ATTENZIONE! La seguente anteprima è ricavata dalle impressioni successive ad una partita di un prototipo, non definitivo, del gioco.
STEAM PARK
Dalla mente della Cranio e la matita di Carduat un divertente gioco che vi permetterà di creare il parco divertimenti dei sogni.<?xml:namespace prefix = o ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:office" />
Steam Park è la proposta ad Essen di quest’anno della Cranio Creations, ad opera del gruppo solito di autori della Cranio (Silva, Tucci Sorrentino, Buonfino) e con l’importante collaborazione per la parte grafica della disegnatrice francese Marie Cardouat (per capirci: quella di Dixit). Proprio con uno dei simpatici autore ho avuto modo di provare il gioco in una versione del regolamento abbastanza avanzata, e su questa seduta di playtest si basa la descrizione del gioco.<?xml:namespace prefix = o ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:office" />
Si tratta di un semplice gioco in pieno stile Cranio, con una componente di destrezza (o meglio dire velocità).
Siamo dei gestori di un parco divertimenti (con una vaga atmosfera steampunk) e abbiamo lo scopo di guadagnare quanto più soldi attraendo i visitatori.
Ciascun giocatore parte con la propria plancia di gioco su cui costruirà il parco e con 6 dadi azione, cuore del gioco. Il turno di gioco (6 nel totale) inizia proprio lanciando questi dadi in simultanea: ad ogni tiro si possono scegliere dei dadi e congelarli mettendoli da parte, gli altri possono essere ritirati quante volte si vuole. Il primo che smette con i rilanci prende la tessera primo giocatore, gli altri a seguire prendono i tasselli successivi. A che serve tutto ciò? Oltre ad assicurarsi una migliore posizione nel turno di gioco chi termina prima ha un bonus dalle tessere man mano inferiore, fino all’ultimo di turno che prende un malus.
Si passa poi a giocare le azioni previste dai dadi, che vediamo velocemente:
-Costruire attrazioni. E’ ovviamente l’azione base, visto che dobbiamo costruire un parco divertimenti. Ci sono attrazioni in 6 colori in 3 differenti dimensioni. Per costruire le più grandi bisogna accumulare più dadi con questa azione. Inoltre ci sono delle semplici regole di costruzione da rispettare che prevedono che sulla plancia si possono “attaccare” solo giostre dello stesso colore e che obbligano a pianificare bene gli spazi della propria plancia.
-Attrarre visitatori. Ci sono visitatori nei 6 colori delle differenti attrazioni e ovviamente bisogna abbinare giostra e omino dello stesso colore. Qui c’è una componente aleatoria: il giocatore decide quali visitatore prendere dalla riserva comune e li mette in un sacchetto estraendone lo stesso numero: se quelli estratti possono essere alloggiati sulle giostre allora li colloca sulla propria plancia.
-Costruire stand. Sono delle costruzioni speciali che occupano un solo quadrato sulla plancia giocatore e che permettono delle funzioni speciali, come mitigare l’alea nel lancio dei dadi e nell’estrazione dei visitatori.
-Pulire. Beh, il parco va tenuto pulito. In pratica alcuni dadi azione riportano, oltre all’icona dell’azione, una o più icone “sporco” che si accumula nel parco. Con quest’azione e con i bonus delle tessere ordine di gioco si può rimuovere lo sporco. Avere ancora dello sporco a fine partita porta a un’ingloriosa perdita di punti vittoria…
-Giocare carte bonus. I giocatori hanno carte bonus (ogni turno ripristinano la mano fino ad averne tre) e con questa azione possono giocarle prendendo soldi in base alle condizioni riportate dalla carta.
-Espandere il parco. Quest’azione non ha un’icona, ma si può fare al posto di una delle precedenti azioni elencate ed è indispensabile per avere spazio aggiuntivo per le proprie giostre.
-La sesta faccia è vuota e non permette di fare niente…neanche l’azione jolly di espandere il parco.
Alla fine del turno si incassano soldi in base ai visitatori sulla propria plancia (i soldi sono semplicemente punti vittoria e non si rinvestono mai). Alla fine del sesto turno, che nell’ambientazione rappresenta il sesto giorno della fiera di Roboburg, si valuta quanto “sporco” resta e si perdono soldi in base a quanto riportato da una tabella (è fortemente penalizzante restare con molto sporco nel parco).
Ovviamente nel gioco che ho provato, a parte qualche dettaglio delle regole, mancava una componente essenziale che è data dalla realizzazione grafica e dai disegni di Cardouat che, come potete vedere dalle immagini che trovate in rete, danno un tocco di originalità al tutto. Le giostre si assemblano componendo 3 parti in cartoncino e esaltano le doti della brava disegnatrice.
PRIME IMPRESSIONI
Si tratta, come si intuisce dalla descrizione, di un gioco leggero e caciarone, il tipo di gioco nel quale, a mio parere, la Cranio ha espresso il meglio della sua produzione. Non vi aspettate niente di profondamente strategico, non è e non vuole esserlo, ed anche se non è propriamente il mio genere il gioco mi ha divertito che è, penso, lo scopo primario che si prefigge di fare. Addirittura è prevista una versione semplificata che, penso, tutti i lettori possano tranquillamente saltare, a meno che non si provi il gioco con bambini. Tutto il gioco sta nel decidere quanto smettere di tirare i dadi in base al bonus e a come bilanciare pulizia e azioni punti. A giudicare quanti sono rimasti positivamente colpiti lo scorso anno da Escape: The Curse of the temple questo rollare vorticoso dei dadi farà i suoi adepti, basta, ovviamente, sapere cosa Steam Park riserva.
NOTA: Il regolamento non è al momento disponibile, verrà aggiornata la scheda quando possibile.