Pensa che io non acquisto Spirit Island perchè ho letto ovunque che la localizzazione è stata fatta coi piedi.
In seguito dell'enorme eccitazione per Il signore degli anelli, avrò avuto 17 anni, mi procurai GIRSA [GIoco di Ruolo del Signore degli Anelli, ovvero Middle Earth Role Play; NdR] in italiano, edito da un famoso editore tuttora esistente. Purtroppo il prodotto era decisamente amatoriale, quello che chiameremmo ora publishing era stato un lavoro superficiale, paragrafi mozzati, impaginazione orrenda, lo stesso volume rilegato male e decisamente poco attraente, tutt'altra cosa rispetto all'originale che mi capitò in seguito di vedere.
Da allora, sarà stato il 1990, ebbi il proposito di non toccare più roba "localizzata" da editori italiani. Anche in quei tempi andati, però, lavori "d'amore" come le traduzioni dei wargame effettuati dai I giochi dei grandi, a parte la formattazione ovviamente amatoriale (ma venivano regalati con i giochi), erano sempre qualitativamente di ottimo livello ed estremamente precise.
Il gioco è famosissimo, bellissimo e basato sull'anello di cui sopra, gli autori sono tutti e quattro italiani; ovviamente faccio uno strappo e prendo l'edizione italiana, sarà uno dei pochi casi in cui l'eccezione conferma la regola giusto? Eh, magari. Alcune entità del gioco, come le "cittadelle" sono tradotte nel regolamento in modi diversi a seconda delle pagine, inoltre i supplementi che in tutte le lingue (compreso il polacco) vengono pubblicati subito dopo l'uscita del gioco base, in Italia vengono pubblicati per miracolo quattro o cinque anni dopo.
Mai più, ci sono ricascato.
Poi l'anno scorso un amico lo vede a Lucca a un prezzo stracciato, mi faccio tentare dai venti euro in meno, lo acquisto.
L'ho aperto ieri. Ovviamente le due espansioni - uscite già da tre anni per l'edizione inglese, francese e tedesca - in italiano non sono uscite e presumibilmente non usciranno mai, ma questo è il problema minore. Praticamente in ogni punto in cui guardo, la traduzione è sbagliata. Se i cartaginesi assediano usando la carta "macchine da guerra" hanno un malus di -1 nell'assedio. Pezzi di frase in inglese sparite dall'italiano. Errori da tutte le parti. Nessuna errata nella pagina dell'editore. Fortunatamente ho la versione digitale regole in inglese, ma le carte non le ho trovate e non voglio rischiare di usare i testi italiani. Ho risparmiato trenta euro e ne ho buttati cinquanta nel bidone.
Mi sono fermato qui ed ho continuato con l'inglese. E questo è il quickstart. Il gioco è già profondo e denso e sofisticato di suo, una traduzione superficiale è la sua tomba nel nostro Paese. E purtroppo è solo l'ennesimo capolavoro che verrà rovinato in Italia dalla localizzazione. E dire che ho letto che la versione francese e anche spagnola di questo antico gioco di ruolo sono veramente ben fatte.
Ma è il pubblico italiano che si accontenta di "mangiare" quello che gli viene fornito?
Ma siamo ancora a questo livello di pressapochismo dopo trent'anni?
E dire che poi questi lavori mettono in ombra altri lavori, questa volta d'amore, eseguiti spesso da piccole case, come la meravigliosa traduzione di un bellissimo picchia-duro su carte effettuato da alcuni ragazzi.
Ci sono alcuni lavori d'amore, ma molte grandi case prendono la localizzazione decisamente sottogamba e rovinano titoli epici e importanti, che lasciano un bruttissimo sapore in bocca come sentire canzoni che hanno fatto la storia in una stupida pubblicità.