In questa anteprima ci occupiamo di Winter Tales, il nuovo lavoro dell’Albe Pavo, editore nostrano che abbiamo già conosciuto per Sakè & Samurai e Munera: familia gladiatoria . Ora hanno in programma Beer & Vikings, che abbiamo trattato in una precedente anteprima e questo Winter Tales, che è il loro titolo “di punta” per le fiere di Essen (in corso al momento di scrivere) e di Lucca (imminente).
Come designer a Matteo Santus, l’autore che ha firmato i precedenti lavori, si affianca Jocularis, che in precedenza ha lavorato solo come disegnatore. Per la parte grafica, che, come vedremo dalla descrizione ha un ruolo rilevante nel gioco, a Jocularis si affianca Hide Art.
È questo, quindi, l’anno degli illustratori che si trasformano in autori di giochi, alla stregua di Menzel e del suo recente lavoro Le Leggende di Andor.
L’anteprima è scritta in base al regolamento preliminare pubblicato su BGG e alcune informazioni avute direttamente dagli autori, che hanno collaborato anche con la TdG Lodi per lo sviluppo del gioco.
Winter Tales è un gioco narrativo, o meglio, sentendo la descrizione che gli stessi autori ne danno è un gioco che vuole essere un ibrido tra un gioco di narrazione e un tradizionale gioco da tavolo. Lo scopo primario, come “narrativo”, è comunque quello di raccontare una storia, una storia che sarà sempre diversa e che sarà sviluppata da tutti i partecipanti (interessante il fatto che gli autori invitano a condividerle sul loro sito www.wintertalesboardgame.com). Come “gioco da tavolo” la storia ha un vincitore e un aspetto “competitivo”, che però non deve distrarre dallo scopo primario della narrazione.
Ogni storia di Winter Tales vede contrapporsi due fazioni: l’Inverno e la Primavera.
Dopo la vittoria nel Conflitto d’Autunno, il Regime dell’Inverno
ha stretto il paese delle fiabe nella sua morsa.
Alimentato dall’odio e dalla paura, l’Inverno
vuole soffocare ogni fiamma di amore nel gelo della neve
ed oscurare per sempre qualsiasi luce di speranza
nelle tenebre eterne della notte invernale.
L’atmosfera è, come avrete intuito, fiabesca. I giocatori si dividono tra le due fazioni ed ognuno rappresenta un personaggio tradizionale delle fiabe: i buoni con la Primavera, i cattivi con l’Inverno. In caso di numero dispari di giocatori uno assume il ruolo di Scrittore ed ha il compito di cercare l’equilibrio tra i due antagonisti. La partita si chiude con la vittoria di una delle due squadre, o dello Scrittore se presente.
L’ambientazione è riccamente descritta nel manuale, come i profili dei personaggi che i partecipanti muoveranno. Questi, come detto, sono ispirati alle fiabe tradizionali, ma, ovviamente, le loro storie hanno avuto un’evoluzione. Se pertanto è facile immaginarsi Alice, Pinocchio e la piccola Fiammiferaia a difendere la Primavera nelle file dei buoni è più difficile immaginarsi Biancaneve schierata con l’Inverno assieme a Mangiafuoco ed il Cappellaio Matto.
Una volta divenuta Regina, Biancaneve si è del tutto sostituita alla sua vecchia matrigna, acquisendo col tempo ogni suo difetto. Interessata a null’altro che alla propria bellezza, Biancaneve ha abbandonato i suoi amici Nani al loro destino, abbracciando la causa del Regime, nel quale vedeva la sola speranza per preservare nel gelo eterno ed immutabile la sua bellezza destinata a sfiorire.
A parte l’accurata descrizione del manuale gran parte dell’ispirazione alle storie è demandata alla grafica, molto curata e con uno stile assai particolare, come potete vedere anche dalle immagini mostrate. Penso che sia innegabile che la fonte di ispirazione sia, anche se ovviamente non nominata, nei film di animazione di Tim Burton, o almeno a me sembra ricordarli molto.
