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La sordida storia di un canale YouTube, un Kickstarter, e una richiesta di soldi.

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Aeon Trespass: Odyssey

La recensione

Quando ha lasciato la propria casa a Cleveland, Ohio, per passare un paio di mesi in una Yeshiva in Israele, preparandosi per il proprio matrimonio, a Jesse Anderson non è certo passato per la testa che di lì a poche settimane avrebbe dovuto mettere in pausa i propri studi e girare un video con l’iPad per sostenere che no, lui non è un ricattatore.

Ma è risaputo, in certi giochi basta una sola scelta sbagliata per compromettere la partita. E non c’è gioco che sia spietato, come sono spietati i gruppi di fan su internet.

La polemica che ha coinvolto il suo canale YouTube, Quackalope, che in quel momento contava poco meno di 50.000 sottoscrizioni, è partita da un commento su un Kickstarter che al momento viaggia sui due milioni e mezzo di dollari: la ristampa di Aeon Trespass: Odyssey da parte della casa editrice polacca Into the Unknown.

Il 19 Maggio Quackalope aveva pubblicato l’ultimo di una serie di video dedicati ad Aeon Trespass Odissey, dal titolo “L’orribile verità su Aeon Trespass Odyssey", la cui immagine di anteprima riportava: “Aeon Trespass Odyssey è ingiocabile”. Nel video Jesse esordiva sostenendo che il gioco era molto probabilmente il peggiore che avesse mai giocato.

In seguito alla recensione ne era scaturita una discussione nei commenti del Kickstarter, e a un utente che consigliava alla casa editrice di collaborare con degli YouTuber per mostrare loro come funziona il gioco prima che questi girassero video per la comunità, l’account ufficiale rispondeva:

“Non se, per esempio, uno YouTuber ti contatta qualche mese prima per dirti che hanno filmato il contenuto, non gli piace il gioco, ma possono ri-girare il filmato per $7500. Non prenderemmo bene una tale offerta :) Infatti, non lavoreremo mai più con personaggi simili.” 

Meno di mezz’ora dopo, sui commenti c’era già chi parlava di estorsione, e dodici ore dopo, su Reddit partiva la discussione su r/boardgames, dove i più parlavano di ricatto: Quackalope aveva girato una recensione negativa, chiedendo a ITU un pagamento per bloccare il video che avrebbe danneggiato la campagna, e non avendolo ottenuto aveva pubblicato il materiale. La definizione perfetta di ricatto.
O forse no?

Il ricatto

La discussione su Reddit si è subito accesa: “è il peggior canale che abbia mai visto”, “il più odioso youtuber che abbia mai incontrato”, “è sempre stato un viscido, non dovrebbe sorprendere nessuno”. Questi sono solo alcuni dei commenti più votati nella discussione ormai chiusa dai moderatori.

In seguito alla rivolta dei fan, Into the Unknown ha postato un comunicato (disponibile su Google Drive) dando la propria versione dei fatti e riportando lo scambio di email con Jesse.

Jesse aveva contattato Into the Unknown il 19 Gennaio, con una proposta di collaborazione: per $7.500 avrebbe pubblicato cinque video dedicati al gioco. Nonostante agli sviluppatori polacchi il costo sembrasse troppo elevato, pensavano che si potesse giungere a un accordo, e due settimane dopo avevano risposto chiedendo qualche chiarimento su modalità e tempistiche del progetto, ed elencando le proprie condizioni, quali il fatto che il tono avrebbe dovuto essere positivo o che avrebbero dovuto evitare di confrontarlo con altri giochi, quali Kingdom Death Monster.

Ciò che aveva fatto cambiare il tono alla discussione per Into the Unknown era stata la risposta di Quackalope. Questi, a suo dire, aveva già speso 50 ore sul gioco, trovandolo frustrante, e richiedeva che Into the Unknown mettesse a disposizione uno dei suoi sviluppatori, in live streaming o inviandolo a Cleveland, per mostrare come si gioca e ri-girare i video. In caso Into the Unknown non accettasse, Jesse si rifiutava l’idea di sprecare altro tempo, e avrebbe pubblicato i filmati già girati.

