bella Traico gran bel report!!!Una gran bella Con, consigliatissima!!!!
Domenica 6 marzo ci rechiamo io, Savior, Pyrytus (da qui in poi Pier) e Robby a Pisa per partecipare alla fiera Pisacon a cui abbiamo già partecipato l'anno scorso e alla quale ci siamo divertiti molto.
Alle 10.30 siamo davanti all'entrata e veniamo accolti dai ragazzi alla reception pronti a chiarire qualsiasi dubbio sulla manifestazione e pronti a prender giochi destinati sia alla vendita diretta che all'asta che si svolgerà nel pomeriggio.
Dopo aver rapidamente lasciato i nostri giochi ci dirigiamo all'interno del salone che si sta rapidamente riempiendo ma che consente ancora agevolmente di trovare un tavolo da gioco.
Ovviamente noi ignoriamo qualsiasi tavolo libero e ci accodiamo per la prova di POZIONI ESPLOSIVE.
Tutti e 4 siamo molto incuriositi da questo gioco di cui abbiamo tanto sentito parlare e quindi fremiamo per una prova su strada.
Dopo una rapidissima spiegazione iniziamo a giocare... Savior, dietro qualche piccolo suggerimento del dimostratore, infila delle combo pazzesche, ma il più delle volte finisce per avere una serie infinita di biglie che non gli servono per le sue pozioni. Pier è bloccato da me perché entrambi abbiamo bisogno di molte biglie rosse ed io, regolarmente, gliele frego lasciandogli gli spiccioli. Robby rimane un po' nell'ombra completando zitto zitto le sue pozioni... A metà partita circa sono messo abbastanza bene. Ho preso già la coccarda delle 5 pozioni diverse e mi dirigo dritto verso un'altra coccarda per le 3 uguali, cosa che mi riesce pochi turni dopo lasciando all'asciutto gli altri giocatori che hanno collezionato solamente una coccarda a testa (mi pare). Chiudo vincendo di circa 6/7 punti su Savior...
Pozioni esplosive mi ha molto colpito per la dinamica di gioco che mi sembra essere decisamente originale. Il colpo d'occhio fa decisamente la sua parte con tutte quelle belle biglie colorate (qui c'è da sottolineare che alcune biglie sono gialle, altre verdi, ma in realtà sono tutte gialle. La differenza c'è ed è netta), l'unica cosa è che ho fatto una partita e mezza e mi stava già stancando. Gli obiettivi sono soltanto 2-5 pozioni diverse o 3 uguali, e alla lunga temo che le partite possano assomigliarsi tutte quante. Motivo per il quale ho bissato sull'acquisto. Ma la mia è una sensazione quindi non posso certo descriverla come verità assoluta.
Tra i giochi che volevo provare delle case editrici presenti c'erano Mombasa e Nippon, peccato che né una né l'altra casa editrice avessero deciso di portarli in demo... Morale della favola: tra i giochi da provare non ce n'era nemmeno uno che ci interessasse davvero o che non avessimo già giocato...
Quindi decidiamo di dirigerci in direzione area prestito.
Prima di tutto partecipiamo alla pesca dei Goblin vincendo calamitine e palloncini, fatto salvo per Savior che, con un unico biglietto si porta a casa un gioco... Una sculata pazzesca!!!
Successivamente nello scegliere cosa giocare l'occhio ci cade su MY VILLAGE. Io ho fatto una brevissima demo in 2 a Lucca con Donhaldo mentre gli altri non l'avevano mai giocato, quindi chiediamo di farcelo spiegare e ci sediamo a giocare.
Dopo un setup eterno ed una spiegazione altrettanto lunga, dovuta al fatto che è necessario fin da subito spiegare tutte le sfaccettature di tutte le carte, iniziamo finalmente a giocare.
