Da: www.flyingcircus.it
L'anello di congiunzione tra gioco di ruolo dal vivo e boardgame. Stiamo parlando di Hollywood Lives, un bizzarro gioco "indefinibile" uscito piuttosto in sordina negli States alla fine del 2004. Gli autori sono Kevin Jacklin e il più famoso Reiner Knizia, celebre autore di giochi di società di fama internazionale. Il gioco si presenta come un volumetto di un centinaio di pagine, arricchito da numerose fotografie in bianco e nero tratte da pellicole hollywoodiane degli anni '50.
Ma come funziona il tutto?
Hollywood Lives potrebbe essere descritto come un boardgame da fare in piedi, o forse come un party game dalle forti connotazioni ruolistiche. Ogni giocatore (il numero ottimale di partecipanti sta tra i 12 e i 16) interpreta un attore nella Hollywood dei tempi d'oro. Non ci sono schede del personaggio, all'inizio gli attori sono solo un nome, un badge con cinque stellette a rappresentare una certa popolarità iniziale e un po' di soldi, tipo Monopoli; ma è anche vero che tutto, in questo gioco, si presta a essere vissuto con una interpretazione attoriale spiritosa e sopra le righe. Il conduttore all'inizio del primo turno espone una serie di "sceneggiature", che sono fogli precompilati contenenti un titolo e un genere (come "Il falcone libanese", chiaramente uno hard-boiled), un elenco di ruoli - tra protagonisti e comprimari - in grado di garantire più o meno popolarità, e una formula per calcolare l'incasso effettivo del film in base ad alcuni fattori variabili. A questo punto alcuni degli attori si aggiudicheranno i copioni in qualità di produttori mediante un'asta, dopodiché inizierà la frenesia, perché parte il... casting!
Ogni produttore si piazza in un angolo e cerca di ingaggiare gli altri attori alle condizioni migliori. Ogni attore dal canto suo cercherà di occupare i ruoli più importanti, quelli in grado di garantire fama e popolarità. Chiaramente ci possono essere varie forme di contratto: una percentuale sugli incassi, un ingaggio a costo ridotto per fare appena la comparsa... e qualche attore potrebbe essere perfino disposto a pagare di tasca propria per avere il ruolo di primadonna in un colossal.
Definiti i cast (il numero di ruoli è calibrato in modo molto intelligente, così che è inevitabile che ogni pellicola riesca a partire e che ogni attore sia coinvolto in qualche modo, compresi i produttori in qualche particina del proprio film) inizia la realizzazione del trailer. Ogni team deve produrre una breve scenetta di uno-due minuti che descriva la trama essenziale del film e poi presentarla agli altri giocatori, che sono chiamati a essere pubblico attivo (commuoversi nelle scene d'amore, fischiare il cattivo di turno, ridere quando c'è da ridere, ecc.).
Seguono le votazioni per la cerimonia degli oscar: i vincitori come migliore interprete e migliore pellicola guadagnano in termini di popolarità e denaro. Dopodiché inizia un secondo e ultimo turno, con un'altra tornata di sceneggiature, un altro giro di trailer e un'ultima notte degli oscar, che alla fine incoronerà gli attori più famosi e quelli più ricchi... ma, come spesso accade in questi giochi, l'importante in realtà è divertirsi e fare due ghignate in compagnia durante i trailer.
Un gioco molto strano, insomma, ma che meriterebbe di essere provato con la compagnia giusta per una serata diversa dal solito. Per chi ne volesse di più, poi, l'appendice del volume e il sito ufficiale del gioco propongono nuovi script, nuovi periodi storici e anche qualche suggerimento per serate a tema (come una partita tutta incentrata sull'horror).