Ecco uno stralcio dell’email:

Long story short, we would love to work with you. However, we did invite a patreon member of ours down the studio for a enier week to film and play as much ATO as possible. We have put about 50 hours into learning, tabling and recording content at the moment.

However, our experience as a group was quite frustrating overall. We struggle with the rules, finding cards throughout the decks, and tracking all the moving parts of ATO.

[...]

If we are working in collaboration with you we would scrap the footage we have already recorded (since we want to be as accurate as possible). If we decide to work independently, we will likely not invest more time beyond the 50 hours of content and 8 videos we have recorded.


Per farla breve, ci piacerebbe molto lavorare con voi. In ogni caso, abbiamo invitato in studio uno dei nostri membri di Patreon per una full-immersion di una settimana, così da filmare e giocare il più possibile ad ATO. Al momento abbiamo dedicato circa 50 ore allo studio del gioco, alla presentazione e alla registrazione dei contenuti.

La nostra esperienza come gruppo, però, è stata nel complesso piuttosto frustrante. Abbiamo difficoltà con le regole, a trovare le carte nei mazzi e a tenere sotto controllo tutta la situazione.

[...]

Se lavorassimo in collaborazione con voi, scarteremmo i filmati che abbiamo già registrato (visto che vogliamo essere il più accurati possibile). Lavorando in modo indipendente, probabilmente non investiremo altro tempo oltre alle 50 ore di contenuti e agli 8 video che abbiamo già registrato.

Per Into the Unknown questa menzione del fatto che se non avessero accettato, Jesse avrebbe proceduto a pubblicare quanto già girato, era stato un punto di svolta, e non avrebbero voluto procedere; però, essendo Quackalope un canale molto seguito, avevano continuato a cercare l’accordo. Avevano risposto chiedendo nuovi chiarimenti e, non avendo ricevuto risposte soddisfacenti, per un po’ avevano smesso di rispondere.

Ecco cosa scrivono nel comunicato:

A week later, Mr. Anderson sent us an e-mail, but failed to respond to most of our questions or suggestion: he did not provide any raw footage nor gameplay notes, doubling down on reshooting the ATO material.

At this point, we broke off communication, hoping this would go away. At the end of March, our Development Project Manager reached out for a possible first impressions video of the Learn to Play.


Una settimana dopo, il signor Anderson ci ha inviato un'e-mail, ma senza riuscire a dare un riscontro alle nostre domande e suggerimenti: non ha fornito alcun filmato né note relative al gameplay, insistendo che i video andavano rifatti.

A quel punto, non abbiamo risposto, sperando che la cosa finisse lì. Alla fine di marzo, il nostro Development Project Manager si è rimesso in contatto per l'eventuale pubblicazione di un video con le prime impressioni della missione tutorial.

Quando lo avevano contattato di nuovo, questi li aveva messi al corrente del fatto che a questo punto avrebbe pubblicato i video già girati.

E difatti, proprio mentre la campagna era in corso, lo YouTuber aveva pubblicato i video, fra cui quello in cui sosteneva come Aeon Trespass: Odyssey fosse il peggior gioco di sempre.

Oltre al comunicato di Into the Unknown la corrispondenza completa può essere letta, più agevolmente sull’articolo di Kotaku.

Vale la pena riportare un altro paio di stralci di email. Questa è la risposta di Jesse che Into the Unknown non aveva trovato soddisfacente, e che per un po’ li aveva spinti a non partecipare più alla discussione:

Can we get a meeting set up to discuss the logistics? I would be happy to collect a set of questions and bring someone back down to the studio to film a series of supporting media for you all at Into the Unknown. I am also very interested in your future content and would like to work closer with you & the team going forward.

[...]

