Happy Birthday: buon compleanno Topolino!

Happy Birthday

Topolino festeggia il suo compleanno e tutti gli fanno gli auguri! Come sorpresa c’è una grandissima torta. È proprio squisita e Paperino ne ha già mangiate tre fette.

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Happy Birthday!

Dopo anni di Belfiorella e varianti del Memory il pargolo ha finalmente raggiunto un'età alla quale posso proporre giochi un po' più strutturati e complessi.

Happy Birthday
Assieme a giochi moderni ho cominciato a rispolverare qualche gioco della mia infanzia, gelosamente custodito dai miei genitori prima e in seguito da me, proprio in attesa di questo momento. Il primo prescelto è stato Happy Birthday (gioco di dadi da due a sei bambini di età compresa tra i sei e i dodici anni, edito in italiano dalla Ravensburger nel 1988), facile da intavolare e con un soggetto di sicuro interesse.

Si tratta infatti di un gioco della Walt Disney ambientato alla festa di compleanno di Topolino. Scopo del gioco è quello di mangiare il più possibile della torta di compleanno, ovvero restare il più a lungo sulle caselle che si trovano nella torta. Chi riesce a rimanere più a lungo nella torta, ne può mangiare di più e vince il gioco.

Si tratta di poco di più di un Gioco dell'oca al contrario, in quanto vince l'ultimo che lascia il tabellone di gioco (e quindi mangia più torta), modificato in quanto le singole caselle sono colorate di uno dei quattro colori (giallo-limone, rosa-fragola, verde-menta e arancione-albicocca) che fanno pescare una carta dal mazzetto corrispondente. Qualche casella è neutra e una è multicolore (permette cioè di pescare dal mazzetto che si preferisce).
Happy Birthday
Nei vari mazzi “assaggio” sono presenti carte con effetti diversi: si va da -10 passi, -5 passi, tira il dado e arretra, non muoverti questo turno e fai tirare nuovamente gli avversari. Al posto di tirare il dado per avanzare è sempre possibile giocare una carta dalla mano e applicarne gli effetti. Inutile sottolineare quanto il gioco sia soggetto all'alea, non solo nel tiro del dado ma negli effetti delle carte, dato che alcune sono palesemente migliori di altre.
Il gioco ripropone, quindi, un continuo avanzare per pescare e poi arretrare per poi ricominciare fino a quando non si esauriscono le carte dalla riserva.

Dopo una partita mi sono pentito di averlo tirato fuori dal garage, ma al piccolo è piaciuto tantissimo. Abbiamo iniziato a giocarlo quando aveva tra i tre e i quattro anni, senza poteri delle carte, e il divertimento era solo vedere quali colori riuscivamo a collezionare (quali gusti di torta mangiavamo): il suo obiettivo era collezionare tutti e quattro i colori diversi.
Dai cinque anni circa abbiamo introdotto gli effetti delle carte e da quel momento non ci siamo più fermati.

Happy Birthday
Il gioco è entrato subito fra i suoi preferiti e, nonostante giochi volentieri a tutti gli altri suoi giochi (e anche a parte dei miei), questo è generalmente il primo a cui pensa. Quando gli ho chiesto perché preferisse questo, mi ha risposto che ci si muove su un percorso, quindi ci sono un inizio e una fine chiari e un obiettivo semplice e definito. In sostanza piace in quanto tira il dado e muovi, con una duranta contenuta. Immagino che anche il tema Topolino abbia aiutato, dato che è un gran divoratore di fumetti omonimi.

Quindi, in definitiva, un gioco che pensavo di accantonare presto in favore di qualcosa di più interessante (per me) si è rivelato più longevo del previsto e ha visto il tavolo molto spesso. La conclusione che posso trarre è che la semplicità paga, rispetto ad altri aspetti più considerati quali ad esempio esperienza di gioco interessante, bilanciamento, formazione, sviluppo delle competenze, eccetera.
E manca poco che il secondo figlio arrivi all'età da poter apprezzare questa tipologia di giochi, quindi temo che dovrò mangiare la torta di compleanno ancora a lungo...
Ora scusatemi, devo andare che mi sta chiamando per leggere Topolino.