[Anteprima] Carnac

 
scritto da Agzaroth
 
Carnac, di Emiliano Venturini, è un gioco astratto per 2 giocatori, 15 minuti a partita, bassa difficoltà, edito da HUCH! 
 
IL GIOCO
La scacchiera è rettangolare, divisa in caselle quadrate. I due giocatori condividono una riserva di 28 pezzi, detti Megaliti, che hanno la forma di due cubi uniti per una faccia. Due facce rettangolari opposte a una quadrata sono nere, le altre rosse. Un giocatore sceglie uno dei due colori e poi si inizia.
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Giochi collegati:
Carnac
 
scritto da Agzaroth
 
Carnac, di Emiliano Venturini, è un gioco astratto per 2 giocatori, 15 minuti a partita, bassa difficoltà, edito da HUCH! 
 
IL GIOCO
La scacchiera è rettangolare, divisa in caselle quadrate. I due giocatori condividono una riserva di 28 pezzi, detti Megaliti, che hanno la forma di due cubi uniti per una faccia. Due facce rettangolari opposte a una quadrata sono nere, le altre rosse. Un giocatore sceglie uno dei due colori e poi si inizia.
 
Al proprio turno il giocatore piazza un Megalito su una delle facce quadrate. L'altro giocatore può farlo cadere su una delle facce rettangolari, se i sono due caselle libere adiacenti. Se sceglie di farlo cadere o se non ci sono possibilità di farlo, il turno passa a lui. Se invece sceglie di farlo restare in piedi, il giocatore corrente continua il suo turno piazzando un nuovo Megalito. 
 
La partita termina quando si esauriscono i Megaliti o quando la scacchiera non ha più caselle libere. 
A questo punti si osserva la scacchiera dall'alto. Un Dolmen è un insieme di 3 o più caselle ortogonalmente adiacenti dello stesso colore. Il giocatore con più Dolmen sul tavolo vince. A parità di numero, vince quello col Dolmen più grande (più caselle). 
 
PRIME IMPRESSONI
È un astratto e quindi deve piacere il genere. Come portabilità e praticità probabilmente è qualcosa in meno rispetto ad esempio a un Hive, necessitando questo di una scacchiera e di maggiore stabilità per via della precisa posizione dei Monoliti nelle caselle.
 
Il gioco sembra interessante soprattutto per la spazialità tridimensionale che utilizza, dovendo pensare il giocatore soprattutto ad una prospettiva dall'alto nel momento del piazzamento, valutando sia la faccia quadrata in evidenza ma soprattutto le possibile “cadute” di quelle rettangolari.
 
Il regolamento è breve e chiaro tranne che in punto (fondamentale, peraltro): si dice che il Monolito deve essere fatto cadere, se possibile, ma poi le righe successive e gli esempi smentiscono questa cosa, contemplando anche la possibilità che il giocatore possa scegliere di lasciarlo dritto, cedendo il turno all'avversario. Forse però quella che ho letto io è una prima stesura e in seguito questo equivoco è stato corretto. 
 
In conclusione, un gioco interessante e rapido, da tenere d'occhio se si è appassionate del genere.