So here is my proposal.
Let’s set up a meeting. Collaborate on some media coverage/supporting coverage for ATO. Then, let’s figure out a working relationship moving forward. This way we can produce media our audience wants, cover your games accurately, and help you continue to build a titan of a publishing house!
Let me know your thoughts and a time that works for you to chat.


Possiamo organizzare un incontro per discutere su come procedere? Sarei felice di raccogliere una serie di domande e riportare qualcuno in studio per filmare una serie di video che siano di supporto per tutti voi di Into the Unknown. Sarei anche molto interessato ai vostri progetti futuri e mi piacerebbe lavorare a stretto contatto con voi e con il vostro team.

Ecco quindi la mia proposta.
Organizziamo un incontro. Collaboriamo su una copertura mediatica che sia di supporto per ATO. Poi, cerchiamo di stabilire un rapporto di lavoro per il futuro. In questo modo noi potremo produrre i media che il nostro pubblico desidera e, nel frattempo, dare un'ampia visibilità ai vostri giochi e aiutarvi a costruire una casa editrice titanica!
Fatemi sapere cosa ne pensate e quando possiamo discuterne.

Questa invece la risposta finale di Jesse per informare Into the Unknown che è intenzionato a postare quanto già filmato:

It has been a month and a half since I have heard from your team and our audience has been asking repeatedly for ATO content. Since I hadn’t heard back from you, I made the decision to start posting the ATO content I had already filmed. We have 4 gameplays, a KDM Vs ATO review, a confirmation bias review (one all positive/one all negative) and a few other smaller videos.
I hope you enjoy the content and look forward to working together in the future.


È passato un mese e mezzo dall'ultimo contatto avuto con il vostro team e, nel frattempo, il nostro pubblico ha continuato a richiedere contenuti riguardanti ATO. Non avendo ricevuto da voi una risposta, ho deciso di iniziare a pubblicare i contenuti già filmati. Abbiamo 4 video di gameplay, un confronto KDM Vs ATO, una recensione di parte (una completamente positiva e una completamente negativa) e alcuni altri video più corti.
Spero che il contenuto sia di vostro gradimento e spero di poter lavorare insieme in futuro.

Come menzionato in questa ultima email, Quackalope aveva sì pubblicato un video sostenendo che il gioco fosse il peggiore di sempre ma, allo stesso tempo, ne aveva pubblicato anche un altro sostenendo la tesi opposta: “Aeon Trespass Odyssey è un capolavoro” (la cui anteprima mostra un voto di 9.3 su 10).

Il comunicato e la pubblicazione dei messaggi ha rinforzato la tesi di chi già era convinto che si trattasse di ricatto. Il video di elogio non era che una foglia di fico, e chiaramente quello di Jesse era un tentativo di estorsione.

È a questo punto che arriva il video citato all’inizio dell’articolo, in cui Jesse, dal suo ritiro in Israele, si scusa e spiega quanto era successo dal suo punto di vista: non si è trattato altro che di un grosso equivoco, dovuto a incomprensioni, in parte causate forse anche dalle barriere linguistiche, e a tempistiche sbagliate: sapendo che avrebbe dovuto recarsi in Israele, Jesse aveva girato parecchio materiale in anticipo, per continuare a pubblicarlo mentre era via. Il fatto che questi video fossero stati pubblicati a campagna in corso non era stata che una sfortunata coincidenza.

Troppo tardi e troppo poco, per molti.

E per quanto il video non appaia molto convincente, e sia difficile credere nell’assoluta ingenuità di Jesse, bisogna fare alcune considerazioni.

Il Re nudo

Into the Unknown aveva tutte le ragioni per non apprezzare il fatto che Jesse li avesse posti di fronte a un aut-aut: collaboriamo o pubblicherò quanto già girato, anche se è negativo. D’altronde nessuno aveva costretto Jesse a spendere già 50 ore sul gioco.

