Antarctica si presenta come un gioco di maggioranze per 2-4 giocatori, della durata di 45-90 minuti,
basato su gestione risorse e maggioranze. Nei panni di ricercatori scientifici dovremmo piantare i nostri campi base in Antartide e trivellarlo a più non posso.
Il tabellone, molto colorato, raffigura l'Antartide diviso in 8 spicchi. In ciascuno c'è posto per il disco solare, 3 navi e 14 edifici. In mezzo i tracciati scientifici in cui si può progredire. Completano il tutto la traccia segnapunti e le riserve per le risorse accessibili e inaccessibili.
C'è poi un bel mazzone di carte diviso in edifici base, doppi, avanzati, porti e risorse.
Ogni giocatore ha a disposizione, nel proprio colore, navi, scienziati e cubi. Si inizia con un piazzamento iniziale di alcune navi sulla plancia.
Ad ogni round di gioco, il sole si sposta nello spicchio successivo in senso antiorario. La prima nave ancorata nello spazio di partenza, deve seguirlo, se ci sono spazi liberi nello spicchio di destinazione. In questo nuovo spazio, se si soddisfano i prerequisiti, il giocatore può fare una azione a scelta tra:
- costruire un edificio e marcarlo col proprio scienziato, avanzando sul tracciato di ricerca corrispondente.
- costruire una nave nuova, se presente un porto, piazzandola in uno dei tre spazi disponibili. Per compensazione gli altri giocatori ricevono una carta Cantiere Navale.
- arruolare nuovi scienziati, se presente un campo, in numero pari ai tuoi navi+scienziati già presenti nello spicchio, prelevandoli dalla riserva personale.
- avanzare su un tracciato scientifico, pagando punti ricerca che ricevi immediatamente pari a scienziati+navi del tuo colore sullo spicchio, se è presente un Centro Ricerca. Spendendo questi punti è possibile avanzare sui tracciati ottenendo azioni aggiuntive e bonus di varia natura.
- non fare nulla
In aggiunta all'azione principale, il giocatore può anche giocare una carta Cantiere Navale oppure una Risorsa; in qualsiasi momento può anche scartare una nave o un cubo per prendersi uno scienziato.
A questo punto chi ha una nave in seconda posizione nello spicchio da cui proviene il sole, può a sua volta giocare un turno di gioco se ha disposto precedentemente una carta Rompighiaccio su tale nave, altrimenti le navi semplicemente scalano e si ripassa a muovere il disco solare.
La partita termina quando si esauriscono le carte edificio o quando un singolo giocatore ha piazzato sul tabellone tutti i suoi scienziati.
I PV si ottengono dalle maggioranze di scienziati ed edifici nei singoli spicchi, dalla posizione relativa nei vari tracciati di ricerca, in base alle carte edificio costruite di fronte a sé e infine in base alla classifica relativa di risorse scartate durante il gioco. In pratica le 4 classifiche sono tutte basate sulle maggioranze in quel dato settore di gioco.
PRIME IMPRESSIONI
A fronte di un regolamento di poche pagine, ma lacunoso e impreciso, questo Antarctica sembra far leva più sui colori attraente che non sulla sostanza.
Tutto già visto, compreso il movimento del disco solare, preso pari pari da Expedition: Northwest Passage.
Per il resto, qualche combo tra edifici e tracciati ricerca, il tutto abbastanza astratto e forse presentato in modo più complicato di quanto non sia in realtà.
Basato praticamente tutto sulle maggioranze, potrebbe piacere a chi cerca un gioco di medio peso con questa meccanica. Sicuramente non sarà un gioco banale, vista la possibilità di preparare con un po' di anticipo le proprie mosse e strategia, ma mi pare gli manchi quella scintilla per emergere dalla massa.