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Se avessi mai avuto dubbi in proposito, ho avuto la certezza di essere giocatrice nel momento in cui, tra pannolini e costumi, ho iniziato a preparare la valigia dei giochi.
La meta delle vacanze era Palinuro: mare, sole, sabbia 
…cosa portare per allietare le serate e passare il tempo? Mumble mumble…la decisione non era semplice: la roba della piccola si prende quasi tutto lo spazio e saremmo stati in compagnia della zia 75enne (grande giocatrice di Burraco) e dei suoi amici 80enni (che odiano anche giocare a Tressette!), ansiosi di provare qualcuno dei tanti giochi che abbiamo. 
I nostri vincoli sono: 5 giocatori, spazio ridotto e meccaniche di gioco diverse. Alla fine scegliamo un mix abbastanza vario ed abbordabile da chiunque: 
Citadels, Bonhanza, Dixit, Perudo (per spratichire tutti), I pilastri della Terra (per quel passettino in più) e Terra Mystica (per noi!!). 
Il gioco che, sbaragliando gli avversari al titolo, è stato decretato campione dell’estate è Dixit. 
Già dalla 1^ sera, complice anche la presenza “giovane” della nipote 16enne e di sua madre, ci siamo lanciati nella ricerca di titoli fantasiosi ed abbinamenti azzeccati. Il clou della serata è stato il titolo “Omertà” dato dalla nipote alla carta con la marionetta “perché non è libera di parlare”. Superfluo aggiungere che io non l’ho indovinata! 
La serata più divertente con Dixit, però, è quella passata con gli amici di mia zia: farne capire la meccanica seppur semplice è stata un’impresa! Dopo aver dato il titolo, incantati dalle carte, le prendevano per guardarle meglio, facendo chiaramente capire che non le avevano messe loro. Una di loro, poi, continuava a puntare il gettone davanti alla carta che sceglieva, ma la scena più comica è stata quando sempre lei ha votato la carta messa da lei stessa “perché c’entrava meglio col titolo”! 
Ma la zia 75enne s’è riscattata: la 3^ sera che l’abbiamo intavolato su sua proposta per farlo conoscere a figlio e nuora, in una giocata terminata all’una di notte, è riuscita a vincere lei! Grande soddisfazione.
Il gioco che s’è piazzato al 2° posto nel gradimento è Perudo, il preferito in assoluto dal nipote 12enne. Questi, rimasto a casa per un malessere 
, ha avuto la fortuna che ci fossimo noi: pomeriggio assicurato! Con lui, che non aveva mai provato giochi di scommesse e bluff, abbiamo praticamente consumato i dadi. Tra l’altro, s’è scoperto dopo che questo gioco lo possiede ed anche da tempo, ma stava abbandonato lì senza essere stato provato: suppongo che dopo questa vacanza, vivrà momenti d’oro!
Bonhanza è stato giudicato carino. Un paio di partitine le abbiamo fatte col nipote ed i suoi genitori, ma di fronte ai due mostri sacri succitati non ha avuto speranze e le fagiolose carte sono tornate a posto. 
Citadels non ha avuto nemmeno quel momento di gloria: non siamo riusciti ad intavolarlo. 
Pilastri della Terra l’avevamo portato sperando di riuscire a far salire di livello giusto quel tantino. L’espressione spersa di mia zia durante la spiegazione ci ha portati a provare un turno di gioco, ma nonostante tutta la buona volontà non è riuscita a capirlo e quando in tutta sincerità ci ha detto “Quell’altro (NdA: Dixit) mi è piaciuto di più”, abbiamo desistito. È ancora presto per te! 
I pomeriggi a casa mentre la piccola riposava 
li abbiamo dedicati a noi ed a Terra Mystica:dovevamo ancora provare l’espansione. Grandi scontri epici e vittorie sul filo del rasoio. 
Ma ora mentre scrivo, l’unica domanda che mi viene in mente è: “Che mi porto in montagna con gli altri nipoti?”. Mumble mumble…
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