...spezzo loro le braccine :)
Non so, intanto parlerei con mia figlia per farle capire il valore delle cose e del denaro. Ma lo capirà a quell'età?
Poi, alla prossima occasione, direi agli amichetti che presto il gioco ma va restituito intatto perchè bla bla bla (anche qui dipende un po' dai genitori egli altri che magari si offendono se uno fa la "predica" al loro angioletto...)
Eccoci qui, siamo pronti a far crescere i nostri piccoli goblin. Pian piano li educhiamo al gioco, alle meccaniche, a saper perdere… e ovviamente al rispetto del gioco stesso: "fai attenzione, non piegare la carta, non lanciare la miniatura" ecc.
Il mini-goblin cresce e diventa compagno di giochi, sempre più alla pari, non ci sono problemi ad affidargli qualunque componente, anche il più delicato, ormai sa come trattarlo senza rovinarlo. Nel frattempo abbiamo comprato dei giochi anche per lui, suoi, perché è bello giocare con quelli di papà e mamma ma ci si sente importanti ad avere i propri.
Ad un certo punto però il pargolo decide di proporre i suoi giochi da tavolo anche agli amici. La maggior parte nemmeno li vuole vedere, non sempre si trovano bimbi (parliamo di circa 7-8 anni) che hanno voglia di fare giochi del genere piuttosto che giochi più movimentati. Ma invece ce n'è qualcuno a cui interessano. Bene.
Ora la domanda è: come reagireste se, dopo un pomeriggio di gioco di vostro figlio con i suoi amici, trovaste un gioco rovinato seriamente?
A me è successo: le giostre di Steam Park sono state prese a cuscinate da due simpaticissimi bambini, con ovvie conseguenze. Naturalmente non ero con loro, altrimenti non sarebbe successo.
Chi sta in Tana spesso ha una cura maniacale dei propri giochi per cui potrete capire i miei pensieri nel momento in cui l'ho scoperto.
Passo oltre le riflessioni sull'educazione al rispetto delle cose altrui e vado dritta alle riflessioni sulla linea che avrei dovuto seguire. Negare i giochi in seguito? Fare la ramanzina ad Ale che non aveva fatto scudo col suo corpo (ovviamente estremizzo)?
La realtà è che per noi è una collezione, il nostro piccolo tesoro, ma per loro sono giochi. Niente di più. E come tutti i giochi vanno rispettati, ma anche vissuti e usati per divertirsi. Certo, le cuscinate non dovrebbero essere comprese nel divertimento di un gioco da tavolo, però mi sono resa conto di quanto la mia ossessione per il gioco "immacolato" avrebbe potuto riversarsi su di lui e sul suo modo di vivere i giochi in questione.
Ovviamente il discorso sul valore delle cose e sulla responsabilità dei propri oggetti era d'obbligo, ma il problema di farne una questione "personale" per me era in agguato.
E ora, genitori dei futuri goblin, torno alla domanda: voi come reagireste?