"Me fastidia", non è un neologismo, bensì spagnolo jajajja i conquistadores hanno raggiunto le tue sinapsi
La GobCon Deluxe è passata come ogni anno e già si sogna la prossima non vedendo l’ora di riincontrare amici (con la tranquillità di non essere a Play), scoprire e provare giochi nuovi, farsi maledire dopo aver convinto la gente a partecipare a party games scemi.
Io adoro la Gobcon Deluxe.
Adoro la Tana.
Adoro Radio Goblin.
E adoro fare podcast.
Tuttavia, c’è una piccola cosa del realizzare podcast che mi fastidia (neologismo?): le persone con cui registro sono sparse per l’Italia ed in chat vocale non puoi avere lo stesso stimolo di una conversazione reale, non puoi vedere le espressioni, gli sguardi è molto più complesso creare una chimica e rendere naturale il tutto. Almeno per me.
E che poi a ben pensarci son proprio le cose che cerco anche ogni volta che mi siedo a giocare al tavolino.
Quindi, puntualmente, quando si avvicina il momento di incontrarsi dal vivo la mia testa inizia a studiare modi per cercare di approfittarne e registrare, ci ho già provato e ne potete trovare le prove qui e qui, per chi volesse fare un tuffo nel passato.
Questa volta inizio a pensare ad una puntata di log audio, pareri, battute, commenti direttamente dai tavoli mentre le cose succedono, devo procurarmi un microfono, sentire sava73 e volmay, ma c’era tempo - d’altronde mancavano ancora due settimane.
Fast forward di due settimane: non ho ancora fatto nulla, è la notte di giovedì prima della partenza, cerco in un cassetto un microfono usato in passato ma che non aveva mai funzionato bene con i vecchi telefoni: continua a non funzionare. Mi accorgo che forse potrei utilizzare direttamente lo smartphone per registrare, d’altronde questa potenza di calcolo che batte il computer di bordo dell’Apollo 11 a qualcosa dovrà servire.
Sono le 2 di notte, mando un messaggio a volmay spiegandogli cosa vorrei fare e vado a dormire.