Mi é piaciuto l'articolo, ma se non ti disturba sarebbe utile conoscere l'età di tua figlia per avere un metro di paragone ;)
È passato ormai un annetto da quando ho introdotto mia figlia ai primi giochi da tavolo. Capire che gioco proporre in termini di tematiche, regole e tempistiche non è mai semplice e scontato. Sicuramente i giochi brevi hanno la meglio sui giochi più lunghi, così come l’immediatezza ha la meglio sulla “profondità” anche se esistono delle eccezioni. Un’ambientazione accattivante rimane tuttavia imprescindibile per attirare l'attenzione di Alice e del suo cuginetto. Questi sono i giochi che abbiamo provato in questo anno di gioco. Sono tutti giochi per bambini, tranne l’ ultimo che è stato un po’ un esperimento e una piacevole sorpresa.
Super Farmer (RedGlove). Lo scopo del gioco è, tirando due d12 e/o facendo degli scambi, collezionare diversi tipi di animali della fattoria fino ad averne uno per tipo (coniglio, pecora, maiale, mucca, cavallo). A mia figlia non piace tantissimo per via della lunghezza eccessiva, il suo cuginetto, invece, lo adora. Sono apprezzati sicuramente la grafica, il tema e i cani di plastica. Per gli adulti credo sia di una noia mortale perché alla fine, oltre al tirare i due dadoni giganti c’è ben poco. ll poter scambiare vari tipi di animali galvanizza i piccoli che sentono di poter fare qualcosa (e che li aiuta a prendere dimestichezza con i numeri). Per ovviare al fattore lunghezza, partiamo con qualche pecora in aggiunta ai conigli iniziali.
La Casa Stregata (RedGlove). I fantasmini dall’aspetto simpatico che rubano la merendina sono piaciuti subito. In questo gioco occorre attraversare una casa infestata da fantasmini dispettosi tirando tre dadi e spendendo al meglio le azioni uscite: muovere il fantasmino, muovere la propria pedina, ruotare o scambiare le tessere che compongono il maniero. Sorprendentemente mia figlia gioca con la levetta “competizione” tirata al massimo e, capito il meccanismo, è sempre pronta a ostacolarci in tutti i modi. Immediato e facile.
Zombie Kidz (Asmodee). Uno dei migliori che abbiamo. Si gioca in 5/10 minuti, collaborativo. Lo scopo del gioco è sconfiggere gli zombi del cimitero chiudendo i 4 cancelli (e si può fare solo se due giocatori si trovano nella casella cancello) o sconfiggere tutti gli zombi sul tabellone. Spesso lascio a mia figlia la pianificazione della partita (“papà, ho un piano!”). La suspance per il risultato del dadino colorato, specialmente se la partita prende una brutta piega, diverte molto. Altro pregio è la trasportabilità, grazie alla scatola di dimensioni ridotte.
Aia Gaia (RedGlove). Al mare, quest’estate, l’ abbiamo giocato tantissimo. Piazzarsi sotto agli ombrelloni a fare i versi degli animali attirava inevitabilmente qualche altro bambino curioso che poi finiva per unirsi alla partita. Facile, divertente, buffo. L’unico neo sono le carte di alcuni animali con effetti speciali, ma basta seguire un po' i piccoli e, dopo poco, ricordano tutto senza difficoltà.
Monstre-toi (Oliphante). Una bellissimo party game per piccoli. Si tratta di appiccicare 10 innoqui adesivi riutilizzabili in una stanza (i mostri) che devono essere recuperati in tre manche da 5/7 minuti. L’idea di trasformarsi in cacciatori di mostri, per i bambini, è irresistibile. La partita è resa ancora più interessante dai poteri speciali dei mostri (che costringono i piccoli cacciatori a camminare all’indietro, con le mani sopra la testa, a saltellare su un piede solo, etc) e al potere “mostrati!” che i giocatori acquistano dalla seconda manche in poi. Si può giocare anche al buio grazie agli stickers fosforescenti. Purtroppo non puoi fare tante partite di fila perché, dovendo giocare sempre nella stessa stanza, la si “consuma” in fretta. Il prezzo è un po' altino ma ne vale la pena.
Winter Tales (AlbePavo). Premessa: non è un gioco per bambini. Se giocato da adulti può avere tematiche forti a dispetto dell’ambientazione “da fiaba”. È gotico, quasi horror. Tuttavia, l'idea del Regno delle Favole vittima di un Inverno magico dove Biancaneve è la Regina Cattiva ha fatto spalancare gli occhi a mia figlia. Abbiamo fatto una partita di prova e... sorpresa! Le è piaciuto tantissimo, ma non solo. Le trovate narrative di mia figlia che devono essere, da regolamento, ispirate dai disegni delle carte (disegnate da bambini della sua età, peraltro) ci hanno lasciato a bocca aperta. Ovviamente bisogna tarare la storia per un target adeguato ma vi assicuro che, se i piccoli giocatori cominceranno a prederci la mano, vi accorgerete di quanto la vostra fantasia di adulti sia, in confronto alla loro, qualcosa di pesante, vecchio e polveroso. Altro pregio: la partita fatta, che vedeva l’anziana Dorothy come protagonista, è stata un bel pretesto per cominciare a leggere insieme il Mago di Oz. Di più non si può proprio chiedere.