Fatta una partita ieri e mi ha divertito, giochino piacevole che penso possa essere un ottimo introduttivo. Dal punto di vista grafico non mi è piaciuta l’assonanza di colori e grafica arzigogolata delle carte Sacerdote e Tempio. Sarà che so’ cecato ma da lontano avevo una certa difficoltà a distinguerle (in Rapa Nui erano più distinguibili).
Klaus-Jürgen Wrede è noto ai più per essere l'ideatore di Carcassonne, gioco che lo ha portato nell'Olimpo dei game designer, ma non è il suo unico titolo pubblicato. Tra gli altri giochi che portano la sua firma spicca anche Rapa Nui, gioco della Kosmos che poteva vantare una grafica orripilante e delle belle meccaniche. Ne parliamo al passato perché ormai Rapa Nui è diventato introvabile, ma vista la bontà del titolo la White Goblin Games lo ha ripubblicato con una nuova ambientazione, una nuova grafica e due nuove varianti di gioco, oltre ad averci dato la possibilità di toccarlo con mano.
Il gioco
Al proprio turno il giocatore svolge i seguenti passi:
- Può prendere una carta sacrificio spendendo 5 pietre meno una per ogni contadino dello stesso tipo che si ha di fronte a sé.
- Deve giocare una carta dalla propria mano e posizionarla di fronte a sé.
- Risolvere la fase di sacrificio se si è giocato un tempio nella fase precedente.
- Prendere una nuova carta dal display.
- Risolvere lo scoring.
I turni proseguono in senso orario fino a quando non termina il mazzo di pesca dopodiché il gioco termina immediatamente.
Le carte che il giocatore può giocare hanno un costo ed un effetto diverso:
- Lo spaccapietre è gratuito e fornisce una pietra durante lo scoring abbinato;
- Il prete è gratuito e fornisce un punto vittoria durante lo scoring abbinato;
- il tempio costa 7 pietre e attiva la fase di sacrificio durante la quale ogni giocatore pone una carta offerta in proprio possesso scoperta sull'altare del sacrificio tranne il giocatore attivo che ne pone una coperta delle proprie e una scoperta dalla riserva comune.
- Più contadini dello stesso tipo pagando 0,1 o 2 pietre.
Dopo aver giocato una o, nel caso dei contadini, più carte, si riporta la propria mano a tre prendendone dal display ma potendo scegliere solo tra quelle più in basso. La carta che viene liberata dopo aver pescato attiva lo scoring di quel tipo per tutte quelle possedute dai giocatori, dando un bonus a chi ne ha la maggioranza.
Alla fine del gioco si sommano i punti ottenuti in partita più quelli forniti dalle carte offerta in nostro possesso e 4 punti per ogni tempio costruito. Il valore di queste carte dipende dalla quantità dello stesso tipo sacrificate sull'altare. La tipologia più sacrificata vale 3 punti vittoria per ciascuna carta, la seconda 2, la terza 1 e la meno sacrificata 0.
Le due varianti presenti nella scatola consentono, grazie alle carte oracolo, di controllare parte delle carte presenti sull'altare per avere la certezza di cosa sia stato giocato dagli avversari. Il demone permette di bloccare una delle file di carte, impedendo così agli avversari di poterle prendere.