D’altra parte bisogna anche notare che mentre il comunicato di Into the Unknown non contiene nulla di falso, allo stesso tempo omette particolari che non consentono di cogliere certe sfumature: per esempio, quando affermano che Jesse non aveva fornito risposte soddisfacenti, evitano di citare il fatto che il motivo fosse che questi stesse spingendo per avere un meeting faccia a faccia per discutere. Non solo, ma l’obiettivo dello YouTuber era quello di stabilire una relazione continuativa.

Va inoltre citato il fatto che la risposta finale di Jesse, che a questo punto avrebbe pubblicato quanto già girato, era arrivata dopo oltre due mesi dal primo contatto e dopo due settimane di silenzio da parte di un interlocutore che sin dall’inizio si era dimostrato titubante sull’intera questione.

Se si considera il fatto che Jesse stesse cercando di registrare abbastanza materiale per le settimane in cui sarebbe stato via in preparazione del matrimonio, diventa plausibile l’idea che avesse già girato il tutto per portarsi avanti col lavoro, e che semplicemente volesse vedere se valesse la pena invece collaborare con Into the Unknown, ma che allo stesso tempo coi tuoi tempi stretti non potesse buttare via così tanto lavoro già fatto.

E per quanto a molti sembri un tentativo di difendersi da eventuali critiche, i video in effetti erano due: uno totalmente negativo, e uno totalmente positivo. E i toni iperbolici erano in linea con quelli usati dal canale per creare engagement, stimolando reazioni di pancia del pubblico.

A questo punto, ognuno può farsi l’opinione che crede.

Personalmente, ritengo che si sia trattato di un accordo andato male. Jesse ha forzato la mano, nel tentativo di ricavarne più profitto possibile, Into the Unknown non ha apprezzato, e la comunità dei fan ha preso per buona l’ipotesi peggiore e impugnato i forconi.

Alcuni, fra cui in parte l’articolo di Kotaku, hanno puntato sul mercato delle recensioni sponsorizzate, mostrandone le criticità.

Non credo che questo sia davvero l’aspetto più interessante della vicenda.

Il Re, d’altronde, è sempre stato nudo: nessuno si aspetta davvero che un contenuto sponsorizzato possa contenere giudizi obiettivi. È pubblicità, e la pubblicità in campo commerciale, ha come scopo spingere all’acquisto. Chi vuole giudizi obiettivi deve cercare fra chi non ha interessi, economici o meno, che dipendano dall’oggetto in esame:  chi lo fa per pura passione, o chi si affida ai fan, per esempio tramite Patreon etc.

E non è certamente un male che vi siano questi contenuti sponsorizzati, fintanto che questa informazione è pubblica, soprattutto se avviene al di fuori dei pezzi di opinione come le recensioni: per esempio produrre buoni video tutorial richiede parecchio tempo, e affidarsi a professionisti può aiutare sia gli editori che i giocatori.

Sono del parere che gli aspetti più interessanti siano prima di tutto il modo in cui ormai opera gran parte dell’industria dei creatori di contenuti.  Quackalope, come molti altri, è un’impresa che opera per profitto usando tutti i mezzi a disposizione: video fatti in serie, senza requie, pieni di errori perché non c’è tempo e non importa che il contenuto sia corretto, basta che sia il prima possibile per creare hype. La ricerca di una reazione a tutti i costi: affermazioni eclatanti, titoli sensazionalistici, immagini di anteprima sempre più ridicole.

Ma ecco che la mossa sbagliata fa inceppare tutto il meccanismo.
Quackalope è vittima del proprio modus operandi: ciò che li ha portati in quattro anni a quasi 50.000 sottoscrizioni, potrebbe averne sancito la fine.

E difatti l’altro aspetto interessante è la ferocia dei fan.
Non che debba più stupire, ma fa sempre impressione vederla in azione. Leggere commenti su commenti di insulti e offese, di analisi basate su una frase o una parola.

È sicuramente un monito a chi decide di creare contenuti in rete: la marea può cambiare in ogni momento, soprattutto se come Quackalope si punta a sfruttare quegli stessi meccanismi che gli si sono rivoltati contro.

Non deve essere per forza così.

