Classifica personale di ArturiStellare

Titolo Voto giocoordinamento crescente Commento Data commento
Descent: Journeys in the Dark (Second Edition) 10,0

Davvero ottimo titolo, imparagonabilmente migliore rispetto alla prima edizione. Non concordo con i difetti del recensore:
1)Le pozioni non sono comprabili perche non si devono poter accumulare come avviene in tutti i giochi di questo genere, altrimenti quando poi si finisce per accumulare tante troppe pozioni la necessita di scelte strategiche puo diventare superflua.
2)"Mancano alcuni elementi strategici che regalavano profondità al titolo, come la gestione dei punti minaccia e le azioni preparate". Non è vero, i punti minaccia da ottenere con vendita delle carte e calcolo dei resti e calcolo di quale poteva convenire vendere rallentavano abissalmente il ritmo di gioco. Le azioni preparate ci sono ma solo per chi se lo puo permettere, vedi carte di alcune classi che permettono l'interruzione del turno dei mostri. L 'azione preparata della prima edizione non era poi quel granche di strategico o non prevedibile o particolarmente entusiasmante.
3)Per ora ho trovato gli scenari ben bilanciati, il master se li deve studiare un po prima in modo da ottimizzare uso di tracobetti e imboscate nei punti nevralgici della mappa: per ora 8 avventure con 2 gruppi diversi di giocatori con conclusioni sempre sul filo di lana.
4)"Alcune forzature regolistiche, come il movimento dei mostri grandi o le armi che hanno la stessa efficacia in mano a qualsiasi tipo di eroe". I mostri grandi non devono essere strategicamenti svantaggiati nel movimento perche grandi, gia sono lenti, in piu nella precedente edizione non passavano dalle strettoie! Ora si spostano sempre lentamente ma si spostano bene. Le armi non hanno sempre la stessa efficacia in mano a qualsiasi eroe: le rune con le carte del runemaster sono molto piu potenti, le armi corpo a corpo con il berserker fanno molto piu male, il cavaliere usa bene lo scudo, etc

13/09/2012
Krosmaster: Arena 8,0

Un gioco con poche regole non è detto che non possa essere privo di profondità o strategie interessanti, nel gioco degli scacchi per esempio le abilità delle singole pedine sono ristrette solamente al tipo di spostamento: il pedone sposta in avanti e mangia in obliquo…etc ma è la combinazioni degli elementi che produce sinergicamente strategia. Il gioco da infatti il meglio di se nell’1vs1 con un numero di statuette medio di 4 a testa.
Criticare poi il gioco dicendo “ho vinto la partita aspettando in un angolo”, è molto sbagliato! Significa che il tuo avversario non ha raccolto monete e non si è potenziato eo non ha comprato punti gloria per ribaltare la situazione. Giocate in linea con avversari di un buon livello e vedrete quanto il vostro giudizio semplicistico lo dovrete rivalutare!
Non concordo nemmeno con la critica che il gioco sia troppo legato alla fortuna, infatti ogni tipo di attacco ha comunque un numero fisso di danni al quale di norma si puo aggiungere solo +0 o +1 danno con il lancio del dado. Fa eccezione il caso dell’abilità critico con cui si può arrivare a 2.
Sono un giocatore a cui piacciono diversi generi e di diversi livelli di complessità, trovo antipatica e stucchevole la critica alla semplicità regolistica di questo gioco. Sono un giocatore di D&D, Puerto Rico, Descent2, Twilight, Eclipse, Stacraft …etc ma trovo che per esempio scarabeo sia un gioco bellissimo, dipende dall’avversario e dall’intensità con cui si gioca.

27/11/2013