Essen dalla poltrona di casa: Agricola

Stavolta ho studiato per voi (si fa per dire, lo faccio perché mi diverte) il manuale di Agricola della Lookout Games. Per chi non ha letto il precedente articolo ricordo che mi appresto a fare una cosa decisamente scorretta: giudicare un gioco senza averlo giocato. Lo farò attraverso dei miei parametri strettamente soggettivi perché altrimenti tanto valeva tradurvi il manuale e farvelo leggere :P

Giochi

Stavolta ho studiato per voi (si fa per dire, lo faccio perché mi diverte) il manuale di Agricola della Lookout Games. Per chi non ha letto il precedente articolo ricordo che mi appresto a fare una cosa decisamente scorretta: giudicare un gioco senza averlo giocato. Lo farò attraverso dei miei parametri strettamente soggettivi perché altrimenti tanto valeva tradurvi il manuale e farvelo leggere :P
Il gioco rappresenta, come è ovvio dal titolo, una competizione fra contadini (del 17mo secolo). Già dal primo impatto sembra piacermi: le meccaniche, sebbene non originalissime, sembrano fluide e facili da ricordare perché rappresentano azioni semplici e logiche, per nulla astratte.

Ogni giocatore ha il suo appezzamento di terra da far fruttare (bel termine per un gioco agricolo) il più possibile entro la fine del gioco, che cade dopo un preciso numero di turni. All'inizio si possiede solo una casetta con 2 stanzette atte a contenere la nostra coppia di contadini. Ogni contadino potrà svolgere un'azione a turno fra le diverse disponibili che non siano già state scelte da qualcuno. Considerando che una delle possibilità offerte dal gioco è riprodursi ne consegue che mettere al mondo pargoli vi dà maggiori possibilità di agire durante i turni. D'altra parte sarà anche necessario preparare in anticipo una cameretta per i nuovi arrivati e prepararsi a mantenerli, cosa che deve essere fatta dopo ogni raccolto, cioè alla fine dei turni 4,.7, 9, 11, 13 e 14.


Le azioni messe a disposizione dal gioco sono veramente numerose e comprendono la piantumazione e il raccolto di grano o ortaggi, la raccolta della legna, l'allevamento di pecore, mucche e cinghiali selvatici (che comprende la costruzione di stalle e/o recinti, la riproduzione e i processi di trasformazione in cibo), procurarsi pietra o argilla, pescare, allargare e migliorare la propria residenza utilizzando l'argilla o la pietra (per evitare che il lupo cattivo ve la soffi via, immagino) e una serie di attività secondarie permesse dalle numerose e varie carte che il gioco offre in abbondanza.


Insomma un sacco di tipi diversi di materie prime da gestire, ma sempre in maniera molto logica e intuitiva. Quello che invece manca è la sola materia rappresentata nel 90% dei giochi di gestione i soldi. Direi che questa è una bella novità.


Il ruolo di risorsa perno del gioco è invece il cibo. Cibo inteso come “prodotto finito” pronto per il consumo perché, anche se è sempre possibile consumare direttamente prodotti come il grano o gli ortaggi, non sarà conveniente farlo perché esistono numerosi mezzi per trasformare i vari prodotti in cibo con un tasso di consumo più vantaggioso, come cucinando il pane. Il bestiame invece deve necessariamente essere sottoposto ad un processo di trasformazione per essere assimilato come cibo.


Penso tra l'altro che gli autori abbiano ulteriormente semplificato le cose ai nuovi giocatori limitando le scelte iniziali a poche e arricchendole col passare dei turni tramite nuove carte (rappresentanti posti nuovi dove mettere i propri contadini) da pescare ad arricchire il tabellone ad ogni inizio turno.


Quelle carte non sono però le sole a movimentare il gioco. All'inizio della partita (e poi mai più) verranno assegnate ad ogni giocatore 7 carte Occupazione e 7 carte “Minor Improvement” da un assortimento di 166 e 136 carte disponibili da gestire e giocare durante il corso del gioco.


Devo dire che questo metodo da scopone scientifico mi aggrada molto perché penso permetta una certa pianificazione strategica della partita allontanando il gioco dai semplici tatticismi dell'ultimo minuto che sembrano affliggere i giochi del mercato odierno.


Gli effetti delle carte sembrano dei più vari (ci sono anche carte che passano in mano al giocatore di sinistra dopo essere state usate) da ciò che si legge in giro per il regolamento ma non ve li possono snocciolare meglio perché la traduzione (dal tedesco) che ho per le mani non li riporta se non nei vari esempi (un grazie comunque a Melissa di BGG che non penso leggerà mai qui). Quello che però sembra certo è che i Minor Improvement, come anche i Major Improvement che sono invece 10 carte a disposizione di tutti sul tabellone, sono edifici che portano vantaggi fissi a determinate azioni oltre che fornire punti vittoria alla fine del gioco. Si, avete letto bene, alla FINE del gioco. Per una volta non ci sarà la solita tabellina segnapunti. Alla fin del quattordicesimo turno si volterà il tabellone e si procederà ad un conteggio dei punti, dove sarà particolarmente importante aver lasciato il minor numero di spazi incolti ed inutilizzati nel proprio appezzamento di terra.


Come aggiuntina vi notifico il fatto che è prevista anche la modalità di gioco in solitario (per giocatori depressi ed annoiati in attesa di una vera seduta di gioco).


Se non fosse un gioco in tedesco non ci penserei due volte prima di acquistarlo (e non perché sia depresso ed annoiato.. o non particolarmente, comunque). Da una discussione su BGG si evince che la casa editrice non ha la possibilità di far uscire a breve una versione localizzata almeno in inglese di questo gioco anche se sembra non manchi loro la buona volontà visto che ho letto fra le righe l'intenzione di mettere a disposizione le carte tradotte in inglese da scaricare dal loro sito (ma non fidatevi troppo della mia lettura distratta), quindi, a meno che qualcuno non faccia loro qualche proposta di collaborazione mi trovo nella difficile situazione di comprarmi un gioco ricco di scritte in tedesco (sulle carte soprattutto) oppure di aspettare parecchio per averlo fra le mani.


Sono contento ora di condividere con qualcuno di voi questo mio cruccio.




Nel prossimo appuntamento penso di parlarvi di “Trucker's guide to the galaxy” della Czech Games, il gioco col regolamento più divertente che ho avuto modo di leggere negli ultimi anni. Ho in canna anche Brass o Hamburgum se mai la voglia di scrivervi non mi dovesse passare prima. Se volete passarmi dell'altro carburante non fatevi problemi (nemmeno se voleste passarmi direttamente la scatola invece delle regole, se per quello) ma se evitate di segnalarmi schifezze come Galactic Emperor (e come ciumbia si chiamava) è meglio.


A proposito: grazie a Fraroberto e al suo blog per aver portato Agricola alla mia attenzione.