Ci sono creatori di contenuti online che scelgono la via più difficile, evitando sponsorizzazioni, titoli sensazionalistici, assicurandosi che quanto pubblicano sia degno di venir condiviso, anche se significa rilasciare meno contenuti. È solo ricompensando questi sforzi che possiamo sperare di metterci alle spalle situazioni sordide come questa.

Commenti

Bellissimo articolo, non parlerò mai più male di nessun gioco. Meglio non parlarne 😜

"nessuno si aspetta davvero che un contenuto sponsorizzato possa contenere giudizi obiettivi. È pubblicità"

Eppure ancora parecchi non colgono l'importanza e le implicazioni di questa cosa. Qui Quackalope ha fatto il passo successivo: se non mi paghi, ne parlo male.

È un argomento che, tra gli altri, tocchiamo anche in questa live: 

https://www.youtube.com/live/2Igz2II9V-o?feature=share

Bellissimo articolo e ottimi spunti di riflessione... il mondo dei KS non smette mai di sorprendermi.

Alla fine è raro trovare giudizi obiettivi e personali in rete non influenzati dal vile denaro pertanto ho imparato a prendere un po' tutto con le pinze e poi farmi un mio giudizio personale.

Comunque il canale Quackalope non mi dispiaceva ma era facile intuire da cosa fosse spinto.

Agzaroth scrive:

"nessuno si aspetta davvero che un contenuto sponsorizzato possa contenere giudizi obiettivi. È pubblicità"

Eppure ancora parecchi non colgono l'importanza e le implicazioni di questa cosa. Qui Quackalope ha fatto il passo successivo: se non mi paghi, ne parlo male.

È un argomento che, tra gli altri, tocchiamo anche in questa live: 

https://www.youtube.com/live/2Igz2II9V-o?feature=share

la scelta di fare questa live è molto importante, un'informazione per gli utenti che si approcciano al mondo dei giochi indispensabile...

sono stati interessanti tutti gli spunti che sono emersi e sono davvero curioso della prossima live. è un argomento così profondo che servirebbe ancor più tempo, ma anche solo far percepire questo aspetto agli utenti è utile. Distinguere tra recensore e pubblicitario è la difficoltà più grande, soprattutto per "giocatori medi". 

Chiaramente c'è anche il problema dei recensori che hanno bisogno di un sostegno economico per pubblicare numerosi video, ma la via corretta non è sicuramente l'accordo con la casa editrice, perchè la figura di recensore si tramuterebbe (anche in modo involontario magari) in quella di un operatore commerciale.

Quindi aspetto la prossima live perchè il tema è davvero interessante. Curioso di vedere un utente in live...

rikicorgan scrive:

Bellissimo articolo e ottimi spunti di riflessione... il mondo dei KS non smette mai di sorprendermi.

Alla fine è raro trovare giudizi obiettivi e personali in rete non influenzati dal vile denaro pertanto ho imparato a prendere un po' tutto con le pinze e poi farmi un mio giudizio personale.

Comunque il canale Quackalope non mi dispiaceva ma era facile intuire da cosa fosse spinto.

comunque questo aspetto non interessa solo i kickstarter... è a tutto tondo. 

Come detto è un discorso a tutto tondo che tocca tutti gli ambiti in cui ci siano recensioni/pareri per testate/format non del tutto indipendenti.

Il modo in cui questa falsa obiettività all'utente finale veniva servita è subdola e diversa a seconda dei vari media.
Ad esempio quando recensivo vg per testate cartacee o agli inizi del digitale per quanto avessi la briga sciolta di scrivere quello che volevo, il voto finale mi veniva poi ritoccato dai capoccia per un motivo o l'altro.. a insindacabile giudizio personale. Quando il gioco veniva fornito da un distributore.
Quando si tappavano i buchi con i proprio giochi spesso di nicchia e riempitivi questo passo veniva saltato.
Bello eh :D

Con l'avvento degli "influenzer" e dei social questa cosa è un po' sfuggita di mano a più livelli... si cerca di monetizzare su qualsiasi cosa e di accalappiarsi qualsiasi collaborazione nei modi più disparati. E' tutta pubblicità mascherata da opinioni personali/recensioni.

