunti successivamente).


Il sistema si basa sul tiro di uno o più dadi da 20, il cui risultato deve essere solitamente confrontato con la caratteristica utilizzata per effettuare una certa azione, considerando ovviamente tutti i modificatori del caso. Ad esempio per sparare e colpire un nemico sarà necessario individuare il valore di capacità di tiro del modello, aggiungere o togliere i modificatori e tirare il dado: se si ottiene un numero pari o inferiore a questo numero si ha un successo, se superiore un fallimento (con 1 si ha un successo perfetto e 20 un fallimento critico). Quando si colpisce un nemico si confronta la forza del colpo con la


Il gioco fa ampio uso di carte, che sono utilizzate A) come riferimento per le caratteristiche delle unità schierate e il loro equipaggiamento, B) per ottenere Risorse (utilizzabili per ricevere dei bonus di varia natura durante il gioco o avere accesso ad abilità speciali) e C) vantaggi strategici (bonus temporanei ottenuti tramite le capacità tattiche di coloro che guidano le armate, rifornimenti o altro ancora).


Dopo che i giocatori hanno creato la propria lista di gioco di pari punteggio (le partite standard sono di 1000-1500 punti), sistemato il tavolo con gli scenici e indicato le missioni che devono compiere si è pronti a partire.


Si inizia con un tiro di iniziativa. Chi tira più alto ha diritto di muovere una unità (o obbligare l'avversario a muoversi). Tocca poi all'unità dell'avversario e si va avanti così fino a quando ogni unità non è stata mossa. A quel punto il turno finisce, eventuali carte Risorsa utilizzate vengono ripristinate, eventuali carte strategia “usa e getta” vengono scartate e si parte con un nuovo tiro per l'iniziativa.


Ogni unità attivata ha diritto a compiere le azioni che meglio crede: ogni modella ha a disposizione (solitamente) due azioni che possono essere spese per muoversi, caricare, sparare, mirare, mettersi in copertura ecc cercando però di mantenere una certa coerenza d'insieme (distanza massima dal leader) pena malus sui test da eseguire. Esistono poi azioni speciali che richiedono 2 azioni e anche azioni di gruppo, che comportano il coinvolgimento di un certo numero di modelli i quali dovranno tutti assieme spendere il giusto numero di azioni per poter dar seguito a quella certa attività. Le possibilità offerte dal sistema sono molte e molto più articolate rispetto ai vecchi sistemi: questo offre possibilità tattiche molto interessanti e variegate ma naturalmente richiedono un attimo di attenzione in più per essere assimilate.


Come dicevamo le carte hanno un ruolo di primaria importanza. Le carte Risorsa offrono la possibilità di concedere azioni bonus, attivare abilità speciali di armi e modelli ecc mentre le carte strategia offrono ulteriori bonus da sfruttare quando il momento lo richiede.


Particolare attenzione è data ai modificatori da applicare alle varie situazioni di gioco: terreni difficili, coperture, cariche, mira, caratteristiche offensive delle armi (più o meno efficaci contro determinate armature/protezioni)... indubbiamente il sale di un buon wargame tridimensionale, regole da sfruttare per arrivare ad ottenere il massimo di possibilità di riuscita per ogni azione. Da questo punto di vista il gioco regala parecchia soddisfazione e chi ama il gioco ragionato e tattico amerà quanto confezionato da Prodos Games.


Non mancano poteri sovrannaturali, nella forma di Doni Oscuri per l'Oscura Legione, Arte per la Fratellanza e Ki per la Mishima (una sorta di energia spirituale derivante dalla meditazione). Il loro utilizzo è semplice e richiede di solito un tiro di dado per la loro applicazione. Nulla di particolarmente devastate, solo un supporto ed una possibilità in più che viene offerta a queste fazioni.


Come nota finale mi preme sottolineare l'ottima possibilità di personalizzazione delle truppe delle varie fazioni. Ogni forza ha la possibilità di comprare opzioni di varia natura per i leader (ma non solo) in campo, cosa che sblocca nuove possibilità, nuove capacità e nuove abilità per le truppe indicate. Possibile inoltre creare ex novo un leader: partendo da una base standard è possibile acquistare potenziamenti e abilità specifiche per schierare un capitano o generale assolutamente originale ed unico. Questo rende la creazione della propria lista sempre una sfida molto stimolante e creativa e dona un'ottima varietà al sistema.


 


 


Considerazioni finali


 


Le premesse sono davvero eccellenti. Prodos ha rimesso in piedi una marchio, Warzone, praticamente defunto e con la dedizione che solo una piccola ditta formata da grandi appassionati può avere ha confezionato un prodotto ottimo sotto molti punti di vista.


Dal lato modellistico le nuove miniature sono fantastiche: ottimamente proporzionate, stampate egregiamente senza errori grossolani (non manca la necessità di effettuare limature qua e la ma in generale tutto quanto mi sia passato tra le mani è stato semplice da montare), svecchiano gli originali concept senza tradire mai troppo la tradizione e i fan di vecchia data ringraziano. Sicuramente a livello di customizzazione siamo lontani dagli standard GW (il materiale è una specie di plastiresina, facile da lavorare ma mancano bitz vari per poterlo fare, a meno di non lavorare con la materia verde) ma quello che abbiamo tra le mani è veramente di ottimo livello – e ad un prezzo tutto sommato ragionevole, oserei dire.


Il sistema di gioco poi è sicuramente molto interessante. Il metodo di attivazione alternato delle unità rende il gioco dinamico, molto tattico e non penalizza mai troppo chi parte per secondo e l'utilizzo delle carte risorsa permette di giostrare al meglio le possibilità e le abilità dei propri uomini regalando al contempo soddisfazioni tattiche di buon livello.


Ottimo il sistema della gestione dei combattimenti, sia per le armi da fuoco (copertura, mira...) che per il corpo a corpo (attacchi multipli, bonus da carica ecc). Per la verità ad alcuni fa storcere un po' il naso il fatto che, nel momento in cui due modelli si scontrano, non esiste un “confronto” tra caratteristiche per avvantaggiare il modello con maggior prodezza marziale. Questo però rende la carica un elemento tatticamente fondamentale (chi carica colpisce) e al contempo rende necessario considerare sempre la necessità di tenere coperti i modelli per evitare che vengano eliminati prima di poter a loro volta colpire.


E' sicuramente prematuro parlare di bilanciamento dato che il gioco è ancora nelle prime fasi di crescita e diffusione. Tuttavia il fatto che le varie fazioni siano nate tutte assieme e le ottime impressioni che i giocatori più accaniti stanno avendo pare siano indici di un lavoro ben fatto anche da questo punto di vista.


Da grande appassionato dell'ambientazione, l'unica fantascientifica che mi abbia mai davvero coinvolto (Star Trek a parte) non posso che dirmi incredibilmente soddisfatto da questo prodotto Prodos Games. La ditta continua ad espandersi e ad espandere il suo range di miniature, indice, speriamo, di una buona accoglienza da parte del mercato sempre più affollato dei wargames tridimensionali. Il buon supporto offerto dal forum ufficiale permette inoltre agli appassionati di rimanere vicini alla casa madre, nella speranza che questo possa segnare una continua collaborazione tra produttore e giocatori.

Pro:

 


Belle miniature a prezzi accessibili


Sistema di gioco moderno ed innovativo nell'uso delle carte


Liste bilanciate


Ottimo spessore tattico e strategico


Ambientazione curatissima ed immersiva

Contro:

 


Diffusione ancora scarsa


Regolamento solo in inglese


Mezzi leggeri e pesanti molto efficaci, forse troppo.

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