Il tabellone principale rappresenta il Paese dell’inverno e riporta luoghi e piazze collegati da strade. Su queste strade si muovono i personaggi delle fiabe controllati dai giocatori e rappresentati sul tabellone da sagome in cartone montate su basette. A seconda del numero di giocatori (il gioco ne supporta fino a 7) a ciascuno viene assegnato un numero differente di personaggi da controllare, se è presente lo Scrittore questo controllerà sia personaggi dell’Inverno che della Primavera, dato che, come detto, il suo scopo è quello di mantenere un equilibrio tra le due fazioni.
I personaggi si muovono sul tabellone ed interagiscono con i luoghi e tra di loro creando Ricordi ad appannaggio di una delle due fazioni. Si stabilisce ad inizio partita dopo quanti “Ricordi” interrompere la storia (in pratica se ne può modulare la lunghezza) e la storia si chiude con l’Epilogo che chiude il racconto. Vince la fazione con più Ricordi o lo Scrittore in caso di pareggio.
Il regolamento è strutturato con una parte Base che può essere utilizzata da sola se si predilige l’esclusivo aspetto Narrativo, e con dei Moduli che possono essere inseriti per rendere più variegato e “strategico” il gioco. Penso che l’aspetto dei moduli interesserà i giocatori più esperti, ma purtroppo dobbiamo glissare sull’argomento dato che non sono descritti nel regolamento preliminare per ora consultabile online.
Quando i personaggi interagiscono utilizzano delle speciali carte (carte Narrative) per una sorta di “sfida narrativa”. Le suddette carte sono prese dai disegni di due bambini di 5 e 9 anni, assolutamente prive di testo, e servono ad “ispirare” la storia.
Giusto per citare un esempio i soldati dell’Inverno hanno la possibilità di bloccare il cammino delle Fiabe se queste passano su una casella dove sono presenti ed iniziare un Conflitto. Il giocatore che controlla il soldato gioca una carta Narrativa e inizia il racconto narrando come ha inizio l’aggressione. Il personaggio della Primavera può rispondere con un’altra carta Narrazione, difendendosi e proseguendo il racconto. La sfida si interrompe quando uno dei due non vuole giocare più carte (o le ha esaurite, visto che il gioco consiste anche nel gestirle).
Ovviamente la storia deve avere un suo filo logico, e questo, come specificato, è il bello del gioco. Viene nominato anche un giudice narrativo che ha il compito di coordinare il racconto e mantenere lo stile che ad inizio partita i giocatori decidono di dare (drammatico, horror, ma anche grottesco, ci si può sbizzarrire senza vincoli).
Un’ultima nota editoriale: il prodotto è ora disponibile in un’edizione bilingue italiano/inglese, con il doppio regolamento (per il resto il gioco è indipendente dalla lingua). Come comunicato dall’autore è prevista, per il prossimo anno, una riedizione in collaborazione con la Fantasy Flight che sostituirà i personaggi (ora in sagome di cartone) con miniature.
CONSIDERAZIONI
Winter Tales è un prodotto sicuramente particolare e fuori dagli schemi. Difficile fare paragoni, anche sul forum, quando se ne è iniziato a parlare, si faceva fatica, anche da parte dell’autore, a trovare un parallelo con altri titoli per poterlo illustrare. Io azzardo un timido confronto con Tales of the arabian nights, anche se mentre questo è zeppo di testo al contrario di Winter Tales che ha la magia di realizzare un gioco narrativo senza alcun testo.
L’originalità del prodotto è, quindi, sicuramente tra gli aspetti positivi, come la grafica di cui abbiamo già ampiamente detto.
Può attirare diversi tipi di giocatore, sia giochi da tavolo, che di ruolo, ma la sua peculiarità lo rende un titolo non certo per tutti. Da valutare, in base alle attitudini personali e del proprio gruppo di gioco, o anche da prendersi per godersi i bellissimi disegni.