Dal mio punto di vista professionale posso dire comunque che Quackalupe ha sparato fuori dal vaso con quei prezzi... campati per aria e fuori mercato.
Si so benissimo la mole di "lavoro" (tempo impiegato) per girare e montare video simili e il prezzo proposto (in sconto!) non ha senso. Forse alla fine della fiera il vero motivo di tutta questa diatriba sta li'.
Avessero offerto una cifra onesta, porgendosi in un modo diverso forse il tutto non sarebbe saltato fuori.
Il fatto che piangano per aver fatto del lavoro prima di averlo commissionato a mio avviso è tipico di chi non ha le idee troppo chiare su come funziona il mondo del lavoro, oppure a pensare male, di chi lo sa fin troppo bene ed è in cattiva fede.

Ora sicuramente ci sono omissioni da entrambe le parti perchè comunque si vuole evitare un completo "shitstorm" di ritorno per entrambe le parti e tutto rimane alla libera interpretazione dello spettatore.

Noi dovremmo saperlo che l'obiettività non esiste quando si inizia ad avere un certo seguito a meno di non fare comunicati ufficiali che tutto quello che passa per le proprie mani è frutto di investimento personale (magari ricevuto da sostenitori, 3ze parti insomma), ma non mi stupisco se non sia un pensiero diffuso (in fondo c'è ancora chi crede che il wrestling sia vero...).

In ogni caso complimenti per l'articolo e la disanima, non so se questo fatto avrà ripercussioni sul nostro mondo, personalmente non penso. La gente dimentica troppo in fretta e risultano piccole gocce nell'oceano.
 

Io personalmente sto lontano dalle recensioni video, perchè con il fatto che costano tempo e fatica farle, ho sempre il sospetto che ci sia dietro qualcosa.

Al limite posso concepire quelle che si affidano ad un finanziamento tipo Patron, quindi da parte degli utenti.

Preferisco le recensioni scritte, costa meno tempo farle e al massimo l'editore ha inviato in prova un gioco, quindi non troppo vincolante economicamente.

Anche se poi, alcuni recensori magari sono benevoli altrimenti l'editore non gli invia più copie di giochi da recensire...

Ogni tanto su BGG mi trovo alla fine di un articolo "ringrazio l'editore per avermi dato una copia del gioco per una onesta recensione..." ....Ma porc!! se me lo dicevi prima ti saltavo pari!

La onesta recensione significa fondamentalmente non esprimere opinioni in assoluto...

Non mi fido comunque in generale dei recensori professionisti che tutte le settimane ti sfornano un gioco recensito. Non hanno sicuramente tempo per approfondirlo come si deve.

La facenda dell'articolo è molto probabilmente solo la punta di un iceberg.

Preferisco le recensioni della Tana dei Goblin...senza scopo di lucro, talvolta umorali e di parte, talvolta acide come il latte andato a male, ma almeno decisamente più genuine.

Non ci voleva tutto sto casino per mettere in dubbio l'oggettività dei contenuti di questo YouTuber che sicuramente fa il lavoro per cui è pagato (ed è anche giusto) , ma in un modo così esagerato che appena apre bocca si capisce che ti venderebbe anche la madre.

Io personalmente non critico questo atteggiamento (solo quando è esagerato ai limiti del grottesco), ma la marchetta che oltre a incensare (e ci può stare ripeto) evita subdolamente anche qualsiasi minimo intento di informazione (se negativa). Ed è successo anche in Italia...un prodotto anche bello, giustamente recensito positivamente ma senza magari menzionare problemi oggettivi (di traduzione, di produzione) che poi il pubblico si ritrova tra le mani. Questa per me è la parte più scorretta perché si potrebbe sempre trovare il modo di fare informazione, quella che aiuta i lettori, anche senza distruggere il prodotto in questione.