I primi turni scorrono lentissimi perché per quasi ogni carta ci dobbiamo fermare e leggere cosa fa nel regolamento, ma dopo un po' ingraniamo la marcia; nonostante tutto il gioco risulta lentissimo. Non c'è modo di fare una programmazione a lungo termine perché non hai la più pallida idea di cosa uscirà nei dadi. Non puoi nemmeno metterti a pensare cosa fare mentre è il turno degli avversari perché, anche lì, non puoi prevedere che dadi ti arriveranno. In sostanza ci si riduce ad avere un'idea in testa di cosa fare ma che potrebbe essere stravolta dal fatto che non ti arrivino i dadi. Vero anche che le monete possono modificare questi risultati (in stile lavoratori Burgundy) ma comunque sono sempre poche e si cerca di utilizzarle con il contagoccie.
Il risultato è un gioco che diventa lentissimo e che non ti dà il minimo di soddisfazione al tuo turno. A circa metà partita (8 omini morti sui 18 necessari) chiudiamo anticipatamente perché già tutti quanti saturi.
Direi di non dover aggiungere altro in più di quello che è già stato detto se non che, in 2, credo questo gioco giri molto meglio che in 4, visto che si giocano 2 turni a testa. Nella sostanza, bocciato.
(piccola menzione sulla qualità delle carte che, sebbene over size, sono veramente di ottima qualità)
Torniamo all'area prestito e Mombasa è finalmente disponibile ma, ahimè, l'orario di inizio dell'asta è vicino, non avremmo quindi il tempo necessario per completare la partita e alla fine ripieghiamo su THE CASTLE OF BURGUNDY che conosciamo tutti abbastanza bene.
Io parto in quarta e riesco, in breve tempo, a chiudere tutti i castelli e tutte le cave però poi mi impantano sulle tessere gialle bonus e smetto completamente di fare punti. Cosa invece che non accade a Pier che, costantemente, infila una serie di ottime combo e riesce, addirittura, a completare tutte le tessere beige. Anche Savior fa un'ottima partita ma non riesce a tenere il passo di Pier e si classifica secondo. Terzo Robby alla sua prima partita e quarto io che, nonostante una discreta esperienza col gioco, ho fatto molto schifo.
Che dire di questo gioco? Io l'ho conosciuto da poco. Essendo uno di quelli descritti sempre come tra i più light di Feld me ne ero sempre tenuto un po' alla larga, anche perché dadi e piazzamento tessere non sono propriamente tra le mie dinamiche preferite. Invece, dopo averlo provato, mi sono innamorato e lo faccio sempre molto volentieri. A fronte di una meccanica veramente semplice, prendi la tessera, piazza la tessera, si cela un'ottima profondità e un grande appagamento finale al termine della partita.
Nel frattempo la fiera si è veramente riempita a dismisura. Ci sono persone ovunque, bambini, ragazzi, adulti, chiunque... C'è tutta un'area, letteralmente invasa, dedicata ai più piccoli con giochi di abilità e centinaia di lego. All'area prestito una ressa pazzesca. Purtroppo molti sono costretti a tornarsene a mani vuote causa mancanza di tavoli da gioco. Ma di questo parlerò nelle considerazioni finali.
Proprio in contemporanea alla fine della nostra partita a Burgundy, inizia a fianco del nostro tavolo la consueta asta dei giochi da tavolo usati. Vengono banditi, come sempre, giochi sconosciutissimi così come bundle completi di Talisman. Da sottolineare che parte dei ricavati andava in beneficienza.
Tento di aggiudicarmi Reef Encounter che punto già da un po' ma supera la soglia che mi ero prefissato e mi tocca passare... Sarà per un'altra volta.
Terminata l'asta vorremmo, eh si, indovinate, provare Mombasa, ma provate a dire? Non è in ludoteca... Che sfiga! Ripieghiamo su qualcosa di veloce e conosciuto e facciamo COAL BARON.
