Innanzitutto, ringrazio la Awaken Realms per avermi dato l’opportunità di provare in anteprima Etherfields in tempo per l’apertura del pledge manager che, a seconda di quando verrà pubblicata quest’anteprima, potrà essere già iniziato o in dirittura d’arrivo. Intanto, questo è il LINK alla campagna Kickstarter.
Per chi non lo conoscesse, Etherfields il "Dream Crawler" è l’ultimo progetto kickstarter lanciato appunto dalla Awaken Realms, quegli sconosciuti polacchi che ci hanno portato Lords of Hellas, The Edge: Dawnfall, lo sconosciuto Nemesis (9.0 per Agzaroth e 9.3 per linx, non son mica bruscolini) e che ci stanno portando quell'altro kickstarter fallimentare chiamato Tainted Grail (più di 5 milioni di dollari) .
Così, dopo aver potuto giocare al prototipo in 1 e 2 giocatori vi dirò la mia.
Come funziona il gioco
Etherfields è un gioco che narra le avventure di sfortunati protagonisti, trovatisi in mezzo ad un
mondo onirico, senza ricordarsi nulla e in cerca di indizi sul come uscirne. Il
prototipo che ho avuto tra le mani si snoda all'interno di un capitolo che dovrebbe essere non troppo all’inizio della storia ma nemmeno troppo in là; tutto questo permettendo l'utilizzo di personaggi leggermente più forti del normale.
Piccola nota, la spiegazione del gameplay sarà abbastanza sommaria, perché rimane comunque un prototipo e soprattutto perché non voglio rischiare di fare infelici spoiler.
Etherfields si rifà al meccanismo di deck-building e di set collection. Infatti, i personaggi controllati dai giocatori avranno a disposizione un mazzo di carte contenenti le azioni che i personaggi potranno eseguire. Le stesse potranno essere utilizzate come risorse nel tentativo di attivare determinati eventi o come effetti speciali che potranno concatenarsi con altri effetti ecc…
Il gioco può essere diviso in due parti principali:
- Affrontare una scena
- Viaggio nel mondo
Affrontare una scena è quel momento in cui personaggi, con tanto di miniature alla mano - sì, sono spettacolari mannaggia! - dovranno affrontare lo scenario proposto dal gioco. Qui i giocatori dovranno muoversi su grandi tessere quadrate su cui i personaggi avranno la possibilità di compiere determinate azioni per scoprire altre tessere, altre carte, affrontare le pericolose entità. Tutto questo sarà necessario per avanzare nella scena in modo da esplorarla e trovare l’uscita prima che un inesorabile countdown raggiunga lo zero imponendo un reset. Prima di andare avanti vi dirò che in Etherfields bisogna stare attenti a tutto. Non tanto per il rischio di sconfitta nello scenario quanto perché ogni carta, ogni tessera, ogni tutto potrebbe avere un segreto nascosto che potrebbe dare informazioni o bonus notevoli per la sopravvivenza.
Finita la chicca criptica – non vi aspettavate mica spoiler, vero? – come scritto sopra, Etherfields è un gioco che viaggia secondo i meccanismi di deck-building e set collection. Infatti, per quanto le carte presenti nel mazzo dei personaggi permettano di fare azioni, sono le tessere della scena il vero fulcro: solo utilizzando sapientemente le risorse e le combo in proprio possesso si riuscirà a completare con successo lo scenario, un twist sicuramente interessante! Ogni volta che finirete il vostro mazzo, per rimescolarlo dovrete danneggiarvi in qualche modo. Subendo troppe ferite, per vari effetti, dovrete riiniziare la scena con delle carte malus che verranno aggiunte nel vostro mazzo e che potrebbero colpirvi nel momento meno opportuno!
Il viaggio nel mondo è quella fase invece in cui, dopo aver affrontato una scena, i giocatori dovranno vagare per il regno dei sogni per arrivare alla scena successiva e qui affronteranno eventi che varieranno dall’essere positivi, negativi, possibilità di curarsi, possibilità di comprare oggetti, affrontare entità, ecc...
Di fatto è questa alternanza tra queste due fasi a fare Etherfields, ricordando appunto che:
- Bisogna resettare se si raggiunge tot ferite
- Le cure sono poche e spesso legate al viaggio nel mondo
- Bisogna potenziare il mazzo per renderlo più flessibile a quello che vi ritroverete ad affrontare
Considerazioni
Appena uscita la campagna Kickstarter di
Etherfields il mio pensiero era stato: “ehi, un
Time Stories 2.0”, dopo averlo provato e aver giocato a
Nemesis: “ Ehi, un
Nemesis che ci ha creduto!”. Queste due frasi riassumono la mia esperienza con
Etherfields e il perché
a conti fatti valga la pena investire sul progetto.
Per prima cosa, è un gioco realmente esperienziale, il vagare per le scene e per il mondo, con tutte queste stranezze è divertente e intrigante, dover stare attenti ad ogni singolo dettaglio per goder al massimo del gioco regala momenti wow che non si può immaginare… Contate poi che queste emozioni le ha regalate a me che ho giocato un solo capitolo, figuriamoci per il gioco intero!
Il gioco per quanto “semplice” c’è, il dover formarsi un mazzo e continuar a far combo con lo scopo di accumulare più simboli possibili per fare determinate azioni è appagante e mai scontato, visto che spingere troppo in profondità nel mazzo comporta comunque avvicinarsi alla morte e, purtroppo, il mazzo finisce più spesso di quello che si pensi o creda!
Uniche due note dolenti a mio avviso: per prima cosa, delle miniature dei mostri non si può fare a meno. Certo, si può giocare senza non essendo strettamente importanti a livello di gioco, ma così facendo perdereste una parte della magia stessa di Etherfields! La seconda nota dolente sta nella rigiocabilità. Essendo così tanto basato sull’esperienza, ripercorrere gli stessi scenari non è sempre il massimo, visto che alla fine si sa già cosa si va a cercare. Bisogna comunque anche considerare due cose parlando di rigiocabilità: il gioco diventa più interessante al variare del numero di giocatori, per questioni di scalabilità e soprattutto sfide che diventano più difficili per motivi diversi. Però, diciamocelo, che serve la rigiocabilità quando il gioco base solo dura 50 ore dichiarate? Probabilmente alla fine del viaggio, se proprio vorrete rigiocare ancora ad Etherfields sarà probabile che non ricordiate affatto l’inizio…
Che dire, questi sono i miei 2 cent sull’ argomento. Non è sicuramente un gioco per tutti, ma per quelli a cui piace il genere, lo dico senza mezzi termini, è un must buy/pledge!