Sembra la classica "pisciata fuori dal vaso". 

Ottimo articolo, complimenti.

 Per chi volesse approfondire c'e' anche un ottimo video (in inglese) del canale "The King of Average", link qui sotto

https://youtu.be/TbGB__l4VM4

Concordo con il canale che si tratta di mancanza di maturita' nel presentare contenuti. Poi come sempre ognugno e' libero di seguire chi vuole. Io stesso sono iscritto al canale di Jesse, sebbene lo segua poco. Ma per me l'importante e' saper filtrare e utilizzare i contenuti nel modo corretto.

Certo quello che spaventa sempre, sebbene i vari Fb e kickstarter ci dovrebbero aver abituato, e' la crazy crowd, siamo tutti pronti a diventare giudici e boia nell'arco di un secondo.

Interessante!

Ci può stare la pubblicità retribuita se viene effettivamente e chiaramente indicata come tale e questo ricorda come ogni contenuto va sempre preso per le pinze ma  qui siamo al passo successivo e intollerabile il ricatto per non parlare male di un gioco. 

Ho sempre trovato Quackalope un canale lontano anni luce da qualsivoglia principio divulgativo o critico (non ci trovo un'unghia della lucidità editoriale e dell'analisi del gioco - anche come fenomeno culturale - dimostrata da canali come No Pun Included e SU&SD). Anzi, mi pare sia stato sempre un canale mosso da un sensazionalismo estremo e un approccio legato a doppio filo a questo attuale modello di mercato.
In questo caso, come correttamente sottolinea l'autore, siamo di fronte a un canale che si ritrova a pagare il conto (fors'anche oltre i propri colossali demeriti) di un modus operandi discutibile adottato ormai da anni.

enavico scrive:

Ho sempre trovato Quackalope un canale lontano anni luce da qualsivoglia principio divulgativo o critico (non ci trovo un'unghia della lucidità editoriale e dell'analisi del gioco - anche come fenomeno culturale - dimostrata da canali come No Pun Included e SU&SD). Anzi, mi pare sia stato sempre un canale mosso da un sensazionalismo estremo e un approccio legato a doppio filo a questo attuale modello di mercato.

In questo caso, come correttamente sottolinea l'autore, siamo di fronte a un canale che si ritrova a pagare il conto (fors'anche oltre i propri colossali demeriti) di un modus operandi discutibile adottato ormai da anni.

Esatto, non si poteva dirlo meglio

Quacacoso ha parzialmente sbagliato, ma sta venendo punito oltremisura perchè ha fatto crescere la cultura della tempesta di sensazionalismi, e adesso quella cultura travolge anche lui

Questo accade quando si usano terzi per pubblicizzare il proprio gioco. Gente che non è investita nel progetto ma che vede il progetto come investimento.

arcadebox scrive:

Questo accade quando si usano terzi per pubblicizzare il proprio gioco. Gente che non è investita nel progetto ma che vede il progetto come investimento.

 

giusto, ma bisogna distinguere fra due categorie diverse di aziende

è vero che ci sono aziende che non sono investite nel progetto di un altro, ma che vedono tale progetto come opportunità per fare soldi in proprio, ma queste aziende vanno divise in due categorie fondamentali

1- quelle che guadagneranno SOLO SE il progetto di qualcun altro andrà bene (come ad esempio la UltraPro, che vende bustine protettive e portamazzi, quindi gauadagna se i progetti degli editori vanno bene, anche se non è effettivamente coinvolta nel progetti)

2- quelle che guadagnano IN OGNI CASO, SIA CHE IL PROGETTO ALTRUI VADA BENE, SIA CHE IL PROGETTO ALTRUI VADA MALE (come ad esempio Quackalope e simili, che guadagnano facendo titoli sensazionalistici, indipendentemente se positivi o negativi, e indipendentemente se un editore riesce a vendere molte copie o no)

Ottimo articolo, grazie!

Turba parecchio percepire la ferocia e la volubilità (plagiabilità) della rete

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