Ma... e finisce così, sul più bello? :P
Quando mi imbatto in una cosa nuova, se mi attira, mi ci butto a capofitto sguinzagliando la mia indole curiosa che vaga felice alla ricerca di nozioni nuove per saziare la sua sete di conoscenza.
Così, quando Mica mi ha fatto conoscere questa rubrica, da brava curiosa mi sono letta tutti i post di questa sezione prima di dire la mia.
E quel ma è che sono stata, fin da piccola, una nerd. Ancora non lo sapevo, quando mio papà (allora imprenditore in una ditta) mi portava in ufficio e io rimanevo incantata a guardare l’icona lampeggiante di color verdino sul monitor di un computer, che era come una televisione, ma in più ci si poteva interagire attivamente, altro che televideo! Complice credo un regalo di Natale cumulativo per tutti e tre noi figli, un giorno papà portò a casa un meraviglioso Commodore 16 che è stato consumato a furia di essere usato, come anche poi la Playstation e tante altre chicche, alcune un po’ tarocche, ma sempre gradite.
Sono stata, fin da piccola, una nerd. Ancora non lo sapevo, quando per pomeriggi interi mia mamma non mi sentiva fiatare, essendo io intenta in una lettura di un Topolino prima, di un Ranma ½ dopo, di un libro sui vampiri nel mezzo.
Sono stata, fin da piccola, una nerd. Ancora non lo sapevo, quando giocavo con mio fratello e mia sorella a Forza 4, Cluedo, Hotel, Isola di Fuoco (persa in qualche trasloco).
Ancora non sapevo che queste mie passioni, sconosciute ai più e viste sempre meno di buon occhio con l’avanzare dell’età, potessero essere condivise con molte altre persone come me.
Quindi, per un periodo della mia vita ho cercato altrove qualche passatempo che potesse fare al caso mio, ma oltre alla cucina, altra mia grande passione, non trovavo niente che potesse al tempo stesso divertirmi, stimolarmi e che mi permettesse di sperimentare.
Più tardi, dagli anni 2000 o giù di lì, complice una fumetteria che organizzava serate di gioco da tavolo prima e una compagnia conosciuta con un gioco sul cellulare basato sulla realtà aumentata poi, sono tornata in questo mondo dei giochi da tavolo che ora so appartenermi.