Pillole di OdR 13 - Oathsworn: Into the Deepwood

Dopo il clamore dell'anno scorso, la second printing ha finalmente raggiunto chi ancora non aveva quello che a detta di molti è il miglior american degli ultimi anni

Prime Impressioni
Giochi

Finalmente!

Dopo aver atteso le miniature, dopo aver passato un paio di sere libere a preparare il materiale e a studiare il regolamento, sono partito con la campagna.
Ho deciso di giocare con un Oathsworn completo e tre companion.
Prima scelta è il Cur: mi attira l’idea degli attacchi veloci e micidiali sui fianchi e sul retro degli avversari.
Gli affianco come compagni la Strega, l’Orso Guerriero e il Chierico (la cura prima di tutto).

La prima sera ho fatto la parte storia con l’esplorazione della città che mi frutta qualche token per la battaglia in arrivo e un paio di alleati.

La seconda sera faccio lo scontro con il primo boss (miniatura meravigliosa) che riesco a sconfiggere dopo un bello scontro.

Spettacolare la Strega con la Fireball (è odore di ratto bruciato quello che sento?) e molto divertente la gestione delle carte abilità del Cur e delle scelte che si aprono (con il sistema del battleflow che ho trovato molto interessante).

Gioco promosso. Sto resistendo all’idea di recuperare la scatola con gli elementi scenici.
Piccola considerazione sulla parte storia/esplorazione: sebbene la narrativa sia inferiore a quella di Aeon Trespass: Odyssey la “meccanica” mi convince di più.


Giocati i capitoli 2 e 3.

Considerazioni sparse. Lato storia: la vicenda si fa coinvolgente e interessante. Penso ancora che la qualità sia buona ma poco sotto Tainted Grail e Aeon Trespass: Odyssey. Però Oathsworn batte certamente Aeon Trespass: Odissey per le meccaniche di questa fase, personalmente la preferisco alla navigazione e alle Hub adventures del secondo.

Bella l’integrazione della storia con i luoghi sulla mappa che si rivelano in base alle scelte oppure diventano non più disponibili.

Fase incontro: sono stati due gran belli scontri con i boss.
La cosa che mi è particolarmente piaciuta è che i tre boss finora incontrati hanno avuto meccaniche completamente diverse e tutte molto interessanti.
Ho anche beccato con la strega la prima ferita, che conto di togliere con il tratto guadagnato.
Il sistema di battleflow è fantastico e apre a diverse scelte durante il combattimento.


Capitoli 4 e 5

Storia: la fase narrativa mi piace sempre di più, trovo sia la migliore tra i giochi che ho provato come meccaniche.
Nel capitolo 4 si è aggiunta la “navigazione” nel deepwood con il meccanismo delle tile interessante anche perché non casuale grazie agli indizi forniti dal journal (non dico di più…)

Incontro con il boss: continua lo stupore dato dal fatto che ogni boss ha una sua meccanica diversa pure ben ambientata. 
Gli scontri sono più duri e nel quinto i tre companion sono andati KO.
Perdo anche un alleato al quale mi ero affezionato durante la storia, ma ho salvato il mio Cur.
Mi gasa sempre più il battleflow: scegliere bene le carte abilità e l’equipaggiamento anche in sua funzione è fondamentale. Si rischia di rimanere con carte abilità bloccate se si fanno male i conti.

Sfidante anche il meccanismo che ti fa scartare equipaggiamento dopo l’incontro, imponendo di avere sempre nello zaino dei ricambi all’altezza o di dover rivedere alcune strategie del singolo personaggio.

Cur: il mio personaggio si sta sviluppando in modo interessante, mi piace molto la sua capacità di schivare o ridurre il danno oltre ad essere devastante con certi attacchi.

Commenti

Oathsworn è per me uno dei giochi migliori degli ultimi anni. Dovessi fare una mia classifica entrerebbe sicuramente nei primi dieci, forse pure più in alto.

Bella recensione! Anche io sono stato stregato da questo gioco, sono a metà campagna in solitario e, con la storia che si sviluppa, mi sta piacendo sempre di più! 

Il miglior gioco degli ultimi 5, forse 10 anni.

Una perla che davvero ha pochissimi difetti.

Oggettivamente parlando.

 

Poi può non piacere, gli si può preferire altro ecc, ma per un giocatore american è un must have e sono sicuro che pure molto giocatori "più euro" potrebbero tranquillamente innamorarsene.

 

Atteso per anni come patrocinatore del primo KS (e fatto giusto l'aggiornamento col secondo) per me al momento è IL gioco per antonomasia. Ha tutto quello che cerco in un gioco e lo fa egregiamente. 

Se la vostra scusa è non avere tempo oppure della narrazione guardate solo le figure come fanno alcune brutte persone della redazione, ok giocate pure la versione riassuntazzo+scontro.

MA se siete lettori o amanti del fantasy o giocatori di ruolo in erba o meno, insomma .. delle persone serie, trovate il tempo di fare la campagna con la modalità storia estesa, NON VE NE PENTIRETE!

Parola di penitente 😉

Già mi si stringe il cuore vederlo lì intonso ma così mi fai salire ancora di più la scimmia!🙈davvero molto curioso di provarlo, ora devo solo tenere duro qualche mese.

Gran gioco, probabilmente uno dei migliori cooperativi che io abbia mai giocato.