Questa volta l'unico a non averlo mai provato è Savior e paga questa inesperienza facendo qualche errore di troppo, tipo spedire gli ordinativi con una sola carta pronta di quel tipo per poi ritrovarsi a dover ripetere l'azione successivamente nello stesso turno al prezzo di svariati lavoratori. Robby e Pier fanno una buona partita ma non riescono ad infilare delle buone combo, complice anche il fatto che, miracolosamente, visto che perdo sempre a questo gioco, io riesco a far incastrare perfettamente tutto quello che voglio fare sin dai primi turni. Alla fine vinco con un discreto distacco da Pier, Robby e Savior che arrivano abbastanza ravvicinati.
Coal Baron fa della semplicità delle meccaniche il suo punto forte, questo potrebbe far storcere il naso a chi non apprezza giochi di questo tipo un po' troppo sul semplice. Ma proprio a causa di questa semplicità di base, è necessario stare molto attenti a non commettere errori di valutazione perché è veramente un attimo che ti vada a monte l'intera strategia.
Sono passato davanti al tavolo dei prototipi della coppia Nicolini / Cannetta svariate volte perché incuriosito dal loro prototipo di RHEIN RIVER TRADE, ma il tavolo era sempre occupato. Faccio un ultimo giro per vedere, sia mai che sia la volta buona, ed il tavolo è libero quindi ci fiondiamo di filata. Almeno così ho cancellato un altro dei giochi che avevo nella lista da provare.
Il gioco è un pick up and delivery che si spiega abbastanza velocemente essendo le fasi semplici e chiare, quindi partiamo a giocare fin da subito.
L'idea di dover portare le proprie merci da una città all'altra utilizzando mezzi di trasporto diversi ci piace molto e siamo gasatissimi, ma ci troviamo fin da subito ad ostacolarci meno di zero scegliendo tutti un mezzo differente ed aspettando, con calma, che arrivi a destinazione, in questo modo il gioco si appiattisce e diventa un semplice calcolo matematico sui soldi spesi confrontati a quelli guadagnati. Dopo circa metà partita lasciamo il posto ad altri ragazzi. Non restiamo molto convinti di questo prototipo.
Confrontandoci con gli autori è uscito che la loro idea di gioco sarebbe molto più interattiva, con i giocatori che vanno ad occupare i mezzi altrui sfruttando viaggi "gratis" e tentando di consegnare le merci al minor costo possibile. Certamente questo aspetto a noi è mancato perché abbiamo seguito ognuno la propria strategia personale, ma ciò non toglie che giocarlo come lo abbiamo fatto noi sia possibile ed il gioco non ti spinga, in nessun modo, a cambiare la strategia. Questo mi ha lasciato decisamente l'amaro in bocca. Sinceramente una sistematina ancora gliela darei di modo da evitare che, chi ha un modo di giocare come il nostro, tenda a bocciarlo fin dai primi turni.
La nostra giornata si chiude qui, ma non prima di aver ritentato con la pesca. Pier e Robby continuano ad esse sfortunati mentre io vinco una borsina con un numero notevole di interessanti gadget della Tana dei Goblin, compreso UN PROSECCO!!! Savior che dire, il culo l'ha usato tutto prima quindi? Vince un gioco ancora più grosso del precedente!!!! Inutile star qui a sottolineare che lo abbiamo infamato per tutto il viaggio di ritorno.
Per quanto riguarda la fiera di Pisacon non posso che fare tanti complimenti a chi l'ha organizzata perché sia l'area vendita diretta, che quella dell'asta, che l'area prestito erano gestite in modo impeccabile e non sono saltate fuori problematiche di nessun tipo.
Unico neo è stato il problema che molta gente non ha trovato posto per sedersi a giocare, e questo dispiace molto, soprattutto per chi aveva deciso, magari abitando in zona, di fare un salto rapido e fare un partitina nel pomeriggio. Non so se la cosa sia risolvibile gli anni prossimi ma sicuramente è l'unica piccola macchia nera di una fiera quasi perfetta.
Per il resto rinnovo a tutti i miei complimenti soprattutto in virtù del fatto che, e questo lo scrivo in grassetto sottolineato, LA MANIFESTAZIONE E' COMPLETAMENTE GRATUITA.
Tanto di cappello, onore al merito e… ci vediamo sicuramente l'anno prossimo!!!