[PREVIEW] Triassic Terror

ATTENZIONE! La seguente anteprima è ricavata dalle impressioni successive alla sola lettura del regolamento senza prova su strada del gioco


TRIASSIC TERROR


Per dominare il triassico, in un gioco di controllo territorio, maggioranze e scelte multiple.


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ATTENZIONE! La seguente anteprima è ricavata dalle impressioni successive alla sola lettura del regolamento senza prova su strada del gioco


TRIASSIC TERROR


Per dominare il triassico, in un gioco di controllo territorio, maggioranze e scelte multiple.



Gioco ad ambientazione preistorica, per 2-6 giocatori, che sfrutta le meccaniche di controllo territorio, maggioranze e scelte multiple.<?xml:namespace prefix = o ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:office" />


Il tabellone (a doppia faccia per 2-4 e 5-6 giocatori) raffigura un territorio preistorico con 4 tipo di ambiente, montagna, palude, deserto e foresta, ognuno dei quali diviso in 3 aree, per un totale di 12. ogni area, poi ha 3 habitat, rappresentati da cerchi di diversa grandezza, dal più grosso (primario) al più piccolo (terziario). Le aree sono associate a diversi punteggi (PV). Sul tabellone, circondato dalla traccia PV, vengono anche posizionati i 4 predatori neutrali del gioco, in spazi prestabiliti.


 


Ogni giocatore parte con un singolo branco di 4 dinosauri nella palude: dovrà cercare di migrare e piazzare più branchi possibile in tutti gli ambienti per vincere il gioco.


La partita si articola in 3 periodi geologici, alla fine di ognuno dei quali c'è una fase di conta dei PV. Ci sono dei PV bonus garantiti da maggioranze assolute (chi ha più dinosauri) o relative (chi ne ha di più in uno dei 4 ambienti). La durata dipende dal numero di giocatori, in ogni caso ogni periodo dura 3 round più uno di punteggio (in 4 si fanno 8 round, ad esempio).


Ad ogni round il giocatore prende una carta Ambiente (solo al primo) e sceglie uni tra i sei tasselli azione disponibili (in tutti e 3 i round di un periodo). La carta Ambiente consente di piazzare 3 nuovi dinosauri dal proprio colore nell'area (3 habitat ciascuna) raffigurata. Si ha diritto ad occupare l'habitat più grosso e redditizio in base al numero di dinosauri (con un meccanismo di maggioranza, quindi).


Il tassello azione, invece, oltre a stabilire l'ordine di turno corrente, fornisce anche l'azione per il round in corso:


1) Nuovo insediamento: aggiungi 3 dinosauri ad una ambiente.
2) Crescita del branco: aggiungi 3 dinosauri ad un tuo branco.
3) Migrazione: muovi fino a 2 branchi in un'area adiacente.
4) Covata: come l'azione 2, con l'aggiunta di poter muovere lo pterodattilo neutrale e far fuori 2 dinosauri avversari.
5) T-Rex: muovi il tirannosauro e uccidi fino a 5 dinosauri avversari.
6) Raptors: muovi entrambe i raptor. Ognuno è in grado di mangiare fino a 2 dinosauri avversari e farne scappare altri 2 in aree adiacenti.


Ogni giocatore è poi dotato di 2 segnalini usabili una singola volta per partita (Covata e Vulcano) con i quali può rispettivamente aumentare il proprio branco e distruggere parte di quelli in un'area.


 


Come detto precedentemente, i punti si ottengono alla fine di ogni periodo (un po' come in El Grande) e si basano sull'habitat occupato e su vari meccanismi di maggioranza.


 


PRIME IMPRESSIONI


La prima impressione è che si sia tentato di fare uno Specie Dominanti light. Il che non è necessariamente un male, intendiamoci. I 120 minuti indicati su BGG promettono un tempo di gioco praticamente dimezzato rispetto al fratello maggiore.


A livello di pedine siamo sicuramente a un livello superiore, dato che queste sono sagomate come dei veri mostri preistorici. Dalle immagini sembrano pure abbastanza grandi, specie il T-Rex.


Per il resto la meccanica e il tema di fondo sono molto simili: scelta delle azioni (qui solo 6), maggioranze per i PV, eventi catastrofici che alterano la situazione.


Gli eventi, in Triassic Terror, appaiono un po' più controllabili, visto che sono mediati dai segnalini del giocatore e dalle azioni scelte. Tuttavia hanno lo stesso connotato distruttivo e pesantemente condizionante, con, immagino, frequenti cambi di fronte e ribaltamenti di situazioni, per cui la cosa deve piacere.


Insomma, il gioco, nel complesso ha un po' tutto il sapore del “già visto”, però potrebbe costituire una valida alternativa per chi proprio non riesce a digerire durata e complessità di Dominant Species.


 

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