Anche qui primi 5 capitoli fatti in solitario in modalità storia completa (ma provato anche una partita tra amici in 4 giocatori con instant action mode) con la differenza che mi sono cimentato dopo il primo capitolo con 4 full character: stesse ricche impressioni positive. E' stato detto molto meglio quello che avrei scritto io :)

Personalmente sono rimasto molto deluso da questo titolo, tanto che dopo averci fatto una campagna e mezzo (tutto in solo) l'ho rivenduto subito. Anche perché in ogni caso la rigiocabilità è scarsissima, come confermato dal mio rifare i primi 6/8 scenari (ora non ricordo quanti esattamente).

I miei problemi con il gioco sono stati sostanzialmente due: la banalità del combattimento e la superficialità delle scelte (soprattutto quelle narrative).

Ci sono sostanzialmente due scelte significative nell'intera campagna, tutto il resto non ha alcuna conseguenza e comporta solo qualche differenza tra i token disponibili a inizio combattimento. Per carità, avere certi token aiuta più che averne altri, ma sempre piccole differenze rimangono.
La storia è solamente un riempitivo tra un combattimento e l'altro in cui non si ha alcuna agency, alcuna possibilità reale di cambiare le cose. Rifacendo i primi X scenari mi sono veramente reso conto di come il path A o il path B non facciano alcuna differenza.

Storia che comunque, se non altro, è scritta abbastanza bene, anche se ho sempre avuto l'impressione che al di là dell'idea principale del bosco opprimente e soffocante che limita la vita umana, ci fosse ben poca sostanza dietro. Le città sono abbastanza abbozzate e alcuni spunti per altro molto interessanti non vengono mai sviluppati. Comunque un livello di scrittura che, pur inferiore secondo me a Tainted Grail o Aeon Trespass, resta ottimo.

Quanto al combattimento, giocandolo in solo si ha praticamente un controllo assoluto sul suo sviluppo e quando si raggiunge un determinismo pressoché assoluto, il divertimento svanisce. Non c'è reale complessità perché sappiamo già come reagirà il mostro e possiamo pianificare tutto, l'ordine di turno non esiste e l'unica incertezza si ha nel rompere una location. Quando a romperle però è sempre il tank, il rischio diventa inesistente. Per altro la difficoltà non cambia nulla se non il numero di HP dei personaggi.

Nella singola prova con altri giocatori ho notato che la situazione migliora nettamente, dato che le scelte dei giocatori influenzano il grado di controllo che si può avere in modo a volte imprevedibile (a meno di fare l'alpha player...). Tuttavia, anche al netto del flow system che pure ho apprezzato, rimane molto banale e fin troppo sfruttabile a vantaggio dei giocatori.

Considerato che gli autori stessi hanno detto di aver voluto che fosse proprio così, direi che non fa per me.

Beh cominciare con meno ferite a disposizione non è proprio banale. Poi c'è la gestione del flow, delle posizioni, delle carte danno, degli oggetti rotti. Il combattimento non è per nulla banale... se le meccaniche fossero banali sarei il primo a lamentarmene, visto che guardo soprattutto a quelle. Non è a livello di Gloomhaven,  ma è parecchio sopra laedia. Ho trovato molto più banale Aeon Trespass. Quello però un gioco da fare solo in solitario e lasciare costantemrnte apparecchiato, Oathsworn un gioco multiplayer che puoi gestire molto meglio. 

Agzaroth scrive:
Beh cominciare con meno ferite a disposizione non è proprio banale. Poi c'è la gestione del flow, delle posizioni, delle carte danno, degli oggetti rotti. Il combattimento non è per nulla banale... se le meccaniche fossero banali sarei il primo a lamentarmene, visto che guardo soprattutto a quelle. Non è a livello di Gloomhaven,  ma è parecchio sopra laedia. Ho trovato molto più banale Aeon Trespass. Quello però un gioco da fare solo in solitario e lasciare costantemrnte apparecchiato, Oathsworn un gioco multiplayer che puoi gestire molto meglio.

Ho scritto banale perché ci sono diverse meccaniche che a mio avviso banalizzano il tutto rendendo irrilevanti quelli che sono aspetti altrimenti piuttosto importanti in un boss fight. In KDM o ATO l'ordine di turno è di fondamentale importanza, visto che il mostro avrà delle reazioni che potrebbero cambiarne anche drasticamente posizione o orientamento. Purtroppo in Oathsworn non solo non c'è alcun reale ordine di turno ben definito, a meno che i giocatori non decidano in tal senso, ma non ci sono nemmeno vere e proprie reazioni da parte del mostro, che diventa una sorta di sacco da boxe (unica eccezione appunto quando si rompe una location).
Il fatto di avere la prima stage card sempre rivelata cancella qualsiasi incertezza e per altro non mi sembra neanche sensato considerato che ci si trova ad affrontare mostri che vengono rivelati solo alla fine della parte narrativa, per poi sapere esattamente come si comporteranno di volta in volta.

Come accennavo il flow sistem mi è sembrato interessante e pur giocando con 4 personaggi completi nemmeno troppo difficile da gestire e il fatto che gli equipaggiamenti si inseriscano in questa meccanica era un altro aspetto secondo me azzeccato.

Oathsworn, come anche ATO o KDM sono giocabili sia in solitario che in gruppo, il problema è che mentre questi ultimi conservano una buona dose di casualità e incognito che rende i combattimenti più dinamici e imprevedibili, Oathsworn no. ATO poi ha tutta una serie di altri problemi, secondo me, ma di diversa natura.
L'assenza di incognite (quasi totale) danneggia parecchio l'esperienza in solitario, la banalizza brutalmente. Avrei dovuto giocarlo in gruppo magari, ma con una campagna così lunga mi era impossibile, per cui amen.

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