
Bravo.
Impressioni molto simili alle mie dell'anno scorso.
La mia prima volta si è rivelata un’esperienza onirica che le parole mal descrivono
Ripensando a questa mia prima esperienza ad una GobCon non riesco a fare discorsi elaborati, ma mi tornano alla mente solo dei flash e delle sensazioni che cerco di trasmettervi così come mi vengono, come se fosse un meraviglioso sogno arricchito da un prima e un dopo che lo contestualizzano. Mentre mi addormento cerco di trasmettervi lo stato d’animo dei giorni precedenti, mentre al risveglio rifletto su cosa mi ha lasciato queste esperienza.
Nelle quattro settimane precedenti l’evento, la mia mente è stata iperaffollata di pensieri mentre immaginavo come avrebbe potuto essere: non avevo idea di come sarebbe stata la sistemazione in albergo, quanti titoli avrei giocato, che tipo di persone avrei incontrato, se sarebbe stato semplice programmare partite in anticipo o se era meglio organizzare tavoli in loco, quante ore avrei dormito (o non dormito). Tutte domande a cui adesso ho una risposta e, se avrete un po’ di pazienza, condividerò con tutti voi.
Arrivo così al venerdì, pronto per una giornata lavorativa con la mente già altrove, che vaga nelle fantasie e nei sogni immaginando posti, persone, situazioni…
La valigia è pronta, i giochi da portare sono già selezionati, e poi… si parte!!!
Viaggio breve grazie al fatto che sono di Firenze, ma cosa troverò uscito dal tunnel della variante di valico? L’adrenalina è a mille, il cervello ha smesso di elaborare pensieri razionali, le gambe tremano appena scendo di macchina e non ne vogliono sapere di muovere un passo davanti all’altro.
Un respiro profondo e varco l’ingresso… quello sbagliato (ottimo modo per iniziare!).
Dissolvenza
La scena si riapre su una sala gremita di persone. Là in mezzo vedo che ci sono anche io, non so come ci sono arrivato, ma non ha importanza perché mi sto divertendo insieme a delle persone che non ho la minima idea di chi siano o di come si chiamino, ma anche questo non ha importanza perché anche loro sono felici di essere lì con me.
Non posso ricordarlo perché ero troppo piccolo, ma immagino che la sensazione sia simile… mi sento un neonato buttato nella vasca delle palline colorate. Ovunque mi giro ci sono altre palline-giocatori, tutte colorate in modo diverso, ma tutte divertenti a loro modo, che si muovono a destra e a manca, in modo caotico, senza uno schema apparente, che parlano e fanno rumore quando si incontrano.
Dissolvenza
Di fronte a me c’è una figura mitologica, come quelle narrate nelle canzoni epiche, è quasi un dio e le gambe tornano ad essere pesanti, la voce trema. Poi ricordo che sono stato io a fermarlo ai margini della sala e a chiedergli di parlargli cinque minuti. Mi rendo conto, minuto dopo minuto, che non è un idolo intangibile e irraggiungibile, ma una persona gentile e disponibile che cerca di mettermi a mio agio. Mi accorgo così di non essere al cospetto di sua maestà l’imperatore, ma di un valoroso cavaliere. Stando eretto in groppa al suo bianco destriero volge il suo sguardo amorevole su di me, piccolo scudiero, incitandomi a partecipare alla giostra e divenire suo pari.
Dissolvenza
Di tanto in tanto mi tasto le orecchie, per controllare che siano ancora della dimensione e della forma giusta. Non vorrei fare la fine degli avventori del Paese dei Balocchi di Collodi. Sospiro, va tutto bene. L’unico segno evidente della permanenza prolungata in questo luogo di perdizione sono le occhiaie ed i segni di stanchezza che vedo su molti volti intorno a me, sicuramente sono presenti anche nel mio sguardo.
Per potersi svegliare è necessario aver dormito. Il senso letterale della parola non si addice molto a questa esperienza, ma il risveglio c’è stato. Si è svolto in due fasi: una immediata e l’altra graduale.
La nuova settimana riparte con i postumi del jet lag dovuto a questo viaggio nel fantastico. I ricordi tornano alla mente a frammenti senza riuscire a ricostruire esattamente le vicende. Nel raccontare questa esperienza agli amici i pezzi del puzzle si incastrano fra di loro in un mosaico astratto e poco definito. Solo oggi, a distanza di una settimana, ritorno alla realtà e riesco a fare delle affermazioni sensate su quest’esperienza vissuta.
L’accoglienza in hotel è stata ottima sia dal punto di vista della sistemazione nelle camere, sia nei pasti, sia del personale che dei prezzi.
Nell’arco di 46 ore, di cui solo sette e mezzo di sonno, ho giocato a 13 titoli (se ricordo bene), la maggior parte dei quali giochi medio-leggeri, i miei preferiti, quasi tutte partite organizzate in estemporanea lì per lì tranne una.
Abituato alla mia realtà locale, in cui ci sono gruppetti chiusi che si organizzano e giocano solo fra di se, devo fare una menzione speciale a tutti i partecipanti che si sono dimostrati sempre disponibili, aperti, socievoli, incoraggianti, amichevoli, gentili, accoglienti, … (ho finito gli aggettivi, ma avete capito cosa intendo).
Ci vediamo sicuramente il prossimo anno.
Bravo.
Impressioni molto simili alle mie dell'anno scorso.
un solo appunto: "Abituato alla mia realtà locale, in cui ci sono gruppetti chiusi che si organizzano e giocano solo fra di se..."purtroppo la razza di cui facciamo parte (sono nato a Firenze e ci sono vissuto per molti anni) è piuttosto settaria e restia alle associazioni ludiche ed è vero che tanti tendono a giocare a casa tra loro, un' si mescolano! ....tuttavia ci sono varie associazioni o gruppi ludici "aperti" e che fanno divulgazione ludica: A Firenze c'è Giocozona e Save the Meeple, a Prato da oltre 15 anni c'è il Gruppo Ludico ed il venerdì sera, se vieni, trovi compagnia e giochi anche molto recenti, e l'ingresso è libero...
Io ed altri pelleverde ci siamo...ti s'aspetta?
Per scrivere un commento devi avere un account. Clicca qui per iscriverti o accedere al sito
Accedi al sito per commentare© 2004 - 2023 Associazione Culturale - "TdG" La Tana dei Goblin
C.F./P.IVA: 12082231007 - P.le Clodio 8, 00195 Roma
Regolamento del sito | Archivio | Informativa privacy e cookie | Contatti
La Tana dei Goblin protegge e condivide i contenuti del sito in base alla seguente licenza Creative Commons: Attribuzione - Non Commerciale - Condividi allo stesso modo, v.4.0. Leggi il testo sintetico, oppure il testo legale della licenza.